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Bessarione (cardinale): differenze tra le versioni - Wikipedia

Bessarione (cardinale): differenze tra le versioni

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|larghezza = 250px
|didascalia = [[Calcografia]] raffigurante il [[cardinale]] Bessarione, opera di [[Theodor de Bry]].
|stemma = Template-CardinalCoat (Metropolitanof Arms of Cardinal Archbishop)Bessarion.svg
|ruoliricoperti =
* [[Metropolita]] di [[Arcidiocesi di Nicea|Nicea dei Greci]] <small>(1437-1440)</small>
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Mentre prima del [[Concilio di Ferrara]] Bessarione apparteneva al partito bizantino contrario all'unione, durante il Concilio si dimostrò fautore dell'unione della Chiesa romana con quella ortodossa. Su basi filologiche e teologiche Bessarione dimostrò che un passo dibattuto del testo di [[San Basilio]] (figura di spicco della chiesa ortodossa) sosteneva posizioni uguali a quelle della Chiesa di Roma, mentre le copie del testo che non avevano il passo incriminato erano tutte molto recenti. La questione dogmatica principale che divideva le due Chiese era quella detta del ''[[Filioque]]'', riguardante il rapporto all'interno della Trinità tra il Figlio, il Padre e lo Spirito Santo: significativo, a questo proposito, è il dibattito che, durante il Concilio, avvenne tra il Bessarione e [[Luigi Pirano|Ludovico da Pirano]], presente in quanto Vescovo di [[Forlì]]. Ma le ragioni che dividevano le due chiese erano più profonde. Le ragioni ecclesiologiche e storico-politiche erano tanto complesse da sembrare più difficilmente superabili rispetto a quelle dogmatiche.
 
Questa ostilità dei Bizantini nei confronti dei cristiani latini era iniziata nel 1054, con la scomunica reciproca, ma si era ulteriormente approfondita dopo la [[quarta crociata]] del [[1204]], che anziché puntare contro i Turchi per riconquistare Gerusalemme, aveva distrutto l'[[Impero bizantino]] con la conquista e il saccheggio[[Assedio di Costantinopoli (1204)|sacco di Costantinopoli]] e la divisione dei territori bizantini tra le potenze che avevano preso parte alla "crociata", soprattutto i [[Repubblica di Venezia|veneziani]]. Il 6 luglio [[1439]] comunque, per volontà esplicita dell'imperatore di raggiungere un compromesso, fu letto, alla presenza del [[papa Eugenio IV]] e dell'imperatore stesso, dal [[Giuliano Cesarini (1398-1444)|cardinal Cesarini]] in [[lingua latina|latino]] e da Bessarione in [[lingua greca|greco]] il decreto di unione delle Chiese.
 
=== Il difficile ritorno a Costantinopoli ===
Poco dopo la missione italiana Bessarione tornò a Costantinopoli, dove lui e gli altri fautori dell'unione trovarono un clima ostile tra la popolazione e il clero, in particolare i monaci, mentre una parte di quelli che avevano firmato il decreto dell'unione ora l'abbandonavano. Dato questo clima e la nomina a cardinale ad opera di papa Eugenio IV il 18 dicembre [[1439]], con il [[Santi XII Apostoli (titolo cardinalizio)|Titolo dei Santi XII Apostoli]], comunicatagli mentre si trovava a Costantinopoli, Bessarione si recò nuovamente in [[Italia]] nel [[1440]], dalla quale non tornò mai più nell'[[Impero bizantino]].
[[File:TreviChiostri -del palazzo dei ss. apostoli, monumento al Apostolicardinale -bessarione tomba(m. Bessarione1472) 112072301.JPG|thumb|Monumento funebre a Bessarione nella [[Basilica dei Santi XII Apostoli|Basilica dei Santi Apostoli]] a [[Roma]].]]
 
=== L'impegno per la conservazione della cultura greca classica ===
Nel 1442, per volontà di papa Eugenio IV, il [[Chiesa di San Giovanni Evangelista (Ravenna)|monastero benedettino di San Giovanni]] Evangelista a Ravenna venne concesso in commenda al cardinal Bessarione. Fu vescovo della [[diocesi di Mazara del Vallo]] dal 1449 al 1458 senza peraltro mai insediarsi. Egli ne fu commendatario fino al 1459. Dopo un soggiorno a [[Firenze]] si recò con la corte pontificia a [[Roma]]. Nel [[1449]] cambiò il suo titolo cardinalizio con la [[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|Sede suburbicaria di Sabina]], pur mantenendo la commenda del Titolo dei Santi XII Apostoli. Subito dopo optò per la [[Sede suburbicaria di Frascati]], che tenne fino al [[1468]], quando tornò a quella di Sabina, che tenne poi fino alla morte.
 
