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Terremoto, indaga anche la procura di Ascoli. Sugli appalti i fari dell'Anticorruzione - la Repubblica

Cronaca

Terremoto, indaga anche la procura di Ascoli. Sugli appalti i fari dell'Anticorruzione

Il bilancio aggiornato: i morti sono 291. L'inchiesta della magistratura marchigiana si aggiunge a quella della Procura di Rieti. Bertolucci (Grandi rischi): "Occorre mettere in sicurezza tutta Italia"
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AMATRICE - Continua a salire il numero delle vittime del terremoto nel giorno dei funerali di 35 dei 50 morti del versante marchigiano del sisma. La protezione civile ha fatto sapere che a seguito del decesso dell'uomo ricoverato presso l'ospedale di Perugia, rimasto travolto nei crolli di Arquata, il bilancio delle vittime del terremoto del centro Italia, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, è salito al momento a 291: ad Amatrice 230 , ad Accumoli 11 e 50 ad Arquata del Tronto.

L'ELENCO PROVVISORIO DELLE VITTIME

Intanto, dopo la procura di Rieti, anche quella di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di indagine su quanto accaduto, in particolare ad Arquata e Pescara del Tronto. Si tratta di un fascicolo a modello 45 (atti non costituenti reato, a differenza di quello di Rieti, dove l'ipotesi è disastro colposo), volto a consentire accertamenti legali, che il Pm Umberto Monti ha affidato ai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli, i quali consegneranno al più presto una prima relazione.

Le due procure - quella reatina e quella ascolana - inoltre, saranno impegnate anche su un altro fronte, che non guarda solo al passato, al costruito, ma anche a ciò che dovrà essere nuovamente realizzato: si dovrà fare i conti con il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle operazioni di ricostruzione. E' probabile, al riguardo, anche un forte coordinamento con la procura nazionale antimafia poiché gli interventi edilizi per la rinascita dei paesi, come esperienze del passato dimostrano, potrebbero attirare gli appetiti mafiosi che vedono nella ricostruzione la possibilità di sviluppare i propri affari.

Non sono solo le due procure e l'antimafia a puntare i radar su quello che è successo e succederà tra Amatrice, Accomuli ed Arquata. Anche il presidente dell'Autorità anticorruzione, Rattaele Cantone, non si nasconde: "Ho parlato personalmente con il procuratore - ha detto - perché ci sono una serie di vicende che sono anche di nostro interesse. Noi ci occuperemo su questi aspetti senza alcuna sovrapposizione con le indagini, anzi in collaborazione con il procuratore. Come autorità ci occuperemo di alcune vicende che riguardano gli appalti pubblici. C'è la vicenda della scuola che per fortuna non ha fatto danni", a persone "ma se il terremoto si fosse verificato in un altro momento della giornata e in un altro periodo dell'anno, noi oggi saremmo a piangere un'altra vicenda tipo San Giuliano di Puglia. su quella vicenda va fatta chiarezza".

L'indagine. Il primo incarico affidato ai militari dal magistrato è stata l'identificazione dei cadaveri e la geolocalizzazione del ritrovamento dei corpi, in base alla quale ricostruire eventuali responsabilità relativa alla costruzione, ricostruzione o consolidamento sismico delle abitazioni. Parte del territorio ascolano colpito dal sisma di magnitudo 6 del 24 agosto infatti (Arquata, Pescara, Montegallo) aveva già subito danni con il terremoto del 1997. In base ai risultati di questa fase preliminare, la procura deciderà gli altri passi dell'inchiesta.

Ma della qualità di quei lavori il sindaco di Arquata del Tronto, Leandro Petrucci, si dice certo: "Ho 13 frazioni, di cui tre rase al suolo, ma i lavori della ricostruzione post terremoto del 1997 non c'entrano. Non nutro dubbi, e non ho chiesto accertamenti su questo". Il primo cittadino spiega che "le case ricostruite dopo il sisma di 19 anni fa hanno tenuto, anche se sono lesionate". "Non muovo accuse a nessuno", afferma, dopo aver appreso che la procura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di indagine , "la mia vera preoccupazione è che Arquata non venga abbandonata nei prossimi mesi e anni".

