di Alessia Rastelli - al_rastelli

Tag "amazon"

Le promozioni dominano nella classifica degli ebook per il Kindle, il dispositivo di lettura digitale di Amazon (che non rende note le proporzioni tra i titoli). Tutti in sconto — per un giorno, a un prezzo da 0,99 a 2,99 euro —  i libri nella Top Five.

Al primo posto Un anno in Provenza, il bestseller del 1990 di Peter Mayle.  In seconda posizione, Volevo solo averti accanto. Ambientato ai tempi del nazismo, è l’esordio dell’avvocato americano Ronald H. Balson, che lo pubblicò  in proprio nel 2013, finendo  in vetta alle classifiche.

Terzo, il saggio di Eva Cantarella Ippopotami e sirene. I viaggi di Omero e di Erodoto. Quarta, la storia romantica Tutti i difetti che amo di te di Anna Premoli. Quinto, Yoshe Kalb, il romanzo degli anni Trenta di Israel Joshua Singer, fratello del Nobel Isaac.

Sul fronte Amazon, il gruppo rafforza la presenza in Italia con l’ultima generazione di ereader Kindle: il nuovo Paperwhite, disponibile dal 30 giugno   (ora in prevendita, qui la videorecensione di Paolo Ottolina), e il Kindle Voyage,  sul mercato dallo scorso giovedì. «Abbiamo introdotto anche   un nuovo carattere, il “Bookerly” (in alto), esclusivo dei nostri dispositivi  — spiega Giulia Poli, responsabile Kindle Content di Amazon Italia —. È tra i passi in avanti che rendono  l’esperienza di lettura ancora più confortevole».

LA CLASSIFICA

1 Peter Mayle, Un anno in Provenza, Edt, € 7,99, Formato Kindle
2 Ronald H. Balson, Volevo solo averti accanto, Garzanti, € 4,99, Formato Kindle
3 Eva Cantarella, Ippopotami e sirene, Utet, € 7,99, Formato Kindle
4 Anna Premoli, Tutti i difetti che amo di te, Newton Compton, € 4,99, Formato Kindle
5 I.J. Singer, Yoshe Kalb, Newton Compton, € 2,99, Formato Kindle

 

 

 

 

 

Vince l’auto-aiuto. Giù i classici e la narrativa contemporanea. Svelati i 10 ebook più sottolineati del 2014 tra quelli acquistati su Amazon.it. Primo, Pensa e arricchisci te stesso, manuale per avere successo di Napoleon Hill.

Emblematico il passo più gettonato: «Chiunque voglia riuscire a vincere in un’impresa, deve essere disposto a bruciare le sue navi e tagliare i ponti per impedirsi di tornare sui suoi passi. Solo così facendo si può assicurare di mantenere lo stato mentale di “ardente desiderio di farcela”, che è essenziale per il successo».

Dedicati ancora a migliorarsi, all’alimentazione e al web, gli altri titoli, inclusi i due che completano il podio: Come trattare gli altri e farseli amici, Pensieri lenti e veloci. Resistono I miserabili e Steve Jobs di Walter Isaacson, al settimo e decimo posto contro il terzo e secondo del 2013.

QUI LA CLASSIFICA COMPLETA DEGLI EBOK E DELLE FRASI PIÙ SOTTOLINEATE: GUARDA

Numero zero di Umberto Eco, I giorni dell’eternità di Ken Follett, Il guardiano del faro di Camilla Läckberg, Avrò cura di te di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale. Sono alcuni dei titoli cartacei di cui è ora possibile leggere un’anteprima su Amazon.it. Il sito di vendita del gruppo di Jeff Bezos ha infatti deciso di estendere la funzione «Leggi l’estratto», già disponibile per gli ebook, anche ai libri in edizione cartacea.

Più in dettaglio, finora era possibile accedere alle anteprime solo sui dispositivi Kindle e attraverso le applicazioni di lettura. Adesso l’estratto è raggiungibile anche cliccando sulla copertina del libro cartaceo, nella pagina dedicata al singolo titolo sul sito di Amazon, cui si può accedere da pc, da tablet e smartphone. I lettori saranno poi liberi di acquistare o meno il volume. Il servizio riguarda oltre 2 milioni di titoli in diverse lingue (95 mila in italiano), tra i quali bestseller recenti di grandi e piccoli editori, compresi Rcs Libri, Feltrinelli, Gems e il gruppo Mondadori.

Da Amazon fanno sapere che una sperimentazione sulla nuova funzione era già stata avviata su un gruppo di lettori-campione: nel 75 per cento dei casi, dopo avere letto l’estratto, le vendite sono aumentate, in media del 12%; nel restante 25%, invece, l’anteprima non è stata apprezzata e ha scoraggiato gli acquisti, facendoli diminuire del 17%.

