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Il tamburo di latta (romanzo): differenze tra le versioni - Wikipedia

Il tamburo di latta (romanzo): differenze tra le versioni

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{{Libro
{{W|letteratura|giugno 2008|firma='''''[[Utente:Cotton|<span style="color:#000000;">Cotton</span>]] <sup>[[Discussioni utente:Cotton|<span style="color:#708090;">Segnali di fumo</span>]]</sup>''''' 19:45, 24 giu 2008 (CEST)}}
 
{{Scheda libro
|titolo = Il tamburo di latta
|titoloorig = Die Blechtrommel
|titoloalfa = Tamburo di latta
|annoorig = 1959
|autore = [[Günter Grass]]
|annoita = 1962
|annoorig = [[1959]]
|genere = [[romanzo]]
|sottogenerelingua = de
|serie = Trilogia di Danzica
|anno = [[2002]], XIX edizione
|editoreseguito = [[FeltrinelliGatto e topo]]
|traduttore = Lia Secci
|collana = Universale Economica
|npagg = 596
|ISBN = 880780705X
|Wikiproject = progetto di riferimento (oltre al Progetto Letteratura)
}}
 
'''''Il tamburo di latta''''' è un [[romanzo]] del [[1959]] di [[Günter Grass]], opera d'esordio dell'autore e primo scritto della Trilogia di [[Danzica]], che comprende anche ''[[Gatto e topo]]'' (''Katz und Maus'', 1961) e ''[[Anni di canecani]]'' (''Hundejahre'', 1963)<ref>{{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Cognome_e_nome_Weiser_Dawidek/ypiOT-QRsK8C?hl=it&gbpv=1&dq=%22Trilogia+di+Danzica%22&pg=PA198&printsec=frontcover|titolo=Cognome e nome Weiser Dawidek|autore=Pawel Huelle|traduttore=V. Verdiani|anno=1990|editore=Feltrinelli|p=198|accesso=25 maggio 2024}}</ref><ref>{{Cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/L_idea_di_nazione_e_l_impero_fra_storia/9o-jQp_lLxUC?hl=it&gbpv=1&dq=%22Trilogia+di+Danzica%22&pg=PA54&printsec=frontcover|titolo=L'idea di nazione e l'impero fra storia e letteratura|autore=Giovanna Motta|anno=2013|editore=Nuova cultura|p=54|accesso=25 maggio 2024}}</ref>.
 
==Trama==
{{trama}}
Dal manicomio in cui è rinchiuso, ''[[Oskar Matzerath]]'', giovane tedesco fisicamente deforme ma dotato di un'intelligenza superiore e paranoica, rievoca suonando il suo tamburo di latta tutta la vita sua, della sua famiglia e della [[Germania]] del 1900, storie che si sviluppano parallele ma che s'intrecciano continuamente.
Dal giorno del suo terzo compleanno e fino al suo ventunesimo anno d'età, Oskar ha deciso di non crescere per protestare il suo disprezzo verso il mondo degli adulti e, in particolare, di suo padre Alfred e del suo presunto padre, Jan Bronski. Il mondo truce e turpe che lo circonda si riflette nella sua deformità fisica e mentale e nella sua innata capacità distruttiva.
 
Oskar comincia rievocando col suo tamburo le vicende della sua famiglia prima della sua nascita, a cominciare da sua nonna Anna Bronski. Nella [[Casciubia]] del [[1899]], racchiusa nelle sue storiche quattro gonne, Anna dona protezione al di sotto di queste a un uomo inseguito dalla polizia, un giovane incendiario di nome Joseph Koljaiczek. È allora che Agnes Koljaiczek, futura madre di Oskar, viene concepita. Una volta sposati, i due decidono di scappare in un luogo sicuro dove Joseph Koljaiczek diventa Joseph Wranka e si distingue come pompiere. Nonostante questa precauzione, un giorno la polizia lo scopre e lui si tuffa in acqua senza ricomparire mai più.
 
Anna, rimasta sola, decide di sposare Gregor Koljaiczek, fratello del defunto, violento e alcolizzato. Per questo, Anna è costretta a cominciare a lavorare e apre un negozio per mantenere la figlia.
 
