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Terremoto, il biglietto del soccorritore a Giulia: "Scusa se siamo arrivati tardi" - la Repubblica

Cronaca

Terremoto, il biglietto del soccorritore a Giulia: "Scusa se siamo arrivati tardi"

Il salvataggio della piccola Giorgia 
Tanti i fiori sulla bara della bimba che con il corpo ha fatto scudo alla sorellina che si è salvata a Pescara del Tronto. L'omelia di monsignor D'Ercole ai funerali: "Morte e vita erano abbracciate, ma ha vinto la vita"
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"Ciao piccola, ho solo dato una mano a tirarti fuori da quella prigione di macerie. Scusa se siamo arrivati tardi, purtroppo avevi già smesso di respirare ma voglio che tu sappia da lassù che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarvi fuori da lì". E' la lettera che un soccorritore ha scritto e lasciato sulla bara della piccola Giulia, la bambina morta a Pescara del Tronto, uno dei comuni dell'Italia centrale più colpiti dal terremoto del 24 agosto. La bambina di dieci anni con il suo corpo ha protetto la sorellina Giorgia, di 4 anni, portata in salvo dai soccorritori dopo 16 ore dal sisma.

"Quando tornerò a casa mia a L'Aquila - continua la lettera -  saprò che c'è un angelo che mi guarda dal cielo e di notte sarai una stella luminosa. Ciao Giulia, anche se non mi hai mai conosciuto ti voglio bene. Andrea". Le due piccole sono diventate tra i simboli del sisma, ha ricordato monsignor Giovanni D'Ercole nell'omelia durante i funerali celebrati ad Ascoli Piceno per le vittime del terremoto: "La più grande Giulia purtroppo morta, ma ritrovata in una posizione protettiva su Giorgia, una bimbetta di scarsi cinque anni - ha detto il vescovo - che sembrava spaesata con la bocca piena di macerie. Morte e vita erano abbracciate, ma ha vinto la vita: Giorgia. Anzi, dalla morte è rinata la vita perché chi esce dal terremoto è come se nascesse di nuovo".

Terremoto, il padre di Giorgia: "Protetta da lassù"

Anche suor Mariana, rimasta ferita nel crollo del convento "Don Minozzi" di Amatrice ha un pensiero per le due bambine: "Mi ha colpito la storia di questa sorella che copre il corpo dell'altra sorella per difenderla. Un gesto - sottolinea la religiosa - che parla più di ogni discorso che uno voglia fare. Una bambina che ne sa che bisogna salvare la vita dell'altro? Eppure lo fa, è istintivo. Lei col suo corpo ha detto alla sorella 'io ti salvo, io ti proteggo'. Non ha fatto discorsi e, benché anche lei avrebbe voluto vivere, lo ha fatto e basta".

Ieri la madre di Giulia è venuta in barella a salutare la figlia deceduta, nella palestra comunale dove si sono svolti i funerali. "Ciao, mamma ti ama tanto" ha detto la donna avvicinando al volto la foto della figlia appoggiata sulla cassa. Assistita dai parenti e dagli scout, è stata poi riportata in ospedale dopo qualche minuto.

Molti fiori per Giulia e regali per Giorgia, la piccola ha anche ricevuto in dono una bambola dal capo dello Stato che è andato a farle visita in ospedale e si è intrattenuto da solo per qualche minuto con lei, sopravvissuta grazie a quello che il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha definito ieri "un miracolo laico" compiuto dai vigili del fuoco e da tutti gli operatori del soccorso.