Caduta Costantinopoli nel [[1453]], si dedicò a soccorrere i dotti [[bizantini]] fuggiti dagli [[Impero ottomano|Ottomani]]. Tra il [[1456]] ed il [[1465]] fu [[Archimandritato del Santissimo Salvatore|Archimandrita di Messina]] e Barone della ''Terra di [[Savoca]]''. Nel [[1462]] fu nominato primo [[abate commendatario]] dell'[[Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata|Abbazia Greca di Grottaferrata]]. Volendo salvare l'immenso patrimonio della cultura bizantina, raccolse numerose opere che altrimenti non sarebbero mai pervenute in Occidente, costituendo una ricca biblioteca, articolata su due ''[[Scriptorium|scriptoria]]'', mentre era ancora in vita. Tra le altre, salvò numerose opere contenute nella ricchissima biblioteca del [[Monastero di San Nicola di Casole]], presso [[Otranto]], che finì poi distrutta (ad opera degli Ottomani) nel corso della [[Battaglia di Otranto]] del [[1480]].
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=== La missione diplomatica in Francia e la morte ===
Nel [[1472]], nonostante la sua età e il cattivo stato di salute, venne inviato dal [[papa Sisto IV]] presso [[Luigi XI di Francia]] a perorare la causa di una crociata per la liberazione di Costantinopoli. Nel viaggio di ritorno, a causa dei disagi, le sue condizioni peggiorarono e morì a Ravenna, nella casa di Antonio Dandolo, suo amico veneziano e podestà del luogo.<ref>Secondo alcuni fu avvelenato su istigazione dei cardinali francesi suoi avversari. Vedi S.G. Mercati, ''Per la cronologia della vita e degli scritti di Niccolò Perotti'', Roma 1925, rist. 1973</ref>
 
Fu durante il viaggio di andata per la missione verso la Francia che il cardinale Bessarione, giungendo a [[Gubbio]], vi fece sosta e il giorno successivo a questa, «lunedì 28 aprile 1472 (...) tenne a battesimo e cresimò [[Guidobaldo da Montefeltro|Guidobaldo ]]».<ref>{{cita pubblicazione |nome= [[Anna Buoninsegni]]|titolo=Rotary Club e Archivio di Stato per il recupero della ''Pergamena Bessarione |rivista=Cronaca Eugubina |città= Gubbio |volume= anno IX |numero=27 |mese=gennaio | url= https://www.cronacaeugubina.it/2023/01/28/rotary-club-gubbio-e-archivio-di-stato-insieme-per-il-recupero-della-pergamena-bessarione-del-400/|lingua=it |accesso= 3 febbraio 2023}}</ref>
Datata il 28 aprile 1472, sempre a Gubbio, ci resta la ''Pergamena Bessarione'', restituita al pubblico dopo il recupero annunciato e archiviato dal [[Ministero della cultura]].<ref>{{cita web |titolo= Gubbio (PG) - Il recupero della pergamena del Cardinale Bessarione|url=https://archivi.cultura.gov.it/archivio-notizie/notizia?tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Bnews%5D=386&cHash=f7f1c18f7aa1b1c396b6a804a7e13164 |lingua=it |accesso=3 febbraio 2023}}</ref>
 
La sua salma, traslata in Roma il 3 dicembre dello stesso anno, fu inumata nella [[Basilica dei Santi XII Apostoli#Descrizione|Cappella di Bessarione]] della [[Basilica dei Santi XII Apostoli]].
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== Filologo umanista ==
Di Bessarione è celebre l'opuscolo in cui, sulla base del testo greco originale (''eàn'') e di antichi autori della chiesa latina e greca, corregge il testo di {{passo biblico2biblico|Giovanni|21,22}} da ''sic'' in ''si'', rendendolo molto più consono al contesto.<ref>In un'epoca in cui il testo della Vulgata era quasi sacro, suscitò scalpore tra i contemporanei, mostrando la vicinanza delle sue idee a quelle di [[Lorenzo Valla|Valla]] - che lo definì assai appropriatamente ''Latinorum Graecissimus, Graecorum Latinissimus'' - del [[Poliziano]] e a quelle di altri campioni del [[Rinascimento]].</ref>
 