Nel 1917 l’uomo muore di febbre spagnola e prende il suo posto in casa Jan Bronski, giovane nipote di Anna, di cui Agnes adolescente s’innamora. Ma il loro amore non può durare perché la ragazza si fidanza e poi si sposa con un uomo del luogo, Alfred Matzerath, conosciuto nell’estate del 1918 nell’ospedale di Sibernamme, dove egli era ricoverato perché ferito da un proiettile e lei era infermiera volontaria. Nel 1923 Agnes e Alfred si sposano e Anna cede il suo negozio ai due, che abitano a Danzica. Intanto, anche Jan si sposa con una una ragazza casciubica, Hedwig. Ma Jan e Agnes continuano ad amarsi e frequentarsi di nascosto.
Tempo dopo nasce Oskar, la cui paternità ufficiale è attribuita ad Alfred, nonostante il padre naturale sia molto presumibilmente Jan. Oskar è un bambino strano e speciale, mentalmente precoce. Ma nel giorno del suo terzo compleanno, ricevuto in regalo dalla madre un tamburo di latta rosso e bianco, decide di smettere di crescere, per protestare contro il mondo degli adulti. Per farlo, si getta nella botola che porta in cantina lasciata aperta dal padre, il quale per tutta la vita sarà incolpato da Agnes di aver provocato questo danno al bambino.
 
Il libro, con il titolo ''Le Tambour'', ha vinto nel 1962 il [[Prix du Meilleur livre étranger]], nella sezione dedicata al romanzo<ref>{{Cita web|url=http://www.lalettredulibraire.com/Palmar%C3%A8s-du-prix-du-Meilleur-Livre-Etranger|titolo=Palmarès du prix du Meilleur Livre Etranger|lingua=fr|accesso=26 maggio 2024}}</ref>. È stato inoltre inserito tra [[I 100 libri migliori di sempre secondo Norwegian Book Club]]<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2002/may/08/books.booksnews|titolo=The top 100 books of all time|lingua=en|accesso=26 maggio 2024}}</ref>.
Oskar vive la sua vita da bambino suonando il tamburo che porta sempre appeso al collo. Scopre inoltre che la sua voce ha delle capacità "vetricide". E il suo primo giorno di scuola utilizza questa capacità contro la maestra, chiudendo così per sempre la sua brevissima esperienza scolastica.
 
== Trama ==
Incuranti dell'istruzione di Oskar, la madre e i suoi due padri passano il loro tempo a giocare a carte allo [[Skat (gioco di carte)|skat]]; è Gretchen Scheffler, moglie del pasticcere, ad occuparsi di ciò, facendo leggere ad Oskar [[Goethe]] e [[Rasputin]]. Questi però, pur imparando velocemente, continua a fingere un completo analfabetismo.
Dal manicomio in cui è rinchiuso, Oskar Matzerath, giovane tedesco fisicamente deforme ma dotato di un'intelligenza superiore e paranoica, rievoca (suonando il suo tamburo di latta) tutta la vita sua, della famiglia e della [[Germania]] del [[XX secolo|1900]]. Le storie si sviluppano parallele ma s'intrecciano continuamente. Dal giorno del suo terzo compleanno, fino al ventunesimo anno d'età Oskar aveva deciso di non crescere per manifestare il suo disprezzo verso il mondo degli adulti, in particolare, del padre legale Alfred e di quello presunto, Jan Bronski. Il mondo turpe che lo circonda si riflette nella deformità fisica e mentale del ragazzo e sfocia in una capacità fortemente distruttiva.
Momento cruciale della vita di Oskar si rivela essere l'incontro col Maestro Bebra, un nano di 53 anni, il quale aveva anche lui deciso di smettere di crescere in giovanissima età e lavorava per un circo. Intanto però la vita di Oskar scorre "normale", disturbando col suo tamburo i comizi dei politici nazisti, distruggendo il vetro con la sua voce e tentando i cittadini di Danzica al furto, fracassando di notte le vetrine dei negozi davanti a passanti ignari.
 
Dapprincipo Oskar rievoca con il tamburo le vicende familiari prima della sua nascita, partendo dalla nonna Anna Bronski. Nella [[Casciubia]] del 1899, Anna dà protezione, al di sotto delle sue quattro gonne, a un uomo inseguito dalla polizia, un giovane incendiario di nome Joseph Koljaiczek. Viene allora concepita Agnes Koljaiczek, futura madre di Oskar. Una volta sposati, i due decidono di scappare in un luogo sicuro dove Joseph Koljaiczek diventa Joseph Wranka e si distingue come pompiere. Nonostante ciò, un giorno la polizia lo scopre e lui si tuffa in acqua per non ricomparire mai più.
Accanto a sua madre, Oskar sviluppa un senso del religioso alquanto strano. Sua madre, cattolica, lo porta in Cattedrale ogni sabato, ma lui riesce immediatamente a dissacrare la statua del Gesù bambino e a farsi interdire futuri ingressi nella chiesa.
Un Venerdì Santo rappresenta un giorno cruciale nella vita di Oskar: al mare con i suoi tre genitori, s'imbattono in un pescatore di anguille che utilizza come esca la testa di un cavallo morto. A questa vista, Agnes si sente male e comincia a rifiutare di mangiare ogni tipo di pesce. Ma suo marito Alfred insiste, tanto che, disperata, Agnes comincerà a nutrirsi solo di pesce. Agnes nel frattempo aveva scoperto di essere incinta e, soffocata dalla sua famiglia e dall'idea di avere un altro figlio menomato, decide di lasciarsi morire avvelenata dal troppo pesce.
 
