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Terremoto, Centro Italia in ginocchio. Un morto nel teramano. Slavina su hotel, tre dispersi - la Repubblica

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Messico, terremoto di magnitudo 6.3 in Chapas

La tendopoli a Montereale (afp)

Terremoto, Centro Italia in ginocchio. Un morto nel teramano. Slavina su hotel, tre dispersi

Terra trema alle 10,24 alle 11,14, alle 11,25 e alle 14,33, si avverte fino a Roma, Firenze e Napoli. Epicentro tra L'Aquila e Rieti. Una valanga investe un albergo di Farindola, nel pescarese, si teme per 20 ospiti. Ad Amatrice crolla il campanile di Sant'Agostino. Chiuse stazioni dell'A24. Sindaci: "Siamo al gelo, intervenite"

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TRE forti scosse di terremoto in un'ora. Tutte sopra la magnitudo 5, tutte nel centr'Italia, tra L'Aquila e Rieti, ancora una volta vicino ad Amatrice.
La prima scossa, avvertita intorno alle 10,25  tra Lazio, Abruzzo e Marche, arriva anche a Roma a Firenze a Napoli e in Emilia. La magnitudo è di 5,3, e colpisce tra L'Aquila e Rieti a una profondità di 10 km. Alle 11,14, la seconda botta, con magnitudo intorno a 5,5. Pochi minuti dopo, alle 11,25, un nuovo tremore prolungato, lo stesso epicentro. I centralini del pronto intervento impazziscono, nelle zone terremotate, nei comuni di Amatrice e Accumoli già sepolti dalla neve, si segnalano crolli. Ad Amatrice viene giù quel poco che restava del campanile della chiesa di Sant'Agostino.

La terra trema una quarta poco dopo l'ora di pranzo, alle 14,33. Poi di nuovo, magnitudo 4.3, primo pomeriggio, alle16,16, con epicentro a due chilometri dal paese nel Reatino. Ha una profondità di 10 chilometri. Come epicentro gli stessi luoghi che in questi giorni sono già in piena emergenza meteo, sotterrati da metri di neve.
(ansa)
Dispersi, feriti, una vittima. I vigili del fuoco intervengono ovunque, un uomo senza vita viene recuperato dalle macerie a Castel Castagna (Teramo). Ha 83 anni ed è rimasto sepolto nel crollo della sua stalla in una frazione del paese. A Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo da sotto le macerie di un agriturismo, i vigili estraggono due cugini, una trentenne e ragazzo di 17 anni, (non una mamma con il figlio come si pensava inizialmente). Sono in condizioni di ipotermia. Caricati sull'elicottero Drago 54 arrivano in ospedale, è lei la più grave.

Un uomo di 60 anni è sotto la slavina che si è staccata colpendo le case di Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L'Aquila), le operazioni sono state interrotte con l'arrivo dell'oscurità e proseguiranno domani.

Una valanga ha investito l'hotel Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso pescarese: l'allarme è stato dato da due clienti. "Purtroppo è accaduta una terribile tragedia sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare" scrive su Facebook il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco. "A Rigopiano è in atto una bufera di neve. In albergo c'erano 20 ospiti", conclude Di Marco. La distanza da percorrere è di 45 chilometri da Pescara a Farindola e di altri 9 da Farindola fino alla frazione di Rigopiano. Secondo testimoni ci sarebbero tre dispersi. La valanga di dimensioni importanti è venuta giù in un tratto boschivo e per questo particolarmente violenta, investendo auto, bestiame e parte dell'albergo. Secondo quanto appreso dal Soccorso Alpino, alcune persone presenti nell'albergo erano scese a valle per dare l'allarme.

"Il maltempo continuerà anche domani. Tutti i mezzi sono prioritariamente impegnati per i soccorsi, stiamo lavorando senza sosta" dice il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. LA MAPPA DELLE SCOSSE
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Lo sciame sismico. Non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità, quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore "è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si  manifestato dice il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Ingv. Ma per altri esperti non è così. "Il terremoto dell'Irpinia è stato con scosse molto ravvicinate all'inizio e poi ancora eventi sismici addirittura per anni", precisa la sismologa Concetta Nostro. Sono comunque più di 100 le scosse registrate da questa mattina nell'Aquilano dalla rete sismica. Secondo le rilevazioni le scosse si sono verificate a circa 30 chilometri a sud ovest di Ascoli Piceno e 110 km a nord di Roma. "È lo stesso sistema di faglie attivato il 24 agosto, ma a generare il terremoto di oggi è un segmento diverso", spiega la sismologa Paola Montone. Il sisma ha coinvolto un'aerea lunga 10-15 chilometri e larga 5-6.

