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Terremoto, nuova forte scossa avvertita nelle Marche. Altri crolli nella scuola di Amatrice - la Repubblica

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Amatrice (ansa)

Terremoto, nuova forte scossa avvertita nelle Marche. Altri crolli nella scuola di Amatrice

Il sindaco Pirozzi: "Ricostruiremo vicino agli edifici colpiti". Istituto distrutto: la gara vinta a febbraio da un'azienda indagata per tangenti, ma il cantiere non è partito. Altre tre vittime sotto hotel Roma, recuperato un corpo. Bilancio rettificato: 290 morti. Messa nelle tendopoli. Parte 'supersquadra' anti sciacallaggio. Ingv: dalla notte del sisma superate le duemila repliche

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ROMA - La terra continua a tremare nel Centro Italia. Una forte scossa sismica di magnitudo 4.4 è stata avvertita alle 17.55 ad Ascoli Piceno ad una profondità di 9 chilometri. I tavoli, i lampioni e le tende del campo allestito di Pescara del Tronto hanno visibilmente oscillato, scatenando grande preoccupazione tra gli sfollati e i soccorritori. Il sisma è stato avvertito anche in altri comuni, fino ad Ancona. In corso verifiche per accertare se vi siano stati danni.

Intanto, la scossa di terremoto di magnitudo 3.7 registrata alle 15.07 di domenica, la più forte della giornata ad Amatrice, ha causato ulteriori crolli nell'edificio della scuola Romolo Capranica. Dal sisma del 24 agosto la sede dell'Istituto comprensivo di Amatrice, recentemente ristrutturato, ha subito diversi crolli che interessano in gran parte l'ala in cui è ubicato l'ingresso principale. La scossa di oggi è stata sentita da alcune persone anche nell'aquilano.

Il sindaco: "Ricostruiremo le abitazioni vicino a quelle crollate". Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi ha annunciato che nell'ultimo briefing tra Comune, protezione civile e premier è stato deciso che a differenza degli altri terremoti verranno prima ricostruite le frazioni (Amatrice ne ha 68), quindi si passerà al comune di Amatrice. La ricostruizione degli edifici avverrà in luoghi vicini a quelli dove c'è stato il crollo o la inabitabilità. Pirozzi non ha dato tempi: "Rispetteremo i quartieri che esistevano, quindi - ha detto a titolo esemplificativo - gli abitanti di piazza Sagniotti andranno ad abitare in una zona nei pressi del luogo dove una volta c'era quella piazza. E così anche gli abitanti del centro storico, anche se non potranno, probabilmente, stare all'interno delle mura storiche dove è andato tutto distrutto. Ma si ricreerà una zona unica per tutti questi abitanti. Dopo 5 giorni - ha detto il primo cittadino con una punta di orgoglio - lo cosidero un successo dovuto ai giornalisti per tutto quello hanno detto in questi giorni sul crollo, alla caparbietà dei cittadini e alla mia ostinazione. Ridaremo i simboli alla città: la basilica, le chiese di San Francesco e di Sant'Agoastino, la torre e le porte storiche. Prima, però, bisogna ricostruire l'identità delle persone: quindi verrà data priorità a abitazione e scuole. Poi ci occuperemo del tessuto commerciale".

Il Papa: "Verrò presto". "Non vi lasceremo soli", hanno ripetuto le alte cariche dello Stato ieri ad Ascoli durante i funerali solenni di 35 delle quasi trecento vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Il Papa ha promesso che arriverà presto. - "Appena possibile", ha detto Francesco nel corso dell'Angelus a San Pietro. Quattro giorni dopo la catastrofe, oggi la terra trema meno. I vigili del fuoco continuano a scavare, nelle tendopoli c'è posto. Le strade di Amatrice, Arquata del Tronto, Accumoli e dei paesi limitrofi, sono sbriciolate. Il bilancio ufficiale è stato rettificato: le vittime sono 290, ma non è ancora definitivo. E quel futuro semplice della promessa fatta dal presidente della Repubblica Mattarella e dal premier Renzi, diventa presente, perché comincia oggi.