Anna, rimasta sola, decide di sposare Gregor Koljaiczek, fratello del defunto, violento e alcolizzato. Per questo Anna è costretta a cominciare a lavorare e apre un negozio per mantenere la figlia. Nel 1917 il marito muore di febbre spagnola. Prende il suo posto in casa Jan Bronski, giovane nipote di Anna, di cui Agnes adolescente s'innamora. Ma il loro amore non può durare perché la ragazza si fidanza e poi si sposa con un uomo originario della Renania, Alfred Matzerath, conosciuto nell'estate del 1918 nell'ospedale di Sibernamme, dove egli era ricoverato perché ferito da un proiettile e lei era infermiera volontaria. Nel 1923 Agnes e Alfred si sposano e Anna cede il suo negozio ai due, che abitano a Danzica. Intanto anche Jan si sposa con una ragazza casciubica, Hedwig. Jan e Agnes tuttavia continuano ad amarsi e a frequentarsi di nascosto.
La morte della madre cambia la vita di Oskar, che s'avvicina alla famiglia Truczinski, in particolare alla mamma e a suo figlio Herbert. Questi, pieno di cicatrici sulla schiena che stimolano l'attenzione di Oskar, dopo aver lavorato come cameriere in una taverna, decide di lavorare al museo navale, dove muore vittima della maledizione della [[Niobe]].
La morte della madre causa anche carenza di tamburi ad Oskar. Questi decide quindi di rivolgersi a suo zio/padre Jan che lo porta nella sede delle poste polacche da un tale Kobyella, che avrebbe potuto aggiustare il vecchio tamburo ormai rotto. Ma in quello stesso giorno inizia l'assedio di Danzica da parte dei [[Nazismo|nazisti]], che cercano d'impadronirsi dell'edificio delle poste polacche. Dopo che Oskar ha recuperato un tamburo di latta nella stanza dei giochi dei figli del segretario delle poste polacche, Kobyella muore mentre Jan resta lievemente ferito. Alla fine dell'assedio, Jan viene catturato dai tedeschi per colpa di Oskar, che si rende quindi responsabile della successiva fucilazione del suo presunto padre naturale. Questa esperienza lo fa ammalare e ricoverare in ospedale, dove si sviluppa la sua ossessione per le infermiere.
 
Nel settembre 1924 nasce Oskar, figlio di Alfred, ma convinto che il padre naturale sia Jan. Oskar è un bambino strano, mentalmente precoce. Nel giorno del suo terzo compleanno, ricevuto in regalo dalla madre un tamburo di latta rosso e bianco, decide di smettere di crescere, per protesta contro il mondo degli adulti. Attua il suo piano gettandosi nella botola della cantina, lasciata aperta dal padre, che per tutta la vita seguente sarà accusato da Agnes di avere danneggiato il bambino. Da bambino, Oskar vive suonando il tamburo che porta sempre appeso al collo. Scopre inoltre che la sua voce ha la capacità di spezzare il vetro. Il primo giorno di scuola si serve dei suoi poteri contro la maestra e chiude per sempre l'esperienza scolastica.
Alfred Matzerath, rimasto vedovo, assume nel negozio la figlia minore di mamma Truczinski, Maria. Attenta a tutti i bisogni di Oskar, diviene il primo amore del nano ormai adolescente e anche la prima (e spudorata) amante. Intanto Maria intreccia una relazione anche con Alfred, del quale diviene la seconda moglie e partorisce un figlio, la cui paternità ufficiale è ancora una volta attribuita a quest'ultimo, ma la cui paternità naturale è presumibilmente del giovane Oskar. Nasce quindi Kurt, figlio/fratellastro di Oskar, al quale Oskar promette solennemente di regalare un tamburo di latta il giorno del suo terzo compleanno.
 