Una collezione di tremila libri sul Modernismo per uno chalet in Svizzera. Un migliaio di volumi sui rapporti tra l’Occidente e l’Islam destinati alla sala riunioni di una donna d’affari saudita. Una selezione di saggi sull’attualità per trenta jet privati. Sono alcune delle biblioteche su commissione (da decine di migliaia di euro) allestite dalla storica libreria londinese Heywood Hill. Un servizio certo non per tutti, ma grazie al quale il negozio che vanta la prima edizione britannica dell’Ulisse di Joyce, inaugurato nel 1936 nella centralissima zona di Mayfair, ha reinventato il suo business ed è riuscito a resistere alla concorrenza  di Amazon e di altri rivenditori online.

La costruzione delle «biblioteche su misura», scrive «The Economist», garantisce a Heywood Hill quasi la metà del fatturato. Il segreto è la massima personalizzazione, valore aggiunto rispetto ai rivali del web (che non a caso cercano di ottenere lo stesso risultato con algoritmi sempre più sofisticati): «I libri — si legge sul sito del negozio — riflettono l’identità di un individuo. I nostri esperti lavorano duramente per creare collezioni che rispecchino gli interessi dei clienti, ovunque si trovino nel mondo». Lo stesso principio presiede ad altre iniziative, più accessibili, della libreria. Con 300 euro l’anno, ad esempio, si può  sottoscrivere A year in books: un abbonamento in base al quale, dopo aver conosciuto i gusti dell’acquirente, il negozio sceglie un titolo al mese e glielo invia a casa.

«Sfruttando l’eccezionale capacità dei librai professionisti di selezionare i titoli più adatti a ogni lettore, Heywood Hill si comporta come un concierge dei libri, qualcosa che Amazon non potrà mai offrire» dice a «la Lettura» Peter Brantley, direttore delle applicazioni digitali alla New York Public Library, a marzo a Milano per IfBookThen, la conferenza di Bookrepublic sull’innovazione culturale. «La vendita tradizionale dei libri vive un momento difficile — ammette Brantley — ma in tutto il mondo si diffondono approcci originali per connettere lettori e autori. Le librerie restano attraenti perché consentono di leggere e imparare nei luoghi stessi in cui le persone vivono. Hanno più forza nel produrre idee e intrattenimento».

Offerte «su misura», radicamento nel territorio, alleanze tra colleghi sembrano, in effetti, le ricette dei piccoli e medi rivenditori che ce la stanno facendo. Abbonamenti mensili one-to-one, simili a quelli di Heywood Hill, offrono ad esempio le librerie indipendenti Green Apple Books di San Francisco (con il servizio Apple-a-month) o la Mr B’s Emporium of Reading Delights di Bath, nel Regno Unito (con Reading year). Il negozio inglese ha lanciato pure una reading spa dove, davanti a un tè e una torta, un «biblioterapista» offre consigli al singolo lettore.

Che le librerie indipendenti debbano puntare sul valore aggiunto di essere luoghi d’incontro fisico è anche l’indicazione della conferenza newyorkese Digital Book World 2014. Tra i presenti, Bradley Graham del negozio Politics and Prose di Washington, che organizza lezioni di letteratura, quiz e  gite, oltre a offrire vino durante le serate con gli autori.

Strategie simili anche in Italia, dove dal 2010 al 2013 la percentuale di titoli acquistati in libreria è scesa  dal 78,6 al 72,7, colpendo soprattutto i rivenditori indipendenti, mentre l’ecommerce è salito dal 5,3 al 12% (dati Aie). «Sono  state almeno un centinaio le chiusure negli ultimi anni. Dalla Pecorini di Milano alla Draghi di Padova alla  Flaccovio di Palermo», testimonia Alberto Galla, presidente dell’Associazione librai italiani. E sul destino dei punti vendita, aggiunge Gino Roncaglia, docente di Informatica umanistica all’Università della Tuscia, «pesa il calo dei lettori, scesi al 43% della popolazione». Tanto che «le librerie potrebbero finire per dimezzarsi, salvandosi solo quelle che avranno saputo puntare sull’incontro fisico, gestire anche i contenuti digitali ed essere presenti sui social media».