La scuola crollata. La scuola Capranica di Amatrice, se non fosse crollata col terremoto, avrebbe ospitato presto un nuovo cantiere. Lavori definiti "urgenti" pur essendo stati banditi appena tre anni dopo l'ultima ristrutturazione, e che avrebbero dovuto riguardare il tetto e non i pilastri. Appalto affidato con gara, vinta da un'impresa finita in un'indagine sulla ricostruzione post terremoto a L'Aquila. Mentre l'inchiesta aperta dalla Procura di Rieti muove i primi passi, e i magistrati valutano la possibilità di disporre una superperizia sui crolli, dalle carte dell'edificio scolastico del comune reatino emergono nuovi retroscena. La preside della Capranica è stata informata dell'intervento al tetto pochi giorni prima del sisma. "Ho fatto dei sopralluoghi e non ho visto alcun tipo di adeguamento antisismico", sostiene il geologo e docente all'università dell'Aquila Antonio Moretti. "Avrebbero dovuto mettere le ancore di ferro ai pilastri e le reti elettrosaldate sulle mura, ma non ne vedo traccia tra le macerie ". Il presunto miglioramento antisismico del 2012 costò 700mila euro.
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Si scava ancora. Amatrice, 229 morti. Ad Accumoli hanno perso la vita in 11. Cinquanta ad Arquata del Tronto, ma si cercano dispersi, di una decina di persone, di nazionalità romena in gran parte, non si ha notizia da giorni. Si scava ancora. I corpi privi di vita di tre persone sono stati individuati tra le macerie dell'Albergo Roma, ad Amatrice. Li hanno trovati i cani molecolari, uno è stato recuperato, è di una donna. I corpi sono in una zona che è ancora inaccessibile ai vigili del fuoco, che stanno procedendo con estrema cautela, troppe macerie ostruiscono la via di accesso a quella parte dell'albergo crollato. "Ci potrebbero essere tra le 5 e le 10 persone delle quali due all'Hotel Roma, di una ne sono certo perché è mio zio" dice il vice sindaco della cittadina laziale, Gianluca Carloni, "È assolutamente importante concludere il prima possibile questa prima fase per accertare che non ci siano più corpi sotto le macerie".

"La priorità alle scuole". Cominceranno già domani i sopralluoghi degli esperti nelle strutture scolastiche delle aree terremotate dell'Italia centrale. L'inizio del nuovo anno scolastico è infatti alle porte e occorre procedere celermente. Lo ha annunciato il numero uno della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso di un breve punto stampa tenuto nella sede del Comando direttivo ed operativo del Dipartimento per far fronte all'emergenza terremoto che è stato attivato da oggi a Rieti, dopo una prima fase di coordinamento svolta a Roma. "Faremo le opportune valutazioni", ha detto Curcio, rilevando che è prematuro parlare di numeri o di ipotesi di soluzioni circa le scuole. "Si procederà ad una valutazione tecnica, seria, capire il grado di danneggiamento, capire cosa può essere utilizzato e cosa no, e quindi trovare le soluzioni".

Allarme 'sciacalli' nelle frazioni. Arrivano per depredare le abitazioni in macerie. Gli sciacalli si stanno spostando nelle frazioni più piccole. Sono le piccole parti ora completamente evacuate e quindi più esposte. I residenti non vogliono lasciare la casa per paura di essere derubati. Così Guardia di finanza, carabinieri, polizia e guardia forestale hanno deciso di mettere in campo cento uomini, che diventeranno poi duecento, che gireranno h24 fra le case abbandonate. Pattuglie che controlleranno le 69 frazioni di Amatrice e le 17 di Accumoli, con pattugliamenti continui a lampeggianti accesi, e intorno ad Amatrice con agenti in borghese.
"Alcuni sciacalli si fingono agenti delle forze dell'ordine" dice Stefano Cerioni, ufficiale della Finanza di Rieti. In un caso, segnalato da una donna, alla richiesta di esibizione del tesserino di riconoscimento, due persone sono scappate. Due presunti reporter invece cercavano la villa di Lotito. Per questo motivo la Guardia di finanza ha detto che in caso di dubbio si contatti la sala operativa al 117.