Incuranti dell'istruzione di Oskar, la madre e i suoi due padri passano il loro tempo a giocare a carte allo [[Skat (gioco di carte)|skat]]; è Gretchen Scheffler, moglie del pasticciere, ad occuparsi dell'istruzione del bambino, facendo leggere ad Oskar [[Goethe]] e [[Grigorij Efimovič Rasputin|Rasputin]]. Egli però, pur imparando velocemente, continua a fingere un completo analfabetismo. Un giorno avviene l'incontro col Maestro Bebra, un nano di 53 anni, che aveva a sua volta deciso di smettere di crescere e lavorava per un circo. Intanto la vita di Oskar scorre normale in apparenza: disturba con il suo tamburo i comizi dei politici nazisti, distrugge il vetro con la voce e incita i cittadini di Danzica al furto, fracassando di notte le vetrine dei negozi davanti a passanti ignari.
Intanto, Oskar parte con il Maestro Bebra e Roswitha Raguna (altra nana amica di Bebra) per girare l'Europa con un circo, esibendosi per le truppe naziste all'estero e facendo sfoggio del potere vetricida della sua voce. Durante gli spostamneti, Oskar si innamora di Roswitha e i due diventano amanti. Ma nel villagio di Bavent Roswitha muore e Oskar torna a casa il giorno prima del terzo compleanno di Kurt.
 
Accanto alla madre, Oskar sviluppa uno strano senso religioso. Lei, cattolica, lo porta in cattedrale ogni sabato, ma lui riesce immediatamente a dissacrare la statua del bambin Gesù e a farsi vietare futuri ingressi nella chiesa. Un venerdì Santo (giorno cruciale nella vita di Oskar), al mare con i suoi tre genitori, incontrano un pescatore di anguille che utilizza come esca la testa di un cavallo morto. A questa vista Agnes si sente male e in seguito rifiuta di mangiare pesce di qualsiasi tipo. Alfred insiste e disperata, Agnes passa a nutrirsi solo di pesce. Aveva scoperto di essere incinta e, soffocata dall'idea di avere un altro figlio menomato, si lascia morire avvelenata dal troppo pesce. Al funerale della madre partecipa anche il giocattolaio ebreo Sigismund Markus, dal quale Oskar si rifornisce di tamburi, allontanato però da alcuni membri del partito nazista presenti alla funzione. Un giorno di novembre del 1938 Oskar, ritrovandosi con il tamburo rotto, si reca al negozio di giocattoli per acquistarne uno nuovo, ma assiste alla distruzione di ogni cosa, a causa dei pogrom antisemiti dilaganti. Trova anche il giocattolaio morto suicida nello studio.
Il giorno dopo, come da promessa, Oskar gli regala il tamburo di latta ma Kurt lo distrugge e se ne disfa immediatamente, deludendo il padre/fratellastro.
Intanto la vita prosegue e Maria diventa sempre più devota, portando anche Oskar in chiesa fino al giorno in cui un miracolo, da Oskar tanto atteso, avviene e la statua di gesso raffigurante Gesù bambino gli parla e si mette a suonare il tamburo che Oskar gli aveva messo al collo. Ma lui, sprezzante, rompe un dito della statua e zittisce la visione.
 
La morte della madre cambia la vita di Oskar, che s'avvicina alla famiglia Truczinski, in particolare alla mamma e al figlio Herbert. Quest'ultimo, dopo aver lavorato come cameriere in una taverna, decide di lavorare al museo navale e qui muore vittima della maledizione della [[Niobe]]. Inoltre Oskar manca di tamburi. Si rivolge a Jan, che lo porta nella sede delle poste polacche da un tale Kobyella, il quale avrebbe potuto aggiustare il vecchio tamburo rotto. Ma quello stesso giorno inizia l'assedio di Danzica da parte dei nazisti, che vogliono impadronirsi dell'edificio delle poste. Oskar recupera un tamburo di latta nella stanza dei giochi dei figli del segretario delle poste, mentre Kobyella muore e Jan resta lievemente ferito. In seguito Oskar provoca la cattura di Jan da parte dei tedeschi, che lo fucilano. L'esperienza fa ammalare Oskar che, ricoverato in ospedale, sviluppa un'ossessione per le infermiere.
Oskar quindi, ormai ventenne, comincia a frequentare un gruppo di teppistelli nei pressi di una fabbrica. Dopo essere stato la loro vittima, diviene il capobanda della cosiddetta "Banda dei conciatori", dandosi il nome di Gesù. Le loro scorribande si rivelano sacrileghe e antireligiose, fino a quando questi vandalismi non vengono scoperti dalla polizia.
 
