El pinzell, farigola borda o herba soldadora (Staehelina dubia)[2] és una espècie de planta silvestre del gènere Staehelina de la família de les asteràcies (Asteraceae)
Mata grisenca de branquillons erectes que fa de 10 a 40 cm d'alçada. Les fulles són linears-lanceolades subsèssils revolutes i laxament dentades, albo-tomentoses al revers. Les flors, porpra, es presenten en capítols, de 15-20 x 3-5 mm, que semblen un petit pinzell. Floreix de juny a juliol.[3]
Habita en brolles sobre sòl eutròfic, preferentment en els calcaris, és rar a la muntanya humida i a les terres molt poc plujoses. Viu des del nivell del mar fins als 1.300 m d'altitud. No n'hi ha a Menorca. La seva distribució és a l'oest de la conca del Mediterrani (Europa i Nord d'Àfrica.
El pinzell, farigola borda o herba soldadora (Staehelina dubia) és una espècie de planta silvestre del gènere Staehelina de la família de les asteràcies (Asteraceae)
Staehelina dubia es una planta de la familia de las compuestas.
Mata glauca de 1-4 dm; hojas albo-tomentosas por el envés (más verdes por el haz); capítulos terminales con involucro purpurescente, de 15-20 x 3-5 mm; flores púrpuras; aquenios oblongos de 4-5 mm, con vilano de 20-25 mm.
Actualmente se encuentra presente en el este, centro y sur de la península ibérica[1] sobre pedregales y taludes dolomíticos de los pisos meso y supramediterráneo, así como entre matorrales de bosque mediterráneo calizos[2]
Staehelina dubia fue descrita por Carlos Linneo y publicado en Species Plantarum 2: 840. 1753.[3]
Se recogen únicamente las especies de la península ibérica y Baleares
Staehelina dubia, la Stéhéline douteuse est un sous-arbrisseau méditerranéen de la famille des Astéracées. On la rencontre dans les garrigues et rocailles calcaires jusqu'à 1 400 mètres d'altitude[1].
Elle est protégée en Aquitaine, Limousin et en Poitou-Charentes[2].
Elle fleurit entre les mois de mai et juillet et peut atteindre 40 cm de haut.
Les feuilles, blanchâtres en dessous, sont linéaires à bords ondulés ou dentés.
Ses fleurs sont roses à violacées et regroupées en capitules allongés. Les bractées de ceux-ci sont entières.
Le fruit est un akène à aigrette blanche.
C'est la seule représentante du genre Staehelina en France.
Staehelina dubia, la Stéhéline douteuse est un sous-arbrisseau méditerranéen de la famille des Astéracées. On la rencontre dans les garrigues et rocailles calcaires jusqu'à 1 400 mètres d'altitude.
Elle est protégée en Aquitaine, Limousin et en Poitou-Charentes.
Elle fleurit entre les mois de mai et juillet et peut atteindre 40 cm de haut.
Les feuilles, blanchâtres en dessous, sont linéaires à bords ondulés ou dentés.
Ses fleurs sont roses à violacées et regroupées en capitules allongés. Les bractées de ceux-ci sont entières.
Le fruit est un akène à aigrette blanche.
C'est la seule représentante du genre Staehelina en France.
Pennellini (nome scientifico: Staehelina dubia L., 1753 è una specie di pianta angiosperma dicotiledona della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome generico (Staehelina) è stato dato in onore di una famiglia svizzera (Staehelin) di botanici del XVIII secolo.[3] L'epiteto specifico si riferisce a qualche particolare non chiaro della pianta.[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707 –1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum" (Sp. Pl. 2: 840)[5] del 1753.[6]
La specie di questa voce comprende piante cespugliose non spinose di tipo monocarpico. La forma biologica è camefita fruticosa (Ch frut), sono piante perenni e legnose (hanno un aspetto arbustivo), con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo. Nelle radici sono sempre presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree; mentre solamente nelle parti aeree sono presenti delle cellule latticifere. I rami possono essere legnosi e all'inizio dello sviluppo sono ricoperti da un tomento grigio. Altezza massima 1 - 3 dm.[7][8][9][10][11][3]
Le foglie sono disposte in modo alternato. Hanno delle forme lineari intere o dentate, eventualmente ondulate sui bordi. Sopra sono sempreverdi (verde scuro) con sotto la superficie tomentosa. Dimensione delle foglie: larghezza 2 – 3 mm; lunghezza 25 – 40 mm.
