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Guerra del Donbass: differenze tra le versioni - Wikipedia

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{{F|guerra|arg2=Ucraina|dicembre 2015|commento=Alcunealcune informazioni sono con citazioni che indicano le fonti, molte altre no.}}
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|Tipo = Crisi
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La '''guerra dell'Ucraina orientale''' o '''guerra del Donbass''', inizialmente indicata come '''rivolta''' (o '''crisi''') '''dell'Ucraina orientale''', è un conflitto in corso che ha avuto inizio il 6 aprile 2014, quando alcuni manifestanti armati, secondo le testimonianze, si sono impadroniti di alcuni palazzi governativi dell'Ucraina orientale, ossia nelle [[Oblast' di Donec'k|regioni di Donec'k]], [[Oblast' di Luhans'k|Luhans'k]] e [[Oblast' di Charkiv|Charkiv]].<ref>{{Cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-europe-27008054|titolo=BBC News – As it happened East Ukraine crisis|editore=[[BBC News]]|data=15 aprile 2014}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.reuters.com/article/2014/04/14/ukraine-crisis-idUSL6N0N614A20140414|titolo=WRAPUP 8-Separatists tighten grip on east Ukraine, EU agrees more sanctions on Moscow|editore=[[Reuters]]|data=14 aprile 2014|pubblicazione=|accesso=1º maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924195817/http://www.reuters.com/article/2014/04/14/ukraine-crisis-idUSL6N0N614A20140414|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2014/apr/14/ukraine-deadline-withdraw-cities-approaches|titolo=Ukraine crisis: Pro-Russia forces lay siege to official buildings in east – live|editore=[[The Guardian]] |data=14 aprile 2014}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://rt.com/news/ukraine-donetsk-protest-russia-733|titolo=Pro-Russian protesters seize govt buildings in Ukraine's Donetsk, Lugansk and Kharkov|data=6 aprile 2014|editore=[[Russia Today]]}}</ref>
 
I separatisti chiesero un [[Referendum per l'indipendenza del Donbass del 2014|referendum riguardo allo status delle loro regioni]] all'interno dell'Ucraina<ref>{{Cita news|url=https://news.yahoo.com/ukraine-launches-anti-terrorist-operation-slavyansk-062614008.html|titolo=Crisis-hit Ukraine eyes national status referendum|editore=[[Yahoo! News]]|data=14 aprile 2014}}</ref> i qualiche si tennerotenne l'11 maggio 2014.<ref>{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2014/apr/08/donetsk-pro-russian-activists-referendum-ukraine|titolo=Donetsk's pro-Russian activists prepare referendum for 'new republic'|editore=The Guardian|data=8 aprile 2014}}</ref> Intanto, dal 6 aprile, sono state due le repubbliche che si sono proclamate indipendenti: la [[Repubblica Popolare di Doneck]] e la [[Repubblica Popolare di Lugansk]].
 
Tra il 22 e il 25 agosto, l'artiglieria russa, il suo personale e un convoglio umanitario sono stati segnalati da ufficiali della [[NATO]] per aver attraversato il confine incon il territorio ucraino, senza il permesso del governo locale.<ref>{{cita web |url=https://www.nytimes.com/2014/08/23/world/europe/russia-moves-artillery-units-into-ukraine-nato-says.html?_r=1 |titolo=Russia Moves Artillery Units Into Ukraine, NATO Says |sito=nytimes.com |accesso=8 novembre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006122452/http://www.nytimes.com/2014/08/23/world/europe/russia-moves-artillery-units-into-ukraine-nato-says.html?_r=1 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://time.com/3160900/nato-russia-artillery-ukraine/ |titolo=Russian Artillery Units Are Firing at Ukrainian Soldiers, NATO Says |sito=time.com |accesso=8 novembre 2014}}</ref> Sconfinamenti si sono verificati sia in zone sotto il controllo delle forze filo-russe sia nelle aree che non erano sotto il loro controllo, come ad esempio la parte sud-orientale dell'[[Oblast' di Donec'k]], nei pressi di [[Novoazovs'k]].
 
Questi eventi hanno seguito il bombardamento sulle posizioni ucraine dal lato russo del confine riportato nel corso del mese precedente. Il capo del [[Servizio di sicurezza dell'Ucraina]] (SBU) Valentyn Nalyvajčenko ha detto che gli eventi del 22 agosto sono stati un'[[Guerra russo-ucraina|invasione diretta da parte della Russia in Ucraina]] e funzionari occidentali ede ucraini hanno descritto questi eventi come un'"invasione furtiva" dell'Ucraina da parte della Russia.
 
