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L'Impero - Film (2024) - MYmovies.it

L'Impero

Film 2024 | Fantascienza, +13 110 min.

Titolo originaleL'Empire
Anno2024
GenereFantascienza,
ProduzioneFrancia
Durata110 minuti
Regia diBruno Dumont
AttoriBrandon Vlieghe, Anamaria Vartolomei, Lyna Khoudri, Camille Cottin, Fabrice Luchini Bernard Pruvost, Philippe Jore, Julien Manier, Giovanni Iovino, Elisabetta La Padula.
Uscitagiovedì 13 giugno 2024
DistribuzioneAcademy Two
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,58 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Bruno Dumont. Un film con Brandon Vlieghe, Anamaria Vartolomei, Lyna Khoudri, Camille Cottin, Fabrice Luchini. Cast completo Titolo originale: L'Empire. Genere Fantascienza, - Francia, 2024, durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 13 giugno 2024 distribuito da Academy Two. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,58 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 11 giugno 2024

In un villaggio francese alcuni extraterrestri sotto copertura sono in procinto di scatenare una battaglia. Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Berlino, In Italia al Box Office L'Impero ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 20,9 mila euro e 19,2 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,58/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 3,24
PUBBLICO 2,50
CONSIGLIATO NÌ
Un curioso mélange tra la fantascienza alla Star Wars e il ritratto umano di una comunità. Il risultato lascia perplessi.
Recensione di Tommaso Tocci
lunedì 19 febbraio 2024
Recensione di Tommaso Tocci
lunedì 19 febbraio 2024

In un villaggio di pescatori sulla costa a nord della Francia è in procinto di scatenarsi una battaglia tra potenti forze extraterrestri che si nascondono dietro le soporifere apparenze della vita quotidiana degli abitanti locali. Il figlio del pescatore Jony, il piccolo Freddy, è al centro della contesa: nato dall'unione tra un extraterrestre e un'umana, crescendo diventerà l'ago della bilancia nella lotta tra gli "uno" e gli "zero". La principessa Jane, dell'impero degli "uno" viene mandata sulla terra per salvare gli umani dal male che potrà scatenarsi quando Jony farà crescere il suo erede come sovrano delle forze oscure.

Il gusto per la satira sociale è una componente essenziale della filmografia di Bruno Dumont, al pari delle zone costiere del nord del paese in cui spesso ambienta i suoi film.

Entrambi sono elementi che tornano in L'empire, anche se stavolta il curioso mélange tra la fantascienza che scimmiotta Star Wars e il ritratto umano di una comunità rurale lascia perplessi. Pieno di motivi visivi che sfiorano il camp e il ridicolo, il ri-utilizzo dei codici di genere sembra quasi venir preso alla lettera dal regista, che mette in scena una colossale battaglia tra forze del bene e impero del male con tanto di navi spaziali e spade laser.

Ma una spada laser è un riferimento culturale che non può essere messo su schermo in quanto tale, con un grado zero di prospettiva: il risultato è un gap semiotico che almeno veniva scongiurato nei film precedenti, come l'ultimo France, radicato in una satira passabile per quanto di livello un po' facile.

In L'empire, gli umani sono solo delle macchiette quando non del tutto assenti, visto che la maggior parte dei personaggi ha in realtà mere sembianze terrestri ed appartiene invece alle fazioni interstellari degli "uno" e degli "zero".

Tale è l'aderenza di Dumont a questi personaggi, in particolare alla Jane di Anamaria Vartolomei (la quale conferma la presenza scenica mostrata in quel La scelta di Anne - L'Événement che la lanciò) e al Jony di Brandon Vlieghe, che sembra quasi prenderli sul serio mentre fanno proclami da villain di un b-movie anni ottanta e si lanciano in un'improbabile slancio sessuale per prendersi una pausa dalla loro rivalità ancestrale.

E del resto nei dintorni non rimane granché, tra comparsate dolorose di Luchini e Cottin e alcune idee di design che se non altro denotano una parvenza di visione cinematografica, come le navi spaziali che all'interno hanno l'aspetto di capolavori architettonici (la Reggia di Caserta, la Sainte-Chapelle parigina) e gli effetti visivi della pirotecnica sequenza finale, degna illustrazione di uno scontro tra due entità incompatibili nel vuoto cosmico.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 21 giugno 2024
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Il film più bizzarro dell'anno, nonché uno dei più commoventi, sissignori, è "L'impero" di Bruno Dumont. A dirla in breve è una specie di "Guerre stellari", traboccante di citazioni della saga di George Lucas e girato in un paesino della Côte d'Opale, Francia del Nord. Grandi distese sabbiose, luce forte, maestosi cavalli bianchi: un posto di contadini e pescatori che lavorano al ritmo delle maree, [...] Vai alla recensione »

martedì 18 giugno 2024
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

La fantascienza secondo Dumont. In parodia, da Star Wars a Dune. Con i modellini che rimandano a Méliès. Operazione non certo priva di fascino (visivo), però tutta di testa, serviva un po' di cuore. Fa da sfondo, come sempre in Dumont, il nord della Francia, siamo in un villaggio della Côte d'Opale. Dove, quando incroci qualcuno per strada, puoi mica dire con sicurezza se sia umano o alieno.