Qualcuno accetta comunque la sfida. «Una nuova generazione di librai è scesa in campo», osserva Marco Zapparoli, editore di Marcos y Marcos e promotore del Giro d’Italia in 80 librerie e di Letti di notte, manifestazioni che valorizzano entrambe il ruolo dei negozi fisici e il legame con il territorio. A Torino, ad esempio, risale a due anni fa l’apertura de Il ponte sulla Dora, il cui nome stesso, racconta il proprietario Rocco Pinto, «è stato scelto insieme con i clienti». Stretto, infatti, il legame con la piazzetta e il quartiere (Borgo Rossini), tanto che per Natale la libreria ha proposto «Il cestino del borgo»: all’interno, un romanzo e un cd di una scrittrice e di un musicista della zona, il cioccolato e lo spumante di due aziende locali. Il tutto diffuso via newsletter e account social del negozio.

Così come, in Rete, si è mossa la campagna #altrocheamazon, lanciata dalla Libreria all’Arco di Reggio Emilia, cui hanno aderito Il ponte sulla Dora e una decina di altri rivenditori indipendenti. Obiettivo: segnalare quanto le librerie fisiche offrono in più rispetto a quelle online. A Natale, ad esempio, i partecipanti all’iniziativa hanno proposto tre consigli di lettura, li hanno condivisi e diffusi tra i clienti di ogni città. «Non avevo in negozio tutti i titoli. Mi sono fidato e li ho ordinati — racconta Pinto —. Effettivamente sono andati bene. Unire le forze, funziona».

Ne sono convinti anche a Udine, dove cinque negozi indipendenti (Cluf, Odòs, Kobo shop, Martincigh e La pecora nera) hanno dato vita a una «libreria diffusa». Ciascuno, cioè, pur mantenendo la propria specializzazione (università, viaggi, grafica, bambini, antiquariato) fa squadra con gli altri su iniziative comuni. È successo l’ultima volta il 5 dicembre, quando è stata condivisa una mostra itinerante di Guido Scarabottolo, il disegnatore, tra l’altro, delle copertine Guanda. Cinquanta tavole sparse  tra i cinque negozi. Con un unico tema: il libro in tutte le sue forme.

Dalla saga di Harry Potter al bestseller di Marcello Simoni Il mercante di libri maledetti ai fumetti di Zerocalcare. Oltre 700 mila titoli (15 mila in italiano) disponibili al prezzo di 9,99 euro al mese. Amazon lancia anche in Italia Kindle Unlimited, il servizio per leggere quanto si vuole, pagando un abbonamento.

Non si tratta del primo esperimento di questo tipo. Negli Usa esistono già altre piattaforme come Oyster e Scribd; in Italia dal primo ottobre è stato attivato Bookolico, progetto nato da una startup, presentato al Salone del libro di Torino 2014. La forza di Amazon (o la pericolosità, a seconda del punto di vista) è però nei numeri del suo catalogo, nell’ampiezza dell’ecosistema e dei servizi offerti.

Al momento Kindle Unlimited è disponibile per una prova gratuita di 30 giorni, poi l’azienda di Seattle inizia ad addebitare i soldi dell’abbonamento su carta di credito. Gli ebook che rientrano nel servizio – se ne possono scaricare fino ad un massimo di 10 per volta – sono raccolti in un’apposita sezione sul sito di Amazon oppure contrassegnati da un’icona e un bottone «Leggi gratis con Kindle Unlimited» all’interno del Kindle Store. Adottando il gruppo di Bezos un formato proprietario, i libri possono essere letti sui dispositivi Kindle oppure sui telefoni o tablet Android, iPad, iPhone, PC e Mac attraverso le apposite applicazioni Kindle.

«Siamo entusiasti di poter annunciare il lancio di Kindle Unlimited in Italia. D’ora in poi i clienti di Amazon.it potranno esplorare nuovi autori, libri e generi» afferma Jorrit Van der Meulen, Vice Presidente Kindle EU. «Kindle Unlimited offre ai nostri clienti un modo semplice e conveniente per scoprire migliaia di libri, incluse centinaia di novità, apprezzare gli autori in lingua originale e godersi incontri inaspettati con nuove storie e personaggi».

Tra i titoli in streaming, centinaia di migliaia sono in inglese. E su questi testi, chi possiede le più recenti versioni di Kindle e Kindle Paperwhite, può usare WordWise: la funzione che fornisce le definizioni sopra le parole complesse. A disposizione anche gli altri servizi di Kindle, come i dizionari integrati, le evidenziazioni frequenti, la possibilità di condividere sui social network e le recensioni dei clienti.

Kindle Unlimited è presente finora negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Spagna, Germania e Italia. Per i concorrenti, non sarà vita facile.

 

 


Sul «Corriere della Sera» di oggi, nella pagina Idee&Opinioni, Cristina Taglietti riflette sul braccio di ferro tra Amazon, il sito di ecommerce che negli Stati Uniti controlla il 50 per cento delle vendite dei libri, e il grande gruppo editoriale Hachette. Il problema è se a fare le spese della «guerriglia» non sia in questo momento proprio il lettore.
Voi cosa ne pensate? 

