Per tutto il grande cinema spagnolo, Daniel Giménez Cacho è un interprete straordinario. Sospeso fra le pellicole "commerciali" e quelle "impegnate", ha saputo indossare quei volti che avevano il compito di raccontare la nazione iberica, e il mondo, molto meglio dei libri (secondo certi punti di vista). Il ruolo che più di ogni altro è motivo d'orgoglio? Quello del brutto sacerdote masochisticamente spregevole de La mala educación, dove ha saputo mostrare quel vampirico bisogno di vitalità del "peccatore". Buttatosi a peso morto dentro un cinema che aveva ancora delle ambizioni e delle speranze,c he non soffocava né le sue rabbie né le sue curiosità e che cercava di raccontare le tante facce del mondo e della società in cui si trovava a vivere - con minore o maggiore ironia -, Giménez Cacho è letteralmente caduto sulla Spagna, donandole qualcosa di cinematograficamente valido.
Gli esordi nei cortometraggi e in tv
Conosciuto anche come Daniel Jimenez Cacho, recita a partire dal 1986, anno in cui Jorge Medina lo dirige nel cortometraggio La mariposa, seguito poi nel 1987 da un altro corto dal titolo El retrato de Anabella (1987) di Julián Pastor, anche se nel frattempo prende parte alla serie tv Hora Marcada (1986) dove viene diretto da Alfonso Cuarón e da Guillermo del Toro.
Debutti e Star System spagnolo
La sua prima pellicola cinematografica è invece Herencia maldita (1987) di Carlos García Agraz. Da quel momento in poi, entrerà di diritto in quello che è lo Star System spagnolo, lavorando fianco a fianco con attori come Héctor Ortega, Antonio Serrano, Angelica Aragón, Salma Hayek, Marisa Paredes, Diego Luna, Gael Garcia Bernal e Lumi Cavazos, diventando uno degli interpreti più usati da Luis Estrada e i già citati del Toro e Cuarón, infatti proprio quest'ultimo lo sceglierà come voce narrante della pellicola on the road Y tu mamán también (2001).
Gli altri film
Nel 1995, recita ne Nessuno parlerà di noi, passando poi a Profundo Carmesì (1996) e a Nessuno scrive al colonnello (1999), ma anche al poco conosciuto Aro Tolbukhin - Nella mente di un assassino (2002) e Nicotina (2003), facendosi notare nel film de La mala educación (2004) di Pedro Almodóvar, accanto a Gael Garcia Bernal, Fele Martinez e Javier Camara, per il ruolo del sacerdote Don Manolo, religioso pedofilo. In seguito parteciperà a La zona (2007), mettendo in luce la sua intelligenza e la sua sensibilità artistica e nel 2012 affiancherà Mel Gibson in Viaggio in paradiso di Adrian Grunberg. Nel 2013 è tra i protagonisti di Blancanieves.
Tra le più recenti interpretazioni troviamo Il presidente di Santiago Mitre, Siberia di Abel Ferrara e Memoria di Apichatpong Weerasethakul.