Dalla Consulta alle celebrazioni per l'Unitą d'Italia: immagini d'archivio per la storia della nostra Repubblica
Il portale Luce Camera si rinnova. E "apre" la nuova stagione con un omaggio al nostro Parlamento, ai momenti fondativi della nostra Repubblica. Si parte con il cinegiornale sull'inaugurazione della Consulta dove finalmente risuonano i "liberi dibattiti", ci si sofferma su Montecitorio, con il documentario di Vittorio Gorresio che, prendendo spunto dalla seduta di ratifica del trattato di pace, disegna con tratti veloci Montecitorio, i suoi ambienti, i suoi "abitanti": uomini politici, dipendenti della Camera, giornalisti parlamentari. Il servizio del 1946 annuncia l'inaugurazione della nuova Assemblea Costituente, il cinegiornale del 1948 il primo Parlamento della Repubblica. 25 marzo 1961: la voce in aula del Presidente Gronchi annuncia l'apertura delle celebrazioni per il centenario dell'Unitą d'Italia.
I documentari della serie "La costituzione italiana", realizzati da Clemente Crispolti, illustrano i diversi aspetti della nostra carta costituzionale, la "legge fondamentale del nostro stato": si parla del lavoro "elemento di dignitą individuale e di progresso civile e sociale"; della famiglia e della tutela della salute, "diritto dell'individuo e della collettivitą"; della "scuola aperta a tutti", dell'istruzione affidata anche alla televisione caratterizzata da "grandi possibilitą educative".
La prima puntata della rubrica, edita il 23 marzo 1963, si apre con un'intervista sulla propaganda politica ad un esperto del settore, l'onorevole Adolfo Sarti, dirigente dei servizi di stampa e propaganda della Dc. La televisione ha "rivoluzionato i sistemi propagandistici", li ha fatti invecchiare; i comizi sono, per Sarti, "un'ereditą ottocentesca". A favore dei comizi si esprime, in un'altra puntata Arnaldo Forlani: "ritengo sia utile che deputati e senatori tornino davanti all'elettorato per render conto di persona di quello che hanno fatto".
Un'annotazione: su 13 interviste realizzate dalla Incom 9 sono ai candidati del partito di maggioranza, 3 ad esponenti di area socialista, una all'area liberale.