Roberto Rossellini, attraverso due episodi brevi ma intensi, ci propone le sfaccettature più struggenti dell'amore: quelle della sofferenza e della disperazione. Nel primo episodio, dal titolo “Una voce umana”, dall'atto unico di J. Cocteau, una donna è in casa distrutta sul suo letto perché il proprio uomo l'ha lasciata. Lui la chiama, ma non fa altro che alimentare la sua frustrazione. Soprattutto quando capisce che egli non la telefona da casa sua.
Nel secondo episodio, “Il miracolo”, da un soggetto di F. Fellini, che nel film interpreta il pastore scambiato per un santo dalla protagonista, una pastorella sui colli di Maiori scambia un pastore per San Giuseppe.
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Roberto Rossellini, attraverso due episodi brevi ma intensi, ci propone le sfaccettature più struggenti dell'amore: quelle della sofferenza e della disperazione. Nel primo episodio, dal titolo “Una voce umana”, dall'atto unico di J. Cocteau, una donna è in casa distrutta sul suo letto perché il proprio uomo l'ha lasciata. Lui la chiama, ma non fa altro che alimentare la sua frustrazione. Soprattutto quando capisce che egli non la telefona da casa sua.
Nel secondo episodio, “Il miracolo”, da un soggetto di F. Fellini, che nel film interpreta il pastore scambiato per un santo dalla protagonista, una pastorella sui colli di Maiori scambia un pastore per San Giuseppe. Quest'ultimo la fa ubriacare e poi approfitta sessualmente di lei. La donna crede di essere rimasta incinta dallo spirito santo, ma la gente del suo paese la deride e la sbeffeggia.
In entrambi gli episodi, le donne protagoniste sono interpretate da una sempre magnifica Anna Magnani, struggente e passionaria come sempre. Non a caso, le sue interpretazioni sono l'aspetto più interessante di entrambi gli episodi, che non mancano comunque di spunti interessanti. Sebbene calchino la mano qua e là.
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