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Si moltiplicano le proteste dei sindaci. Il primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi, si appella allo Stato: "È una situazione drammatica, da settanta anni non nevicava così forte. Dei campanili adesso non mi importa niente, si rifaranno. Spero che arrivino presto le turbine, ci sono persone isolate che non possono uscire di casa". Isolato è anche il comune di Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno: bloccato sotto la neve e con i gruppi elettrogeni fuori uso. Tutte le stazioni dell'A24, l'autostrada che collega Roma, L'Aquila e Teramo, sono state chiuse.
 
Disperato anche il primo cittadino di Ascoli Piceno, Guido Castelli: "La scossa è stata enorme, siamo alle prese con emergenza neve che da 48 ore lascia senza corrente elettrica un quarto della città. Abbiamo frazioni con un metro e mezzo di neve". Neanche lì ci sono segnalazioni di feriti. "Al momento non abbiamo segnalazioni di danni, ma già questa notte avevamo assistito a una serie di crolli per la neve - dice ancora dopo la prima scossa - temiamo che alcune strutture con la scossa abbiano subito ulteriori indebolimenti. Stiamo cercando di sfondare il muro di neve, anche per il trasporto dei medicinali. La situazione richiede grande lucidità e capacità di gestire l'emergenza". Poi dopo le altre due: "Lancio un Sos, emergenza mostruosa".
 

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Ad Acquasanta sono senza luce: "Da stamani abbiamo una serie di blackout, anziani bloccati in casa dalla neve e intere frazioni isolate. Pian dell'Oro, Farno, Agore, Pozza, Pito, Venamartello - dice il sindaco Sante Stangoni -. Ci servono mezzi pesanti per liberare le strade, subito" . Il comune è uno dei più vicini nelle Marche all'epicentro del sisma odierno, con la gran parte degli abitanti sfollati lungo la costa già dopo il terremoto del 24 agosto scorso. In montagna però sono rimasti gli allevatori: "Vivono nei container, riscaldati elettricamente, e dunque ora sono al gelo".

A Roma. Gli studenti di centinaia di scuole sono scesi in cortile o in strada per precauzione. Tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112 ma finora, secondo i vigili del fuoco, nessuna richiesta di soccorso. A Roma nella mattinata per ore sono rimaste ferme per precauzione tutte le linee metro e i treni locali, sospese le visite al Quirinale, interrotto il Csm, evacuato il Campidoglio.
 

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Trasporti. Le Ferrovie dello Stato hanno deciso lo stop dei treni, per verifiche, sulle tratte ferroviarie Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona (fino alle 17) e Sulmona-Avezzano (fino alle 19). Si stanno organizzando corse per autobus sostitutivi. A L'Aquila, dipendenti di molte aziende sono usciti temporaneamente, come previsto in questi casi, per consentire primi controlli. Per la neve che sta cadendo dalla notte, molti cittadini hanno preferito invece non lasciare le loro case. Gente in strada a Teramo. Le aree colpite sono le stesse travolte dalla scossa del 24 agosto dello scorso anno, seguita poi dal successivo terremoto del 26 ottobre
 

Le reazioni."Ogni scossa aggrava le condizioni dei nostri concittadini ma aumenta anche la determinazione a star loro vicini e ad aiutarli" dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "È una giornata di nuovo complicata per il nostro Paese. Rivolgo un pensiero alle popolazioni colpite da scosse di terremoto molto serie, non risultano vittime ma il susseguirsi di scosse è un fattore di allarme per le popolazioni fortemente colpite e impegna il governo. Ho sentito la protezione civile e il ministro della difesa, ci sarà il rafforzamento della presenza dell'esercito e stiamo monitorando la situazione", dice il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa con Angela Merkel al termine dei colloqui di Berlino.

La Protezione civile e gli aiuti. Nelle zone colpite dal sisma sono già presenti 750 vigili del fuoco e sono in arrivo altri 100 uomini delle squadre Usar, uomini esperti in ricerca e soccorso sotto le macerie. Ma il problema principale è la neve, i cumuli lungo le strade rendono infatti difficilissimo il raggiungimento delle frazioni più isolate. "È una situazione complicata - conferma Curcio - in quelle zone sta nevicando da diverse ore, in maniera ininterrotta, e continuerà a nevicare nelle prossime ore". Curcio è stato in contatto fin dalla mattina con il premier Paolo Gentiloni, a Berlino per l'incontro con la cancelliera Merkel, informandolo sugli sviluppi della situazione. Il premier ha chiesto al ministro della Difesa Roberta Pinotti un rafforzamento dell'impegno dell'esercito. "Siamo già presenti in quelle zone - ha detto il titolare di via XX Settembre - ed ora stiamo allertando altri assetti che provengono sia dal nord che dal sud Italia proprio per dare il massimo di disponibilità". E anche l'Europa si fa sentire: "Forniremo tutti gli aiuti a nostra disposizione, affinché l'Italia non sia lasciata sola" dice il presidente Ue Jean Claude Junker.

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