Alfred Matzerath, rimasto vedovo, assume nel negozio la figlia minore di mamma Truczinski, Maria. Attenta a tutti i bisogni di Oskar, diviene il primo amore del nano ormai adolescente e anche la prima amante. Intanto Maria intreccia una relazione anche con Alfred, del quale diviene la seconda moglie e partorisce un figlio, la cui paternità ufficiale è ancora una volta attribuita a quest'ultimo, ma la cui paternità naturale è presumibilmente del giovane Oskar. Nasce Kurt, figlio/fratellastro di Oskar, al quale Oskar promette solennemente di regalare un tamburo di latta il giorno del suo terzo compleanno. Intanto Oskar parte con il Maestro Bebra e Roswitha Raguna (altra nana amica di Bebra) per girare l'Europa con un circo, esibendosi per le truppe tedesche all'estero e facendo sfoggio del potere vetricida della sua voce. Durante gli spostamenti Oskar si innamora di Roswitha e i due diventano amanti. Nel villaggio di Bavent però Roswitha muore e Oskar torna a casa il giorno prima del terzo compleanno di Kurt.
La guerra intanto continua e la famiglia Matzerath si rifugia nella cantina per difendersi dagli attacchi aerei. Quando i russi arrivano a Danzica, fanno irruzione anche nella cantina dei Matzerath. Qui Oskar si rende responsabile ancora una volta della morte di uno dei suoi "due padri": Alfred cerca di nascondere una spilla nazista che ha in bella mostra davanti ai soldati sovietici, prima nella mano, poi cerca d'inghiottirla e rimane dapprima soffocato, poi mitragliato dai nemici.
 
Il giorno dopo, come da promessa, Oskar gli regala il tamburo di latta, ma Kurt lo distrugge e se ne disfa immediatamente, deludendo il padre/fratellastro. Intanto la vita prosegue e Maria diventa sempre più devota, portando anche Oskar in chiesa fino al giorno in cui avviene un miracolo, da Oskar tanto atteso: la statua di gesso raffigurante Gesù bambino gli parla e si mette a suonare il tamburo che Oskar gli aveva messo al collo. Egli però, sprezzante, rompe un dito della statua e interrompe il miracolo. Oskar, ormai ventenne, comincia a frequentare un gruppo di teppistelli nei pressi di una fabbrica. Dopo essere stato la loro vittima, diviene il capobanda della cosiddetta "Banda degli spolveratori", dandosi il nome di Gesù. Il gruppo compie azioni sacrileghe, finché i vandalismi vengono scoperti dalla polizia.
Il giorno del funerale, Oskar prende l'importante decisione di riprendere la propria crescita fisica; quella che è una scelta personale è invece dagli estranei considerata la conseguenza della botta in testa subita da Oskar a causa di una pietra lanciata da suo figlio.
 
La guerra continua e la famiglia Matzerath si rifugia in cantina per difendersi dagli attacchi aerei. Quando i russi arrivano a Danzica, fanno irruzione anche nella cantina dei Matzerath. Qui Oskar provoca la morte di Alfred, che cerca di nascondere la sua spilla nazista ai soldati sovietici: prima tenta d'inghiottirla, rimanendo soffocato, poi è finito dai nemici. Il giorno del funerale, Oskar decide di riprendere la crescita fisica, ma questa scelta personale è considerata dagli altri la conseguenza della botta in testa che Oskar ha ricevuto, a causa di una pietra lanciata da Kurt. Al ritorno dal cimitero trovano un nuovo inquilino nella casa requisita dai vincitori: un vedovo, Fajngold, che aveva lasciato a Maria e Kurt la cantina fornita di due letti, mentre Oskar (ammalatosi per la crescita improvvisa) ha dovuto sistemarsi in un giaciglio in tinello. In maggio Maria rifiuta la proposta di matrimonio di Fajngold e si trasferisce in Renania, dalla sorella Guste, con Oskar e Kurt. Viaggiano in treno. Le condizioni del malato peggiorano e a Luneburg viene ricoverato in ospedale.
==Sintesi da rivedere...==
 
