J. Robert Oppenheimer: differenze tra le versioni
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Il padre, Julius S. Oppenheimer, era un ebreo tedesco emigrato negli Stati Uniti da [[Hanau]] nel 1888 e divenuto in seguito un ricco importatore tessile, mentre la madre, Ella Friedman, era una statunitense di origine tedesche ed ebraiche, esperta d'arte, istruita a Parigi e con un atelier a New York. Oppenheimer ebbe un fratello, [[Frank Oppenheimer]] (1912-1985), anch'egli fisico. Frequentò la scuola "New York Society for Ethical Culture" e al terzo anno iniziò a studiare privatamente con un docente di chimica.
Nel 1922 iniziò gli studi (MSc.)
[[File:Groves Oppenheimer.jpg|thumb|upright=0.7|Oppenheimer (a destra) con il generale [[Leslie Groves]], capo militare del Progetto Manhattan]]
Nel 1926 decise di continuare gli studi
Il 1928 fu l'anno della scoperta dell'effetto tunnel, che fu resa nota nel mese di marzo con un articolo di Oppenheimer per conto dei ''Proceedings of the National Academy of Sciences'', in cui spiegò come anche un debole [[campo elettrico]] fosse in grado di liberare gli [[Elettrone|elettroni]] dal nucleo originario. L'effetto tunnel è alla base del funzionamento di non pochi dispositivi elettronici quali [[giunzione Josephson|giunzioni Josephson]] (1963), [[SQUID]] (1964), memorie non volatili allo stato solido quali [[EPROM]], [[EEPROM]], [[memoria flash|memorie flash]], ma anche i dispositivi a punti quantici quali i [[transistor a singolo elettrone]] (Single Electron Transistor, SET). Un'altra importante applicazione di tale effetto è il [[Microscopio a effetto tunnel|microscopio a scansione a effetto tunnel]] (STM), inventato e realizzato per la prima volta presso il laboratorio [[IBM]] di [[Zurigo]] da [[Gerd Binnig]] e [[Heinrich Rohrer]] (1981).
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Nei primi sei mesi del 1929, assieme a [[Wolfgang Pauli]], si fermò a Zurigo prima di vagliare le offerte arrivate dall'America. La questione dibattuta, in quel frangente, era ''La teoria quantistica dell'elettrone'' di [[Paul Dirac]], che oltre a suscitare consensi scatenò qualche critica per le contraddittorietà dello stato degli elettroni. Oppenheimer partecipò al dibattito e formulò le sue osservazioni alle teoria di Dirac e in questa occasione sfiorò la scoperta dei [[positroni]], indicando che le [[Lacuna (fisica)|lacune]] positive non potevano certo essere [[protoni]] bensì particelle aventi una massa uguale a quella dell'elettrone.<ref name="RobOpp"/>
Ritornato in patria nel 1929, divise i suoi impegni fra l'[[Università della California, Berkeley|Università di Berkeley]] e il [[California Institute of Technology|CalTech]], distinguendosi sia come ricercatore
Oppenheimer si circondò dei migliori fisici nucleari del mondo, costituendo il gruppo di ricerca più importante che sia mai esistito nella storia della scienza. A differenza di molti suoi colleghi, fu sempre consapevole della propria parte di responsabilità per il [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|lancio dell'atomica su Hiroshima e Nagasaki]]: "''I fisici hanno conosciuto il peccato''", fu il suo sconsolato commento dopo l'esplosione della bomba di [[Hiroshima]]. Appena venti giorni prima, durante il [[Trinity (test nucleare)|Trinity test]], aveva pronunciato un'altra terribile frase, ripresa dal [[Bhagavadgītā]]: "''Sono diventato Morte, il distruttore di mondi''".[[File:Edwardteller.jpg|thumb|upright=0.5|[[Edward Teller]]]]Il suo dramma si manifestò nel dopoguerra quando, come presidente del comitato consultivo della commissione per l'[[Energia nucleare|energia atomica]], si oppose alla costruzione della bomba all'idrogeno, ritenendo che un'arma di tale potenza non avrebbe risolto i problemi strategici degli USA ma piuttosto ne avrebbe abbassato il livello etico; sosteneva piuttosto l'utilità della realizzazione di armi nucleari tattiche.<ref>Hallgarten, ''Storia della corsa agli armamenti'' Roma, Editori Riuniti, 1972</ref>
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