== Antefatti ==
=== Oblast' di Donec'k ===
[[File:2014-03-09. Протесты в Донецке 022.jpg|thumb|sinistra|Manifestanti pro-russi a [[Donec'k]], 8 marzo 2014]]
I tentativi di catturare la sede dell'Amministrazione statale Regionale (RSA) dell'[[Oblast' di Donec'k]] sono iniziati dalle proteste pro-russe scoppiate nelle regioni sud-orientali dell'Ucraina, sulla scia dell'''[[Euromaidan]]''. Manifestanti pro-russi occuparono la RSA di Donec'k tra il 1º ede il 6 marzo 2014, prima di essere arrestati dall'SBU. Il 6 aprile, 1.000-2.000 persone si sono riunite in una manifestazione a Donec'k per chiedere uno stato diun referendum simile a quello svoltosi in Crimea a marzo. I manifestanti presero d'assalto l'edificio RSA, arrivando a controllare i primi due piani. Dissero che se una sessione legislativa straordinaria non fosse stata tenuta dai funzionari regionali per implementareindire un referendum di stato, avrebbero preso il controllo del governo regionale con un "mandato popolare", e licenziato tutti i consiglieri regionali e tutti i membri del parlamento eletti. Poiché queste richieste non furono soddisfatte, gli attivisti tennero una riunione nel palazzo RSA, e votarono a favore dell'indipendenza dall'Ucraina. Proclamarono la [[Repubblica Popolare di Doneck]] (DPR).<ref>{{Cita web|url = http://www.geopolitica.info/balance-of-power-and-strategic-interests-in-the-ukraine-crisis/|titolo = Balance of power and strategic interests in the Ukraine crisis - GEOPOLITICA.info|accesso = 1º maggio 2015}}</ref>
 
=== Oblast' di Luhans'k ===
I disordini nell'[[Oblast' di Luhans'k]] incominciarono il 6 aprile 2014, quando circa 1.000 attivisti sequestrarono ede occuparono la sede del Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SBU) nella città di Luhans'k, a cui seguirono occupazioni simili nelle città di Donec'k e Charkiv. I manifestanti si asserragliarono nell'edificio e chiesero che tutti i leader separatisti arrestati venissero rilasciati. La polizia fu in grado di riprendere il controllo dell'edificio, ma i manifestanti si incontrarono nuovamente per un'"assemblea del popolo" all'esterno dell'edificio e invocarono un 'governo del popolo', chiedendo o la federalizzazione o l'incorporazione nella Federazione russa. In questa assemblea, Valerij Bolotov venne eletto nella posizione di "Governatore del Popolo". Due "referendum" furono annunciati, uno l'11 maggio per stabilire se la regione avrebbe dovuto cercare qualche forma di autonomia, e un secondo previsto per il 18 maggio per determinare se la regione dovesse unirsi alla Federazione russa o dichiarare l'indipendenza.
 
La [[Repubblica Popolare di Lugansk]] (LPR) fu proclamata il 27 aprile 2014. I rappresentanti della Repubblica chiesero che il governo ucraino prevedesse l'amnistia per tutti i manifestanti, sancirono il russo come lingua ufficiale e tennero un referendum sullo status della regione. Pubblicarono un ultimatum che dichiarò che se Kiev non avesse soddisfatto le loro richieste entro le ore 14:00 del 29 aprile, avrebbero lanciato una rivolta in tandem con quella delledella Repubblica popolare di Doneck.
 
== Storia ==
[[File:East_Ukraine_conflict_dynamics.gif|thumb|Evoluzione della situazione militare in Ucraina orientale, tra il 1º luglio e il 12 settembre 2014, dopo la tregua firmata a Minsk: rosa - territorio tenuto dai separatisti|329x329px]]
Dopo aver acquisito il controllo dell'RSA di Donec'k e aver proclamato la Repubblica popolare, i gruppi filo-russi promisero di eliminare e prendere il controllo delle infrastrutture strategiche in tutta l'Oblast' di Donec'k, chiedendo che se i funzionari pubblici avessero voluto continuare il loro lavoro giurasseroavrebbero dovuto giurare fedeltà alla Repubblica. Entro il 14 aprile i separatisti filo-russi avevano preso il controllo degli edifici governativi in molte altre città all'interno dell'oblast', tra cui Mariupol', Horlivka, Slov"jans'k, Kramators'k, Jenakijeve, Makiïvka, Družkivka e Ždanivka.
 
=== Primo stallo ===
 
In risposta all'ampliamento dei disordini, il presidente ucraino in carica, [[Oleksandr Turčynov]], promise di lanciare una grande operazione "anti-terrorismo" contro i movimenti separatisti nell'Oblast' di Donec'k. Il ministro degli Internidell'interno, [[Arsen Avakov]], il 9 aprile disse che i disordini nella regione di Donec'k si sarebbero risolti entro 48 ore, o attraverso negoziati o con l'uso della forza. Il presidente Turčynov firmò un decreto per riprendere la costruzione dell'RSA di Donec'k, mettendolo "sotto la protezione dello Stato" e offrì l'amnistia ai manifestanti se avessero deposto le armi.
 