Dopo una lunga degenza, Oskar è cresciuto di molti centimetri e gli spunta la gobba. Dimesso, torna a vivere con la famiglia. Ha molto appetito e pesa sul bilancio domestico, così Maria gli dice che dovrebbe darsi da fare anche lui. Oskar trova lavoro presso un artigiano di pietre sepolcrali e contribuisce alle spese guadagnando più di tutti gli altri membri della famiglia. Dopo la riforma monetaria, perde il lavoro, ma trova impiego come modello per opere d'arte e percepisce un sostanzioso compenso per ogni posa, così da permettersi una stanza in subaffitto, dove ha come coinquilina un'infermiera di nome Dorothea. Oskar prova attrazione verso le donne col camice bianco, tanto più che non vede mai la coinquilina. Quella donna diventa un'ossessione, lui l'aspetta per intere notti, va nella stanza di lei e fruga tra le sue cose. Un giorno legge addirittura la sua posta: una lettera d'amore scrittale da un medico.
 
Un pomeriggio nota un coinquilino che tenta in tutti i modi di attirare la sua attenzione, è Kleep, un trombettista che passa le giornate sdraiato sul letto in ozio totale. Conoscendolo, Oskar ne diviene grande amico e ricomincia a suonare il tamburo. Una sera sente per la prima volta anche Dorothea muoversi verso il bagno comune. Oskar la raggiunge e le parla con voce profonda, quasi tombale. La giovane pensa di essere a contatto con [[Satana]] e si eccita, poi comprende che si tratta di Oskar e si vergogna per come ha reagito.)La notte stessa lascia la casa senza avvisare nessuno.
 
Con Kleep, Oskar (sconsolato per la vicenda dell'infermiera) crea una band che suona nei locali più rinomati (come la "Cantina delle Cipolle"): il tamburino diventa famosissimo, si incidono milioni di dischi e la ricchezza affluisce a dismisura. Per Maria compra un negozio di generi alimentari; le chiede anche di sposarlo, ma lei rifiuta gentilmente. Ma nonostante il denaro e la fama egli non è felice, si sente solo e ogni tanto affitta un cane per passeggiare in campagna. Un giorno l'animale trova un dito anulare di donna con un anello sfavillante. Vittlar, un giovane che ha visto l'accaduto, chiede a Oskar cosa gli ha riportato il cane. Ben presto, i due diventano grandi amici.
Al ritorno dal cimitero trovarono un nuovo inquilino in casa (requisita dai vincitori): era un uomo vedovo, Fajngold, che lasciò a Maria e al figlio la cantina fornita di due letti mentre Oskar (che a causa della sua crescita improvvisa si era ammalato) fu fatto stare su un giaciglio nel tinello. In maggio, dopo che Maria ebbe rifiutato la proposta di matrimonio di Fajngold, tutta la famigliola si trasferì in Renania a casa di Guste, sorella di Maria.
Viaggiarono in treno dove le condizioni del malato peggiorarono ed a Luneburg venne ricoverato in ospedale dove, per questioni di lontananza, non vedeva molto spesso la sua famiglia.
Dopo un lungo periodo di degenza, durante il quale crebbe molti centimetri e gli spuntò la gobba, venne dimesso e tornò a vivere con i propri familiari. Egli aveva molto appetito e pesava molto sul bilancio familiare, cosa che Maria gli rinfacciava spesso, dicendogli che avrebbe dovuto darsi da fare anche lui.
Egli trovò lavoro presso un artigiano di pietre sepolcrali, in questo modo non si sentiva più un peso, contribuiva molto al bilancio familiare guadagnando più di tutti gli altri. Subito dopo la riforma monetaria Oskar perse il lavoro ma trovò impiego come modello per opere d’arte dove percepiva un sostanzioso compenso per ogni posa, così riuscì anche a permettersi una stanza in subaffitto, aveva tra l’altro come coinquilina un’infermiera di nome Dorothea. Egli aveva predisposizione naturale verso le donne “col camice bianco” rafforzata dal fatto che non la vedeva mai, quella donna divenne la sua ossessione, stava nottate intere aspettando un segno della sua presenza, andava nella sua stanza frugava tra le sue cose, un giorno lesse addirittura la sua posta: era una lettera d’amore scrittale da un medico.
Un pomeriggio notò che un coinquilino tentava in tutti i modi di attirare la sua attenzione, gli si avvicinò e cosi conobbe un altro abitante dell’appartamento: Kleep, un trombettista che passava le sue giornate sdraiato sul letto senza nemmeno alzarsi per i bisogni primari, aveva tutto a portata di mano, cucinava per giorni la pasta nella stessa acqua, su un fornellino da campeggio posto di fianco a lui, sotto il letto aveva le bottiglie della birra, che dopo averne bevuto il contenuto usava per orinarci dentro. Conoscendo quello strano personaggio, del quale divenne grande amico, Oskar ricominciò a suonare il tamburo.
Una sera sentì per la prima volta la donna del mistero che si muoveva nel buio dirigendosi verso il bagno comune, egli essendo senza abiti si coprì con un pezzo stuoia di cocco e uscì, quando, sempre nell’oscurità, la raggiunse le parlò con voce profonda, quasi tombale e la giovane dopo aver toccato la stuoia pensò di essere a contatto con Satana e si eccitò, quando però sentita la pelle di Oskar scoprì che era il sua vicino, si vergognò (soprattutto della propria reazione iniziale) e la notte stessa lasciò la casa senza avvisare nessuno.
Kleep e Oskar (triste e sconsolato per la brutta vicenda della infermiera) crearono una band che suonava nei locali più rinomati: suonavano nella “Cantine delle Cipolle”, luogo di ritrovo più rinomato della città; grazie a questa esperienza il tamburino divenne famosissimo, stampò milioni di dischi arricchendosi a dismisura.
Comprò un negozio di generi alimentari per Maria, alla quale chiese di sposarlo, ma lei rifiutò gentilmente.
I suoi compagni musicisti, sentendosi traditi da Oskar che non li aveva resi partecipi del suo successo, ingaggiarono un altro batterista.
Nonostante il denaro e la fama egli non era felice, si sentiva terribilmente solo e per compagnia ogni tanto affittava un cane e passeggiava per la campagna dove un giorno l’animale trovò un dito anulare di donna con un anello sfavillante, ritornando verso casa conobbe un giovane: Vittlar che aveva visto tutto l’accaduto gli chiese cosa gli avesse riportato il cane. Dopo l’iniziale diffidenza i due diventarono grandi amici.
Un giorno, durante una chiacchierata, Vittlar disse all’amico che gli invidiava il successo perché lui era uno sconosciuto; Oskar allora gli suggerì di denunciarlo dell’omicidio dell’infermiera Dorothea, portando come prova il dito anulare. Questa idea fu perfetta: Vittlar divenne famosissimo, ma Oskar fu processato e messo in manicomio; poco tempo dopo però fu trovato il vero colpevole: era la migliore amica dell’infermiera, che innamorata del medico pretendente di Dorothea accecata dalla gelosia la uccise.
A questo punto il futuro del ricco e famoso tamburino è incerto, ha molte possibilità e molti dubbi.
 