Il commento di Cristina Taglietti:
Qualcuno lo chiama mercato, per altri è ricatto. In questi giorni l’editoria americana è dominata dal caso Amazon che negli Stati Uniti controlla circa il 50% delle vendite di libri, digitali e non, e ora sta rinegoziando i contratti con le case editrici sui guadagni degli ebook. Al centro la trattativa con due grandi gruppi – Hachette negli Stati Uniti e Bonnier Media Group in Germania – che il colosso di Seattle sta conducendo con ogni mezzo. Così sul sito di Amazon per molti libri di grandi nomi nei giorni scorsi in pubblicazione con i marchi del gruppo (da Malcolm Gladwell a J.K. Rowling/ Robert Galbraith a J.D. Salinger) è di fatto impossibile fare il pre-ordine, mentre alcuni autori tedeschi, abituati a monitorare le loro vendite sul sito, si sono accorti che per certi titoli i tempi di consegna si sono allungati fino a 21 giorni. Inaccettabile per un Paese in cui l’efficenza è tutto e per un sistema di distribuzione in cui la consegna entro 24 ore è la norma ormai da anni.
Una guerriglia sottile, quella di Amazon ma abbastanza scoperta: bullismo secondo il New York Times che ieri ha accusato il colosso di «spremere gli editori, annoiare i consumatori e danneggiare gli autori».
Una prova di forza per cui, secondo gli esperti, non ci sono gli estremi legali per definire un abuso (nonostante la comunità editoriale invochi un intervento del governo), ma che sembra contraddire il principio che Amazon ha sempre sbandierato come l’unico a cui obbedire: fare l’interesse (e la felicità) dei lettori, o meglio dei consumatori. Offrire il massimo al minor prezzo possibile, anche a costo di scatenare la guerra con gli editori, o di scontentare gli autori. Amazon ha ricordato come Hachette non sia certo un piccolo distributore, ma a sua volta un gigante dell’editoria.
Tutto vero, ma così il lettore diventa la vittima collaterale della guerra. E per il colosso di Seattle diventa più difficile sostenere di voler stare soltanto dalla sua parte.

Tag: ,

Un programma che consente di ottenere la versione digitale di un libro di carta già acquistato, pagando soltanto 2,99, 1,99, o 0,99 dollari oppure gratuitamente. Si tratta di Kindle MatchBook, l’ultimo servizio nato in casa Amazon, che sarà attivo da ottobre, al momento solo per il mercato americano.

L’offerta riguarda oltre 10 mila titoli, compresi tra tutti quelli in vendita sullo store di Seattle dal 1995 (l’anno di apertura).  Ray Bradbury, Michael Crichton, Blake Crouch, James Rollins e Jo Nesbø, alcuni degli autori disponibili. Tra gli editori che partecipano, Harper Collins e Houghton Mifflin Harcourt.
(altro…)

Un sorpasso che in altri Paesi è ormai la norma. Ma che per l’Italia, dove il mercato degli ebook vale meno del 2% di quello librario, è un piccolo ed emblematico sorpasso. Secondo quanto ci è stato riferito da Amazon Italia le vendite di un titolo – il bestseller “Inferno” di Dan Brown – sono state sensibilmente più alte nella versione ebook  che in quella cartacea. «In passato c’era stati già diversi libri in cui la versione ebook vendeva tanto quanto la brossura, ma questa volta il divario è davvero evidente, a favore dell’ebook» ha spiegato la fonte.

(altro…)

Tag: ,

Si chiama The 4-Hour Chef ed è un best seller annunciato di Timothy Ferriss, visto che il suo precedente libro (The 4-Hour Workweek) ha venduto mezzo milione di copie. Il problema è che l’editore del primo libro era il Crown Publishing Group, mentre il secondo è Amazon il che – visto che stiamo parlando di edizioni cartacee – fa una certa differenza.
Tant’è vero che, come racconta l’Herald Tribune, diverse librerie americane hanno annunciato che non venderanno The 4-Hour Chef . Non lo farà Barnes&Noble, la catena che ha anche tentato con il Nook di fare concorrenza ad Amazon sul mercato dei reader. Non lo faranno i negozi di Books Inc. (San Francisco), per la semplice ragione che “a un certo punto devi decidere quanti chiodi vuoi piantare per chiudere la tua bara”, come dice il suo proprietario Michael Tucker. Non lo farà Book Passage, libreria di Marin County, fuori dalla città californiana.

(altro…)