Mirmidoni: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonima tragedia perduta di [[Eschilo]]|[[Mirmidoni (Eschilo)]]}}
{{S|mitologia greca}}
I '''
Erano un antico popolo della [[Tessaglia]] [[Ftia|Ftiotide]] del quale era re [[Peleo]] e che suo figlio [[Achille]] condusse con sé, in gran numero, alla [[guerra di Troia]].
Secondo una tradizione, il popolo traeva il nome dal proprio re Mirmidone, figlio di [[Zeus]] e di [[Eurimedusa]], che il dio aveva sedotto assumendo l'aspetto di una formica. Una leggenda posteriore narrava invece che i Mirmidoni discendessero dalle formiche, trasformate in uomini da Zeus per preghiera di [[Eaco]], per ripopolare l'[[Egina (isola)|isola di Egina]] devastata da una pestilenza, e che avevano poi seguito Peleo, figlio di Eaco, esule a [[Ftia]].
== La leggenda ==
La leggenda narra che [[Eaco]], figlio della [[Ninfa (mitologia)|ninfa]] [[Egina (mitologia)|Egina]] e del dio Zeus, re dell'[[isola di Egina]] (il cui nome derivava da quello della già citata ninfa) che si trovava nel [[Golfo Saronico]], perse moltissimi sudditi a causa di una pestilenza inviata dalla dea [[Era (mitologia)|Era]] per vendicarsi del tradimento del coniuge. La pestilenza colpì l'acqua presente sull'isola, i cui abitanti, bevendola, misero fine alla loro vita. Appellandosi alla grazia di Zeus, Eaco ottenne inizialmente una pioggia torrenziale che purificò l'acqua contaminata, poi che le formiche si trasformassero in una moltitudine di uomini. Ecco l'origine del nome di questo popolo, che significa "formiconi".
==Nelle opere di Omero==
I Mirmidoni sono citati anche da [[Omero]] nell'[[Iliade]], durante la [[guerra di Troia]], dove viene dipinta la loro obbedienza assoluta agli ordini di [[Achille]],
== Voci correlate ==
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