Le infiorescenze sono composte da molti capolini (omogami), solitari (o geminati) in aggregazioni corimbose all'apice dei rami. I capolini contengono solo fiori tubulosi[12] e sono formati da un involucro a forma cilindrica composto da poche brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le squame dell'involucro, con forme da ovate (quelle inferiori) a lineri-lesiniformi (quelle superiori), sono acutissime e sono disposte disposte su alcune serie in modo embricato. Il ricettacolo a protezione della base dei fiori è provvisto di ampie, connate basalmente, squame sfrangiate. Dimensione dell'involucro: larghezza 3 – 5 mm; lunghezza 15 – 20 mm. Dimensioni delle brattee inferiori: larghezza 2 mm; lunghezza 4 mm. Dimensioni delle brattee superiori: larghezza 2 mm; lunghezza 20 mm.
I fiori tubulosi sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi.
Il frutto è un achenio con un pappo. Gli acheni, con superficie glabra o sericea, hanno delle forme lineari-oblunghe con creste poco pronunciate; il colore è bruno. Il pappo formato da setole è inserito su una piastra apicale all'interno di una anello di tessuto parenchimatico. Le setole sono semplici solamente alla base (eventualmente connate), all'apice sono sfrangiate con 3 - 4 peli paralleli e sono lunghe quanto il pappo. Lunghezza dell'achenio: 5 mm.
Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[16]
Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[17]
Descrizione. L'alleanza Rosmarinion officinalis è relativa alle comunità che si sviluppano sulle coste rocciose con pareti a picco, alte e continue del Mediterraneo occidentale. L’alleanza include comunità di gariga, dominate da camefite e nanofanerofite.
Specie presenti nell'associazione: Rosmarinus officinalis, Erica multiflora, Argyrolobium zanonii, Fumana ericoides, Fumana thymifolia, Cistus salviifolius, Cistus monspeliensis, Thymus capitatus, Cistus albidus, Coris monspeliensis, Genista pilosa, Pinus halepensis, Staehelina dubia e Stipa juncea
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[18], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[19] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[20]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[2]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Staehelininae è una di queste).[10][11][21][22]
Il genere di questa voce in precedenti trattamenti era definita incertae sedis.[23] La storia di questo gruppo è abbastanza complicata. Autori più antichi lo hanno descritto all'interno delle Carduinae o delle Mutisieae o Gochnatieae.[11] Solamente ultimamente usando il sequenziamento di nuova generazione, si è avuta la conferma che Staehelina appartiene alle Cardueae e costituisce una sottotribù monotipica Staehelininae con affinità alla sottotribù Xerantheminae.[22]
Di seguito sono indicati alcuni caratteri distintivi per il genere (e quindi per le sue specie):[3][24]
Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato[22] e semplificato, mostra una possibile configurazione filogenetica del gruppo e quindi della posizione della specie di questa voce.(vedere nota del paragrafo seguente).
Staehelina lobelii
Staehelina petiolata
Staehelina baetica
Staehelina dubia
Staehelina ha una età di divergenza relativamente recente tra i 8 e i 6,5 milioni di anni.[21][22]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 30.[3][10]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[1]
Pennellini (nome scientifico: Staehelina dubia L., 1753 è una specie di pianta angiosperma dicotiledona della famiglia delle Asteraceae.
Staehelina dubia é uma espécie de planta com flor pertencente à família Asteraceae.
A autoridade científica da espécie é L., tendo sido publicada em Species Plantarum 2: 840. 1753.[1]
Trata-se de uma espécie presente no território português, nomeadamente em Portugal Continental.
Em termos de naturalidade é nativa da região atrás indicada.
Não se encontra protegida por legislação portuguesa ou da Comunidade Europeia.
Staehelina dubia é uma espécie de planta com flor pertencente à família Asteraceae.
A autoridade científica da espécie é L., tendo sido publicada em Species Plantarum 2: 840. 1753.
Staehelina dubia là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được Carl von Linné miêu tả khoa học đầu tiên năm 1753.[1]
Staehelina dubia là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được Carl von Linné miêu tả khoa học đầu tiên năm 1753.