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Il tramonto dell'egemonia unipolare americana entra nel vivoTribuno del Popolo
lunedì , 18 luglio 2016
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Il tramonto dell’egemonia unipolare americana entra nel vivo

Il tramonto dell’egemonia unipolare americana entra nel vivo

Obama ha ammesso candidamente che gli Usa non sono in grado di risolvere da soli le sfide globali come la lotta contro lo Stato Islamico e assicurare la crescita e la prosperità mondiali. Con l’avvicinamento continuo tra Mosca e Pechino la transizione del mondo da Unipolare a Multipolare sta finalmente entrando nel vivo.

Mentre in Europa l’egemonia della Nato e degli Stati Uniti è fuori discussione, nel resto del mondo l’egemonia americana sembra traballare sempre di più per mille motivi, il principale dei quali è che colossi come Cina e Russia hanno deciso di perseguire finalità indipendenti da quelle dell’Occidente ponendo fine alla stagione dell’ appeasement rappresentata da Eiltsin in Russia nel corso degli anni Novanta. Questo ha mandato su tutte le furie gli Usa che evidentemente per la prima volta nella loro storia devono fare i conti con il fatto che nel giro di pochi decenni non saranno più la potenza egemone su scala globale. Del resto proprio il presidente americano Obama nel corso della sua visita in Spagna dei giorni scorsi ha concesso una intervista  a El Pais ammettendo candidamente  che nessuna nazione potrebbe risolvere sfide come la lotta all’Isis e per il benessere globale da sola. Del resto mentre l’Ue si sta sgretolando molto velocemente Cina e Russia stanno continuando a stringere legami sempre più stretti, e ciò innervosisce non poco proprio gli Stati Uniti che, non a caso, stanno di nuovo militarizzando l’Europa dell’Est e il Sud-Est dell’Asia. Il fatto però che Obama abbia ammesso che da soli gli Usa non sono più in grado di dominare il mondo è una ammissione che da un lato vorrebbe obbligare l’Ue a sobbarcarsi degli oneri, dall’altro che va a indicare quali saranno gli obiettivi americani a medio termine, ovvero rimuovere quelli che ritiene gli ostacoli al proprio predominio mondiale, e quindi proprio Russia e Cina che sono due superpotenze che non hanno più intenzione si subire l’egemonia globale di Washington.

Tribuno del Popolo

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