Parlamento del Regno d'Italia
Parlamento bicamerale del Regno d'Italia (1861-1946)
Il Parlamento del Regno d'Italia era l'organo legislativo del Regno d'Italia, nato dopo il Risorgimento.
Parlamento del Regno d'Italia | |
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Stemma del Regno d'Italia | |
Stato | Italia |
Tipo | Bicamerale |
Camere |
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Istituito | 17 marzo 1861 |
Predecessore | Parlamento del Regno di Sardegna |
Operativo dal | 17 marzo 1861 |
Soppresso | 18 giugno 1946 |
Successore | Consulta Nazionale |
Sede | Torino (1861-1865) Firenze (1865-1871) Roma (1871-1946) |
Storia
modificaIl Parlamento del Regno d'Italia, succeduto al precedente Parlamento del Regno di Sardegna, istituito all'atto dell'unificazione nazionale nel 1861, fu formalmente soppresso per effetto del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 che istituì la Repubblica.
Struttura
modificaAveva struttura bicamerale, articolata in due assemblee:
- la Camera dei deputati del Regno d'Italia (sostituita nel 1939 dalla Camera dei Fasci e delle Corporazioni) i cui membri (deputati) erano eletti periodicamente dai sudditi dotati di diritto di voto;
- il Senato del Regno (Italia), interamente di nomina regia.
Tale struttura riproponeva quella che era stata propria del Regno di Sardegna a partire dalla concessione dello Statuto albertino, nel 1848.
Letteratura
modifica- Ferdinando Petruccelli della Gattina fece un ritratto ironico e polemico allo stesso tempo sul regio parlamento nell'opera I moribondi del Palazzo Carignano (1862), il primo di una serie di saggi pungenti nei confronti della politica italiana.