Gli sciacalli dei controlli. E mentre aumentano le segnalazioni di presunti sciacalli tra le macerie, c'è anche un altro tipo di sciacallaggio da cui guardarsi. Alle autorità continuano ad arrivare segnalazioni su sconosciuti che si presentano nelle abitazioni millantando autorizzazioni inesistenti per effettuare sopralluoghi antisismici, con tanto di tariffa. E' successo a Tolentino, ma anche in altre città delle Marche, Ancona compresa. Le amministrazioni locali ricordano che tutte le segnalazioni di danno devono pervenire solo ai Coc, e invitano i cittadini a diffidare di tecnici o presunti tali, non autorizzati.

I funerali. Grande commozione ad Ascoli per i funerali delle vittime marchigiane del sisma. Presenti i vertici dello Stato con il presidente Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi. Nell'omelia il vescovo Giovanni D'Ercole ha detto tra l'altro: "E adesso, Signore, che si fa?". Durante i funerali il vescovo ha dovuto dare l'annuncio di un nuovo decesso: "Purtroppo proprio mentre stiamo celebrando la Santa messa - ha detto - si è aggiunto Marino, la 50esima vittima" del terremoto.

Terremoto, Renzi con la moglie commossi tra i familiari delle vittime


"Ditemi cosa è meglio per voi: non possiamo decidere tutto noi da Roma", ha detto il premier Renzi al termine dei funerali. "Dovete essere voi a dirci se volete rimanere nei vostri territori, cosa è importante per voi". A Pescara del Tronto Renzi ha aggiunto: "Penso sarà impossibile ricostruire, ci sono stato, è tutto distrutto". Ma su Arquata invece 'possiamo lavorare'. Dopo i funerali ad Ascoli Renzi ad una parente di alcune vittime ha detto: "Io vi aiuterò". "Ci penserò io a stimolarlo", ha assicurato la moglie Agnese, particolarmente commossa. Durante la cerimonia Renzi le ha anche passato una mano sulla spalla per confortarla.

Prima di arrivare ai funerali Mattarella ha visitato Amatrice e Accumoli incontrando sindaci e popolazioni colpite e ringraziando i soccorritori. Ai terremotati ha assicurato: "Non vi lasceremo soli". Il presidente ha visitato i feriti, regalando una bambola alla piccola Giorgia. L'appello del presidente del Senato. "E' necessario prevenire perché gli errori e queste vittime abbiano un significato, perché non succedano più eventi del genere o almeno siano limitati", ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, prima di visitare gli sfollati di Accumoli, vicino ad Amatrice. "C'è perplessità nel vedere che delle cose che andavano ristrutturate con criteri antisismici siano potute crollare - ha aggiunto - è una problematica che sarà indagata".

Berlusconi: "E' il momento dell'unità". "Di fronte alla tragedia che ha colpito le popolazioni di diversi comuni dell'Italia centrale, non ci sono parole adatte ma solo il cordoglio, la solidarietà, la preghiera. Sono vicino con il cuore alle vittime, ai feriti, ai loro famigliari e a tutti coloro che hanno perso la propria casa e i propri beni. Questo è il momento dell'unità e dello sforzo comune per assicurare la massima efficacia e sollecitudine degli interventi", afferma Silvio Berlusconi in una nota. "Forza Italia - aggiunge Berlusconi - è naturalmente pronta a sottoscrivere in Parlamento ogni provvedimento legislativo utile a favorire i soccorsi e la ricostruzione".

La Commissione grandi rischi. C'è poi il tema della messa in sicurezza case ed edifici pubblici su tutto il territorio italiano: "Ci vuole un segnale chiaro" che solleciti in Italia l'urgenza di queste opere ha detto il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci. "Il rischio sismico c'è, ma il danno che viene da quel rischio può essere cambiato di un fattore enorme".