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Messa nelle tendopoli. "Celebreremo la messa domenicale nei campi, con molta semplicità, per stare insieme alle persone che vivono in un tempo sospeso, molti ancora non si rendono conto della situazione" dice il vescovo di Rieti, Domenico Pompili. Ora si aspetta il Papa. "Cari fratelli e sorelle, appena possibile anch'io spero di venire a trovarvi, per portarvi di persona il conforto della fede e il sostegno della speranza cristiana" ha detto Francesco oggi all'Angelus. "Desidero rinnovare la mia vicinanza spirituale agli abitanti del Lazio, delle Marche e dell'Umbria. Penso in particolare alla gente di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Norcia". In mattinata il vescovo di Ascoli, monsignor Giovanni D'Ercole, che ieri ha celebrato i funerali solenni, è andato nella tendopoli di Pescara del Tronto per la messa.

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I vigili del fuoco di La Spezia sono sul posto con 13 unità operative, 6 automezzi, escavatori e pale gommate che per loro dimensioni vengono definite "mini", e sono adatte a operare nei piccoli paesi, o in tutte quelle zone di difficile accesso. Sono gli stessi mezzi utilizzati durante l'alluvione del 2011. Il Comando inviato ad Amatrice ha fatto un turno continuato di 24 ore, ora le varie squadre presenti si organizzano in modo da avere qualche ora di riposo a turno, permettendo così di non interrompere l'opera di ricerca che prosegue notte e giorno ininterrottamente. Questi uomini riceveranno il cambio nella giornata di oggi, altri 13 vigili del fuoco spezzini raggiungeranno Amatrice. Successivamente i cambi avverranno, presumibilmente, dopo una settimana di permanenza in zona operativa.

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La direzione di Rieti. Intanto a Rieti si è insediata la direzione Comando e Controllo (Di.coma.c), in Largo Graziosi. Il capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha illustrato l'organizzazione della struttura, il programma delle attività. Perché con l'istituzione della Dicomac a Rieti, viene contestualmente chiuso il Comitato Operativo - riunito in seduta permanente, a Roma, dalla notte della prima scossa -, e il coordinamento delle attività di assistenza alla popolazione e gestione della prima emergenza, si trasferisce in prossimità dell'area più colpita. La Dicomac opera insieme ai centri operativi e di coordinamento attivati sul territorio. Vuol dire che l'emergenza in senso stretto, è finita. Le attività di soccorso tecnico nell'area di Amatrice, vale a dire le ricerche di persone sotto le macerie, "vanno avanti e proseguiranno fino a quando lo riterranno opportuno gli esperti in questo" ha detto il numero della Protezione civile.

Le scosse. Il terremoto delle 3.36 del 24 agosto ha liberato un'energia totale enorme paragonabile a 20 mila bombe atomiche come quella di Hiroshima. Ad affermarlo è Antonio Piersanti, sismologo dell'Ingv. Secondo l'esperto Amatrice è stata colpita da un'energia pari a 300 megatoni (300 mln di tonnellate di tritolo).

Ed è sempre l'Ingv a farci sapere che dopo la prima scossa di magnitudo 6.0, la Rete sismica nazionale ha localizzato complessivamente 2002 eventi: 121 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 12 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24 agosto con alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia, in provincia di Perugia. Dalle 18 di ieri gli eventi di magnitudo maggiore di 3,0 sono stati due. Il più forte alle 23.31, di magnitudo 3,4 a 5 chilometri da Amatrice. E oggi una scossa di terremoto alle 11.20 ha fatto impallidire di paura i fedeli che ascoltavano l'omelia del vescovo di Rieti, Domenico Pompili, nella tendopoli.