domenica 16 giugno 2024
Cinzia Cattin
Close-up

Che il cinema di Bruno Dumont non sia nuovo alla provocazione, alla polemica e agli estremi, è cosa ampiamente nota. Basti pensare alle discussioni scatenate, a suo tempo, dal suo L'umanità (1999) che a Cannes aveva vinto il Grand Prix ma aveva destato scandalo per alcune scene di violenza estrema. Inoltre, è un regista che ama lavorare con attori non professionisti, nonostante abbia girato il bel [...] Vai alla recensione »

sabato 15 giugno 2024
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

In un caratteristico villaggio di pescatori nel Nord della Francia, viene dato alla luce un florido bambino biondo che si trova al centro di una battaglia extraterrestre tra le forze del bene che desiderano dare vita al regno della solidarietà e dell'uguaglianza e quelle del male. Questa l'esile trama de "L'impero", nuovo e atteso film del regista transalpino Bruno Dumont che, nel corso della sua carriera, [...] Vai alla recensione »

sabato 15 giugno 2024
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Colpisce, ehm, ancora L'Impero di Bruno Dumont, francese talvolta genio e sovente genialoide, che ritorna all'originaria trilogia di Star Wars, e altra, tanta fantascienza da Dune a Balle spaziali, da Méliès a Starship Troopers, con spirito indie - non indy come scrivono attempati colleghi - e plateale manicheismo. L'eterna lotta tra Bene e Male in commedia, moderatamente, da ridere e, un poco, da [...] Vai alla recensione »

sabato 15 giugno 2024
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Siamo sulla Côte d'Opale, che ispirò Camille Corot e Victor Hugo. Un tratto della costa francese sul canale della Manica. II paese degli "ch'tis", rivelati ai non francesi dal film campione d'incassi diretto da Dany Boon, che ha avuto ben due due remake italiani (entrambi sbagliati, è noto a tutti che il sud Italia è pieno di sole e al nord hanno più soldi, mentre il paese degli ch'tis è poco conosciuto, [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 giugno 2024
Muriel Jourdet
Le Monde

Dopo France, incursione nel mondo dei mezzi d'informa- zione, Bruno Dumont prosegue la sua esplorazione nell'immaginario di massa prendendo di mira la fantascienza, dalla saga di Star wars a 2001: odissea nello spazio. All'annuncio della nascita del Margat, una specie di anticristo nato dall'unione di una coppia di esseri umani, le forze intergalattiche del Bene e del Male si danno appuntamento sulla [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 giugno 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Nell'ondeggiare dissacrante del suo cinema, Bruno Dumont sembra voler definitivamente affermare quanto sacralità e trivialità non abbiano in comune soltanto l'ultima vocale accentata, ma governino il mondo in una conflittualità degenerata dove tutto null'altro è che parodia del reale, a cominciare appunto dal cinema. Mai come adesso "L'impero" sembra essere una matrioska di un'opera globale di un regista [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 giugno 2024
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Nella galassia due potenze extraterrestri (gli "0" e gli "1") sono in lotta eterna tra di loro. Lo scontro finale avrà luogo sulla Terra: in un piccolo villaggio di pescatori nel nord della Francia, infatti, è nato, sotto sembianze umane, il figlio di Belzébuth, imperatore degli "0", destinato a diventare il principe del Male. Entrambe informi, le due specie inviano dalle navi-madre (una enorme replica [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2024
Alessandro Uccelli
Cineforum

Il cinema deve, dovrebbe, innanzitutto sorprendere lo spettatore, non appoggiarsi esclusivamente al gusto acquisito, alle abitudini, alle comfort zones. Ed effettivamente non sappiamo più cosa aspettarci che possa spuntare dalle sabbie della Côte d'Opale, del Nord-Pas de Calais di Bruno Dumont, dopo le vacche misteriosamente morte di P'tit Quinquin, Jeannette adolescente e giovane adulta in un XV secolo [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2024
Stefano Giani
Il Giornale

In una realtà distopica prende forma la lotta tra gli zero e gli uno, ovvero tra extraterrestri del Bene e del Male. Oggetto del desiderio un bambino speciale misto tra gli uni e gli altri, tutti però decisi a creare l'impero. Un cast di numeri uno per una trama che sfiora lo zero. Piacerà agli amanti del genere, più difficilmente agli altri, pur avendo vinto l'Orso d'argento a Berlino, uno tra i [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2024
Cristina Piccino
Il Manifesto

