Bulino: differenze tra le versioni
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== Cenni storici ==
Al di là dei generici manufatti litici più o meno appuntiti, diffusi a partire dal [[Paleolitico]] superiore per incidere e che si ottenevano asportando lamelle da una scheggia di [[Roccia|pietra]], le prime manifestazioni artistiche incisorie propriamente dette risalgono ad un periodo prossimo ai primi del [[XV secolo|Quattrocento]] nelle botteghe degli [[Orafo|orafi]] [[Fiandre|fiammingo]]-[[Renania|renani]], visto che è noto un documento di copia a penna di una ''Passione'' eseguita col bulino nel [[1441]]. Tra gli autori delle stampe a bulino [[Paesi Bassi|olandesi]] si distinsero il cosiddetto Maestro del Calvario ed il Maestro della Morte di Maria, autore di una ''Scena di battaglia'', mentre [[francesi]] furono il Maestro di Balaam ed il Maestro del Giardino d'Amore ed infine una terza corrente fondamentale fu quella [[Germania|germanica]] che
In [[Italia]] la prima incisione a bulino risale al [[1461]] e tra i primi artisti del bulino si annoverarono il [[Antonio del Pollaiolo|Pollaiolo]] e il [[Mantegna]], del quale si conoscono ben sette tavole, tra cui una ''Madonna'' e due ''Baccanali'' considerate tra le più alte espressioni del [[Rinascimento]]. Ad [[Albrecht Dürer]] spettò il compito di esprimere al meglio le possibilità offerte da questa tecnica, compiendo una sintesi delle tendenze nordiche e italiche.
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