Un giorno, durante una chiacchierata, Vittlar dice di invidiare il successo dell'amico, mentre lui è uno sconosciuto; Oskar gli suggerisce di denunciarlo per l'omicidio di Dorothea, portando il dito anulare come prova. L'idea è perfetta: Vittlar diventa famosissimo, ma Oskar viene processato e messo in manicomio; ma poco dopo viene identificato il colpevole, ossia la migliore amica dell'infermiera, che, innamorata non corrisposta del medico pretendente di Dorothea, l'ha uccisa per gelosia.
= La simbologia =
 
== IlOpere tamburoderivate ==
Nel 1979 è stato presentato l'''[[Il tamburo di latta (film)|omonimo film]]'', diretto da [[Volker Schlöndorff]]; con [[David Bennent]] (Oskar Matzerath), [[Angela Winkler]] (Agnes Matzerath), [[Mario Adorf]] (Alfred Matzerath), [[Katharina Thalbach]] (Maria Matzerat)<ref>{{Cita web|url=https://www.rottentomatoes.com/m/the_tin_drum|titolo=The Tin Drum|lingua=en|accesso=25 maggio 2024}}</ref>
Il continuo tambureggiare simboleggia la protesta di Oskar nei confronti del mondo degli adulti così schematico e pieno di regole che lui, oltre a non capire, rifiuta da fin da prima di nascere.
 