L'Empire, L'impero, è il peplum di campagna - anzi su bordo mare visto che siamo in un villaggio di pescatori sulla Costa d'Opale dove Bruno Dumont mette in scena la sua nuova «sperimentazione» (con 7 milioni di budget) in cui tutto (e il suo contrario) è permesso. Una sorta di epica cosmica che ammicca a contenuti profondi - la lotta fra Bene e Male, il potere temporale e la chiesa - rivendicando [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 giugno 2024
Alberto Crespi
La Repubblica

Bruno Dumont è uno strano regista e L'impero è di gran lunga il più strano dei suoi film. Dopo aver esordito con opere alquanto ruvide sulla provincia francese (Dumont viene dall'estremo Nord della Francia, tra Lille e il Pas de Calais) ha scoperto una vena comico-grottesca che in questo nuovo film esplode in una parodia con momenti di surreale genialità.

giovedì 13 giugno 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Parodia critica delle Star Wars: un conflitto tra extraterrestri, gli "uno" e gli "zero", passa da un paesello di pescatori dove nel corpo di un bambino si nasconde un futuro di distruzione. Grazie a una curiosa e anticonvenzionale "suspense estesa", a rischio noia, e al trattamento ironico del colossal spaziale e del B-movie, spicca una satira dell'immaginario industriale del cinema.

martedì 11 giugno 2024
Giona A. Nazzaro
Film TV

Lo scenario è la provincia francese cara a Dumont che conosciamo: un luogo ormai perfettamente identificato. Quella di P'tit Quinquin, di Giovanna d'Arco e di André Van Peteghem che se ne va in giro invocando «aperitif! Aperitif! ». Quella provincia francese è la Monument Valley di Dumont. L'impero, sin dal titolo, si presenta dichiarandosi come un film-mondo definitivo, il luogo-narrazione di un conflitto [...] Vai alla recensione »

domenica 9 giugno 2024
Cristina Battocletti
Il Sole-24 Ore

A Bruno Dumont piace provocare con la sua maestria cinematografica, dimostrando ne L'impero, dal 13 giugno nelle sale, di saperla esercitare anche in forma grottesca e senza rinunciare al perno della sua filmografia: la dualità e la contrapposizione tra il bene e il male (Hadewijch, 2009, Hors Satan, 2011, Jeanne D'Arc, 2019, France, 2021). L'impero è una sorta di Star Wars, ambientato nella Francia [...] Vai alla recensione »

martedì 19 marzo 2024
Marina Pavido
Cineclandestino

C'è da aspettarsi davvero di tutto da un cineasta del calibro di Bruno Dumont! Già, perché, di fatto, il celebre regista di Bailleul, attraverso il suo mondo innovativo e fortemente straniante di intendere la messa in scena, non ha mai avuto paura di osare, di tentare nuove strade e nuovi linguaggi cinematografici, di regalarci storie ora crude, ora incredibilmente dissacranti, spiazzandoci come raramente [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 febbraio 2024
Giampiero Raganelli
Quinlan

Uno dei primi film che fecero conoscere Bruno Dumont è L'umanità, che fece scalpore per l'esibizione disturbante del sesso del cadavere di una bambina stuprata. Una grande voragine a forma di vulva compare nell'ultimo film del regista francese, L'Empire, in concorso alla Berlinale 2024. Un'immagine vaginale che diventa il principio generatore del cinema del cineasta, che negli anni ha saputo innovare [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 febbraio 2024
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Nelle produzioni europee di oggi siamo poco abituati a rapportarci con la fantascienza. Gli effetti speciali raramente sono tonitruanti, lo spirito è più intimista. Quest'anno alla Berlinale lo sci-fi del Vecchio Continente ha avuto invece un ruolo da protagonista. In concorso c'erano Another End di Piero Messina e L'Empire di Bruno Dumont. Il regista francese sfida lo sguardo, gli immaginari precostituiti. [...] Vai alla recensione »

domenica 18 febbraio 2024
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Tra cielo e terra. Il cinema di Dumont gioca con i cinecomics ma in realtà condivide temi che appartengono al suo cinema come la ricerca dell'origine e la fine del mondo, i misteri della vita, dell'amore e della morte. Poi in L'empire spinge sull'acceleratore con il genere tra pianeti antagonisti, cavalieri dell'Apocalisse, raggi laser. Lo sguardo volge verso un tempo astratto, ma il riferimento rimanda [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
venerdì 10 maggio 2024
 

Regia di Bruno Dumont. Un film con Camille Cottin, Lyna Khoudri, Fabrice Luchini, Anamaria Vartolomei, Bernard Pruvost. Da giovedì 13 giugno al cinema. Guarda il trailer »

BERLINALE
lunedì 19 febbraio 2024
Tommaso Tocci

La battaglia colossale tra bene e male di Bruno Dumont lascia qualche perplessità. In concorso alla Berlinale. Vai all'articolo »

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