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Le inchieste delle procure. Il caso della scuola di Amatrice rappresenta uno dei fronti principali dell'inchiesta aperta per disastro colposo dal procuratore di Rieti Giuseppe Saieva. L'idea è di affidare ad un pool di tecnici una perizia per far luce sulle cause delle devastanti conseguenze del sisma. I magistrati pensano a una verifica "mirata" su alcuni dei 115 edifici caduti. A cominciare dalla Capranica e dal campanile di Accumoli, che pur restaurato per tre volte non ha resistito alla scossa, travolgendo un'intera famiglia composta da padre, madre e due bambini, uno dei quali di pochi mesi. Presto i pm disporranno l'acquisizione delle carte utili a radiografare la situazione dei singoli immobili. I magistrati vogliono capire perché alcuni edifici si siano sbriciolati. Ad esempio, come notato dal procuratore Saieva durante un sopralluogo effettuato ad Amatrice, sotto la spinta di pesanti tetti di cemento. Le immagini di palazzi con i tramezzi crollati inducono a dubitare della qualità del materiali: "Devo pensare che si sia costruito al risparmio: più sabbia che cemento", ha detto a Repubblica il procuratore.

Quella di Rieti non è l'unica inchiesta aperta. Ad Arquata, nelle Marche, sono crollati il municipio e la caserma dei carabinieri. Qui indaga la Procura di Ascoli Piceno, guidata da Michele Renzo, magistrato che una ventina d'anni da, quando era pm a Perugia, si occupò del giallo del mostro di Foligno. "Ma la vicinanza a tutti cittadini colpiti è la prima preoccupazione", spiega. Il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Ciro La Volla, sottolinea: "Abbiamo trasferito lo stemma e la bandiera sul container. Lo Stato non si piega".

Apprensione nel teramano e nell'Aquilano. I residenti di Valle Castellana (Teramo) e delle frazioni vicine sono preoccupati per le conseguenze del sisma sulle abitazioni della zona, anche alla luce dei crolli che hanno interessato alcune abitazioni, in particolare nella contrada di Morrice, Fornisco, Valleinquina, Pietralta, Pascellata e Ceraso. Se nella prima si registrano crolli a un edificio civile in ristrutturazione e nella seconda danni ingenti ad almeno 7 abitazioni, per fortuna senza conseguenze per le persone, l'intero borgo al confine tra le province di Teramo e Ascoli Piceno conta gravissimi danni al patrimonio ecclesiastico. La chiesa di Ceraso è parzialmente crollata con il suo campanile, lesioni alla torre campanaria in quella di Pietralta e alle mura interne di quella di Pascellata, così come alla chiesa della Santissima Annunziata del capoluogo. Sotto attenzione c'è anche il ponte Castellano.

Tornano le tendopoli a Montereale, il comune dell'Aquilano a 30 chilometri da Amatrice (Rieti), con 36 frazioni, alcune proprio al confine con il Lazio, sparse in un vasto territorio di 104 chilometri quadrati, già colpito dal sisma del 2009. Nel comune stava partendo il piano di ricostruzione approvato nel dicembre scorso e a fine agosto ci sarebbero stati i primi progetti pronti per ritirare su i centri storici. Ora il sindaco, Massimiliano Giorgi, dice: "Sarò costretto a sospenderlo". Nelle quattro frazioni più grandi ci sono le tensostrutture, come a Marana e a Paganica, nelle frazioni più piccole si stanno allestendo le classiche tendopoli della Protezione Civile.

La faglia. Squadre dell'Ingv sono nell'area epicentrale a studiare il terremoto del 24 agosto. La distribuzione degli aftershocks che si sono verificati dopo la scossa principale permette di delineare le caratteristiche delle faglie, e quelli che avvengono nelle prime ore sono più chiaramente legati alla faglia stessa. Nelle ore e nei giorni successivi si attivano altre faglie, la sismicità inizia a interessare un volume crostale più esteso e diventa sempre più difficile individuare quale sia la faglia responsabile del terremoto. Fino a questo momento la rete sismica mobile ha installato nell'area quindici nuove postazioni dotate di sismometri e accelerometri che, unite alle stazioni sismiche permanenti della Rete Sismica Nazionale permetteranno di monitorare e studiare meglio il fenomeno in corso.
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