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Terremoto ad Amatrice, in cinque a processo per il crollo delle case popolari - la Repubblica

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Terremoto ad Amatrice, in cinque a processo per il crollo delle case popolari

Nel sisma del 24 agosto 2016 morirono 18 persone negli alloggi ex Iacp e Ater. L'accusa è di omicidio colposo plurimo, le palazzine erano costruiti con materiali scadenti e inadeguati

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Il gup del Tribunale di Rieti, Pierfrancesco de Angelis, ha disposto il giudizio per tutti e cinque gli indagati nell'ambito dell'inchiesta sui crolli delle due palazzine ex Iacp-ex Ater di piazza Augusto Sagnotti ad Amatrice (Rieti), dove in seguito al sisma del 24 agosto 2016 morirono 18 persone e ne rimasero ferite 3. Il processo avrà inizio il prossimo 19 settembre. L'accusa, per tutti, è di omicidio colposo plurimo, crollo colposo, disastro e lesioni.

A processo andranno: Ottaviano Boni, 79 anni, all'epoca direttore tecnico della Sogeap, impresa appaltatrice dei lavori; Luigi Serafini, 84, amministratore unico della Sogeap; Franco Aleandri, 84 anni, presidente pro-tempore dell'Istituto autonomo case popolari (Iacp); Maurizio Scacchi, 63, geometra della Regione-Genio Civie; Corrado Tilesi, 85 anni, all'epoca assessore ad Amatrice.

Altre quattro persone non sono più perseguibili in quanto morte da tempo. Secondo le conclusioni delle indagini tecniche e degli accertamenti condotti dai pm Rocco Gustavo Maruotti e Lorenzo Francia, le due palazzine furono costruite con materiali inadeguati, pilastri troppo sottili, armature esigue e calcestruzzo a bassa resistenza.

"Siamo soddisfatti di questo risultato - ha detto l'avvocata Wania Della Vigna, legale dei familiari delle 18 vittime. Il gup ha dato credito e piena valenza al lavoro fatto dalla Procura di Rieti e all'attività investigativa condotta dalla polizia giudiziaria. Quello che conta è che nel processo saranno presenti gli enti pubblici, la Regione Lazio per Ater e Genio civile e il Comune di Amatrice, che in caso di condanna dovranno risarcire le parti civili".