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Brandacujun: ricetta del piatto ligure che ha il sapore del mare e un nome bizzarro | Paesi del Gusto

Brandacujun: ricetta del piatto ligure che ha il sapore del mare e un nome bizzarro

Marianna Di Pilla  | 14 Mag 2024  | Tempo di lettura: 2 minuti
foto di AnnaVie - Opera propria, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=147970328

Il Brandacujun (talvolta scritto come Brandaculun) è un piatto tradizionale tipico della Liguria, in particolare della zona di Sanremo e Isolabona.
Ha origini molto antiche e rappresenta una delle ricette di recupero della cucina povera ligure, ideale per valorizzare ingredienti semplici e facilmente reperibili.

Brandaculun, cos’è e come si fa

Il Brandacujun è fatto tradizionalmente con stoccafisso (merluzzo essiccato) o baccalà (merluzzo salato), che viene prima ammollato e poi bollito.
Una volta cotto, il pesce viene sfilacciato e mescolato in una terrina con olio d’oliva, aglio, e a volte patate lessate per rendere il composto più morbido e cremoso. La preparazione può includere anche prezzemolo tritato e, in alcune varianti, pinoli o olive nere.
È una ricetta popolare dell’estrema Liguria di Ponente, dove il reciproco influsso della vicina Provenza si riscontra nella lingua e nella cucina come in questo piatto dal nome curioso. Così curioso che vale la pena tradurlo e fare di lui una piccola spiegazione.

Brandacujun, curiosità del nome


Sanremo
Il termine letteralmente significa scuotere i testicoli, dal provenzale brandar che vuol dire scuotere, agitare. Il resto fa chiaramente riferimento agli attributi maschili.
Ma a cosa si deve questo nome così originale?
Esistono diverse scuole di pensiero a riguardo. Qualcuno dice che stia ad indicare come lo sbattimento vigoroso della pentola, necessario per la realizzazione della ricetta, sfinisca i cuochi al punto che alla fine lascino cadere pentola e braccia lungo i fianchi. Proprio all’altezza degli attributi.
Altri ancora fanno riferimento all’origine marinaresca della ricetta, dal momento che si tratta di una ricetta che tradizionalmente nasce sulle navi. La preparazione obbligava il marinaio addetto a stare seduto con la pentola in mezzo alle gambe aperte. La pentola sbatteva di continuo sugli attributi del cuoco a causa della continua oscillazione della nave.
[foto copertina di AnnaVie – Opera propria, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=147970328]

Marianna Di Pilla
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