di Alessia Rastelli - al_rastelli

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Si chiama The 4-Hour Chef ed è un best seller annunciato di Timothy Ferriss, visto che il suo precedente libro (The 4-Hour Workweek) ha venduto mezzo milione di copie. Il problema è che l’editore del primo libro era il Crown Publishing Group, mentre il secondo è Amazon il che – visto che stiamo parlando di edizioni cartacee – fa una certa differenza.
Tant’è vero che, come racconta l’Herald Tribune, diverse librerie americane hanno annunciato che non venderanno The 4-Hour Chef . Non lo farà Barnes&Noble, la catena che ha anche tentato con il Nook di fare concorrenza ad Amazon sul mercato dei reader. Non lo faranno i negozi di Books Inc. (San Francisco), per la semplice ragione che “a un certo punto devi decidere quanti chiodi vuoi piantare per chiudere la tua bara”, come dice il suo proprietario Michael Tucker. Non lo farà Book Passage, libreria di Marin County, fuori dalla città californiana.

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Non solo le ultime uscite di narrativa e saggistica in contemporanea sia su carta che in ebook. I grandi editori italiani scelgono di pubblicare nel doppio formato anche le novità dal mondo dei fumetti. E continuano ad arricchire la loro offerta di strisce elettroniche.

Nuovi esperimenti saranno presentati nel corso di Lucca Comics and Games 2012, il Festival internazionale del fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e del gioco che si terrà dal primo al 4 novembre nella città toscana.
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Potrebbe succedere, per esempio, a uno studente universitario che fotocopia da un amico un testo universitario e va a casa a studiarselo. Potrebbe succedere che, a una qualsiasi ora, un dipendente della casa editrice suoni alla porta, entri in casa armato di carrello e scatoloni con i quali si porti via tutti i libri a casa dello studente, perché fotocopiare è illegale (e nelle pagine iniziali o finali del libro stesso c’è scritto con chiarezza).

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Vantaggi e svantaggi della Rete. Alla fine, dopo le numerose critiche ricevute, Amazon ha dovuto cambiare. Alla presentazione del nuovo Kindle Fire, il basso prezzo del tablet (159 dollari) era stato spiegato anche con l’introduzione di un accordo pubblicitario. L’utente di Kindle Fire, per esempio al momento dell’accensione del tablet, sarebbe stato costretto a vedere inserzioni o annunci di offerte speciali.

Ma la cosa non è piaciuta a tutti e così, come riporta il Wall Street Journal, pagando 15 dollari di sovrapprezzo si avrà a disposizione un’opzione «opt-out», per nascondere le pubblicità. «Ai lettori di Kindle piacciono le offerte speciali che offriamo, solo poche persone sceglieranno di nascondere le inserzioni, ma siamo felici di dare questa possibilità», ha scritto la società in una nota. Chissà se sarà proprio così.

Sul Corriere della Sera di oggi il critico letterario Filippo La Porta interviene su una interessante novità introdotta dalla Einaudi. Sulla quarta di copertina del romanzo Rosa candida della scrittrice islandese Audur Ava Olafsdottir la casa editrice ha stampato due citazioni promozionali. La prima è tratta da un giornale francese. La seconda, invece, è il commento pubblicato da una lettrice sul sito di Amazon. A Filippo La Porta l’idea non entusiasma. E a voi?

E ora in Italia arriva anche Kobo. E l’amministratore delegato e vicepresidente della Mondadori (in questa intervista sul Corriere della Sera a Daniele Manca) ad annunciare l’accordo per la vendita del reader giapponese in 400 negozi. Cosa significa questo passo?  Quali cambiamenti comporterà (se ne comporterà) per il mercato dell’ebook nel nostro Paese? Come sempre, le vostre opinioni potete scriverle qui. Grazie

A pochi giorni dal cinquantesimo anniversario della rivoluzione, eccone in arrivo una (possibile) seconda. La Garzantina, la celebre enciclopedia tascabile, uscì per la prima volta nel 1962 con l’Universale. Da allora ne sono nate altre 32 (da quella dedicata alla Geografia del 1964 a quella del 2012 sulla matematica: guarda le foto delle vecchie pubblicità), per un totale di oltre 38.000 pagine e 197.000 voci. (altro…)

Sul Corriere della Sera di oggi Evgeny Morozov racconta dell’accordo tra il Dipartimento di Stato Usa e Amazon. Nei prossimi 5 anni, in cambio di oltre 16 milioni di dollari (circa 13 milioni di euro), l’azienda di Seattle fornirà 35 mila lettori Kindle e circa 1 milione di titoli alle 800 biblioteche, sale di lettura e centri culturali – frequentati da più di 6 milioni di giovani – nel mondo.

Morozov ricorda di quando, 3 anni fa, invitava Washington ad adottare la diplomazia di Kindle. Ma ora ammette che questo accordo gli ha fatto cambiare idea: “Stipulando l’accordo con Amazon, il governo Usa introduce una turbativa perversa nel mercato globale degli ereader”. Il dibattito è aperto.

A quanto pare, c’è stato il sorpasso. O almeno, un sorpasso, se si considera il parametro dei fatturati. Stando a quanto scrive John Biggs sul blog TechCrunch, l’Associazione degli editori americani ha reso noto un report secondo il quale negli ultimi 12 mesi, negli Stati Uniti, i ricavi da ebook hanno superato quelli da libri cartacei hardcover: 282,3 milioni di dollari contro 229,6 (223,3 milioni di euro contro 181,6). Un anno fa, gli hardcover erano a 223,5 milioni di dollari (176,8 mln di euro) e gli ebook a 220 (174 mln di euro).
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Jeff Bezos di Amazon con un Kindle

L’antica saggezza del proverbio “Se non puoi combatterli fatteli amici” s’incrocia con la modernità dell’ebook. Succede (anzi, succederà) a Londra e in Europa, visto che nei 294 negozi della catena di librerie inglese Waterstones sarà possibile acquistare i Kindle. Il Wall Street Journal di oggi racconta che l’azienda di Seattle ha bruciato sul tempo Barnes & Noble, il gigante americano che produce il reader Nook, perché il mercato in primis britannico è il primo e il più facile obiettivo per ogni azienda statunitense che si voglia espandere.
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