== Filosofo neoplatonico ==
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* {{Cita libro|titolo=Acta ad munus literarium D. Bessarionis cardinalis Nicaeni, episcopi Tusculani et patriarchae Constantinopolitani, in Serenissimam rempublicam Venetam collatum spectantia|data=31 maggio 1468|città=''ex balneis Viterbiensibus''}}
** Testo originale: {{cita web|url=http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/viewItemMag.jsp?id=oai%3A193.206.197.121%3A18%3AVE0049%3ACSTOR.244.13997|titolo=Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Lat. XIV, 14 (=4235)|posizione=ff. 1r-4r}}
** Trascrizione (digitalizzata nell'ambito del progetto ''Thecae. Inventaires mauristes'' dell'[[Università di Caen]]): {{cita libro|url=https://www.unicaen.fr/services/puc/sources/maur/doc/BBMN_Giovanni_Bessarione_1738.xml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191204172530/https://www.unicaen.fr/services/puc/sources/maur/doc/BBMN_Giovanni_Bessarione_1738.xml|urlmorto=sì|capitolo=BIBLIOTHECA SANCTI MARCI VENETIIS.|curatore-capitolo=Frédéric Duplessis|titolo=Bibliotheca bibliothecarum manuscriptorum nova|anno=1738}}
** Trascrizione (con alcune differenze rispetto alla precedente): {{cita libro|titolo=Operette di Iacopo Morelli bibliotecario di S. Marco ora insieme raccolte con opuscoli di antichi scrittori|città=Venezia|editore=dalla tipografia di Alvisopoli|anno=1820|volume=I|pp=16-19|url=https://archive.org/details/bub_gb_DHwep9JzcqoC/page/n155}}
* {{Cita libro|titolo=La Metafisica di Aristotele, tradotta in latino dal cardinale Bessarione, e recata in italiano, con note a compendio del commento di san Tommaso d'Aquino, dal Sac. dott. Giacomo Dal Sasso|città=Padova|editore=Tipografia del Seminario|anno=1944}}
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== Bibliografia ==
* Archimandrita Vissarion Kouotsis, ''La Triadologia nella Tradizione Orientale e in Bessarione di Nicea'', Edizioni Kalos Typos, Atene 2020.
* Alberto Bardi, Islamic Astronomy in Fifteenth-Century Christian Environments: Cardinal Bessarion and His Library, ''Journal of Islamic Studies'', Volume 30, Issue 3, September 2019, Pages 338–366, https://doi.org/10.1093/jis/etz013
* Concetta Bianca, ''Da Bisanzio a Roma. Studi sul cardinale Bessarione'', Roma nel Rinascimento, Roma 1999.
* Dessì P. (a cura di), I codici liturgici e liturgico-musicali al tempo del commendatario Bessarione, in San Giovanni Evangelista in mostra, patrimonioculturale.unibo.it/sge, 2014
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|carica = [[Santi XII Apostoli (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli]]
|immagine = CardinalCoA PioM.svg
|periodo = 8 gennaio [[1440]] – 5 marzo [[1449]]<br /><small>Titolo presbiterale ''[[in commendam]]'' dal 5 marzo [[1449]] al 18 novembre [[1472]]</small>
|precedente = [[Antipapa Alessandro V|Pietro Filargo]], [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]]
|successivo = [[Clemente Grosso della Rovere]], [[Ordine dei frati minori conventuali|O.F.M.Conv.]]
Line 174 ⟶ 179:
|periodo = 5 maggio [[1447]] – 28 marzo [[1449]]
|precedente = [[Angelo Capranica]]<br /><small>([[arcivescovo metropolita]])</small>
|successivo = [[Giovanni Burgio (arcivescovo)|Giovanni Burgio]]<br /><small>([[arcivescovo metropolita]])</small>
}}
{{Box successione
Line 193 ⟶ 198:
|periodo = 28 marzo [[1449]] – 26 luglio [[1458]]
|precedente = [[Giovanni De Rosa]]<br /><small>([[vescovo]])</small>
|successivo = [[Giovanni Burgio (arcivescovo)|Giovanni Burgio]]<br /><small>([[vescovo]])</small>
}}
{{Box successione
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|tipologia = ecclesiastico
|carica = [[Abbazia di Summaga|Abate commendatario di Santa Maria Maggiore di Summaga]]
|immagine = PrepozytTemplate-Abbot - Provost.pngsvg
|periodo = 1º gennaio [[1455]] – 18 novembre [[1472]]
|precedente = [[Pietro Foscari (cardinale)|Pietro Foscari]]