Sono stati realizzati vari adattamenti teatrali e radiofonici: nel 2010 Günter Grass ha approvato per la prima volta una versione teatrale de ''Die Blechtrommel''. Nella produzione di Jan Bosse e Armin Petras per la Ruhrtriennale 2010, sette attori interpretavano sia i sette modi di essere di Oscar, sia i personaggi principali del romanzo<ref>{{Cita web|url=https://nachtkritik.de/index.php?option=com_content&view=article&id=4649%3Adie-blechtrommel-jan-bosse-sucht-nach-dem-widerstaendigem-prinzip-oskar-matzerath-in-der-urauffuehrung-von-armin-petras-roman-bearbeitung&catid=259&Itemid=1|titolo=Die Blechtrommel - Jan Bosse sucht nach dem widerständigen Prinzip Oskar Matzeraths in der Uraufführung von Armin Petras' Roman-Bearbeitung|lingua=de|autore=Regine Müller|accesso=26 maggio 2024}}</ref>.
== La spilla ==
Matzerath, presunto padre di Oskar, per non farsi riconoscere dai russi come [[nazionalsocialismo|nazista]], prima cerca di rifilare al figlioletto la spilla a forma di [[svastica]], poi, preso dal panico cerca di ingoiarla, ma dal momento che proprio Oskar l'aveva aperta quando ce l'aveva in mano, si conficca nella gola di Matzerath, e per questo comincia a dimenarsi fino a quando un soldato [[unione sovietica|sovietico]] lo uccide. In questa parte del romanzo appare fin troppo chiara la metafora della [[Germania]] che, con il [[nazismo]] e [[Adolf Hitler|Hitler]] uccide solo sé stessa.
 
== LaEdizioni crescitain italiano ==
*Günter Grass, ''Il tamburo di latta'': romanzo, traduzione di Lia Secci, Milano: Feltrinelli, 1962
Oskar si identifica con la [[Germania]], che in questo periodo, alla fine della [[seconda guerra mondiale]], usciva sconfitta sotto tutti i punti di vista.
*Günter Grass, ''Il tamburo di latta'', Novara: Istituto geografico De Agostini, 1986
La crescita di Oskar può essere interpretata come la presa di coscienza da parte dei tedeschi degli orrori commessi da loro stessi nel seguire [[Adolf Hitler|Hitler]] nella sua totale follia. La crescita, che non a caso avviene durante il funerale di uno dei suoi due presunti padri, un convinto [[nazista]], è qualcosa di molto doloroso per Oskar e continuerà per molto tempo. Una volta terminata la crescita Oskar non è un uomo adulto come tutti gli altri, ma un nano-mostro, completamente sfigurato.
*Günter Grass, ''Il tamburo di latta'': traduzione di Lia Secci e Vittoria Ruberl, Milano: Feltrinelli, 1999
*Günter Grass, ''Il tamburo di latta'': traduzione di Lia Secci, Roma: La Repubblica, 2003
*Günter Grass, ''Il tamburo di latta'': legge: Dal Farra V., Feltre: Centro Internazionale del Libro Parlato Adriano Sernagiotto, 2007
*Günter Grass, ''Il tamburo di latta'': nuova traduzione di Bruna Bianchi, Milano: Feltrinelli, 2009
 
== La gobbaNote ==
<references />
La [[gobba]] che cresce a Oskar dopo la morte del presunto padre Matzerath rappresenta il peso della Storia che la Germania d'ora in poi sarà destinata a portare sulle sue spalle nonché il giudizio che avrà il mondo intero sul popolo tedesco, macchiatosi di un così mostruoso crimine. Una Storia pesante che ha il solo scopo di abbruttire una Germania già provata nel suo più profondo dopo anni di dittatura e di guerra.
In particolare è da notare la parte in cui Oskar diventa un modello per l'Accademia e tutti gli studenti non possono far altro che notare questa sua gigantesca gobba e, al momento di ritrarlo, ingigantiscono quella sua gobba tanto da non starci nemmeno sulle tele.
 
== LeAltri cipolleprogetti ==
{{interprogetto}}
Le cipolle vengono usate dai clienti della Cantina delle Cipolle per riuscire a piangere.
Le lacrime rappresentano la reilaboazione di un passato troppo pesante con cui la [[Germania]] è costretta a fare i conti.
Le cipolle sono la presa di coscienza delle azioni, commesse o comunque sostenute, da tutti i [[tedeschi]]. sono le stesse cipolle che ritroveremo nel suo ultimo romanzo, un'autobiografia, dal titolo ''Beim Häuten der Zwiebel''(sfogliando la cipolla) in cui [[Gunter Grass|Grass]] confessa, dopo più di sessant'anni, di aver fatto parte dell'esercito delle [[SS]] all'età di 16 anni.
 
== LaCollegamenti Cuoca Neraesterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
In una filastrocca tedesca la cuoca nera cera di portare via i bambini che trova.
Alla fine del libro Oskar tenta di scappare da questa cuoca nera, che probabilmente è la paura che provava realmente [[Gunter Grass|Grass]] di non riuscire più a scrivere altri romanzi dopo questo suo capolavoro che era, infatti il primo della sua lunga serie.
 
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