==== 9 aprile 2014 ====
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=== Espansione del controllo territoriale ===
Militanti separatisti non contrassegnati sequestrarono l'ufficio del Ministero dell'Internointerno a Donec'k il 12 aprile, senza resistenza. In seguito a negoziati tra i militanti e le persone nel palazzo, il capo dell'ufficio venne dimesso dal suo incarico. Gli agenti della forza di polizia speciale Berkut, che era stata sciolta dal governo dopo la rivoluzione di febbraio, presero parte al sequestro dalla parte dei separatisti. A seguito di tale sequestro, i militanti avrebbero cominciato ada espandere il loro controllo attraverso Donec'k. L'edificio comunale dell'amministrazione della città di Donec'k fu preso d'assalto e occupato dai ribelli il 16 aprile. Ulteriori azioni di separatisti portarono alla cattura degli uffici della rete televisiva di statoStato regionale il 27 aprile. Dopo aver catturato il centro di trasmissione, i militanti cominciarono a trasmettere i canali televisivi russi. Il 4 maggio, la bandiera della Repubblica Popolare di Doneck è stata sollevata sopra il quartier generale della polizia nella città di Donec'k.
 
==== Slov"jans'k ====
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Gli attivisti della Repubblica Popolare di Doneck presero il controllo del palazzo dell'amministrazione comunale a [[Mariupol']] il 13 aprile. Il governo ucraino ha affermato di avere "liberato" l'edificio il 24 aprile, ma questo è stato negato dalla gente del posto intervistati dalla BBC vicino all'edificio.
 
Gli scontri tra le forze governative e i gruppi filo-russi s'intensificarono ai primi di maggio, quando l'edificio dell'amministrazione comunale fu brevemente riconquistato dalla [[Guardia nazionale dell'Ucraina]]. Le forze filo-russe presero rapidamente l'edificio. I militanti poi lanciarono un attacco contro una stazione della polizia locale, portando il governo ucraino ada inviare forze militari. Le schermaglie tra i soldati e i manifestanti locali causarono l'incendio dell'edificio dell'amministrazione comunale. Le forze governative, però, non ebbero successo nel costringere alla fuga i pro-russi, e infiammarono solo ulteriormente le tensioni a Mariupol'.
 
Il 9 maggio 2017, a Mariupol', durante le celebrazioni della [[Giornata della vittoria (Paesi dell'Europa orientale)|Giornata della Vittoria]], scontri tra polizia ucraina e gruppi filo-russi provocarono la morte di 20 manifestanti e un poliziotto.<ref>[http://www.lastampa.it/2014/05/09/multimedia/esteri/scontri-fiamme-e-morti-mariupol-diventa-un-inferno-Bu3D5EJtTSEH1aeO6pS8cI/pagina.html ''Scontri, fiamme e morti: Mariupol diventa un inferno'']. La Stamoa. Esteri. 9 maggio 2017.</ref>
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Lo stesso giorno, i funzionari del governo ucraino dissero che le forze armate avevano lo scopo di riprendere la città di Slov"jans'k, ma che un aumento del rischio d'"invasione russa" aveva interrotto queste operazioni. Le forze russe erano state mobilitate in un raggio di 10 chilometri (6 e 1/4 di miglia) dal confine ucraino. I funzionari dissero che sette soldati erano stati uccisi durante le operazioni della giornata. Il presidente Turčynov rilasciò una dichiarazione nel corso della giornata, e disse che l'operazione "anti-terrorismo" sarebbe stata ripresa, citando la continua crisi degli ostaggi a Slov"jans'k come una ragione. Entro il 6 maggio, quattordici soldati ucraini erano morti e sessantacinque erano stati feriti nei combattimenti.
[[File:2014-05-11. Референдум в Донецке 019.jpg|thumb|Il contestato referendum sullo status dell'Oblast' di Donec'k si tenne l'11 maggio.]]
 
La mattina presto del 7 maggio, la [[Guardia nazionale dell'Ucraina]] riprese l'amministrazione della città di Mariupol', dopo pesanti combattimenti con i ribelli durante la notte. I manifestanti anti-governativi dissero che le forze governative avevano usato "gas tossici" durante l'operazione, con conseguenti lesioni, quando i manifestanti avevano cercato di rioccupare l'edificio dopo che la Guardia nazionale si era ritirata. Entro il 7 maggio, la bandiera della DPR veniva ancora una volta sventolata sopra l'edificio.
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Venne riferito il 12 maggio che, dopo il referendum sulle autonomie locali, il capo della Milizia Popolare del Donbass [[Igor' Girkin]] si è dichiarato "Comandante Supremo" della Repubblica Popolare di Doneck. Nel suo decreto, chiese che tutti i militari di stanza nella regione prestassero giuramento di fedeltà a lui entro 48 ore, e disse che tutti i restanti militari ucraini nella regione sarebbero stati "distrutti sul posto." Fece poi una petizione alla Federazione russa per il sostegno militare per proteggersi contro "la minaccia di un intervento da parte della NATO" e dal "genocidio". [[Pavel Gubarev]], presidente della Repubblica Popolare di Doneck, istituì la legge marziale il 15 maggio e promise l'"annientamento totale" delle forze ucraine se non fossero state ritirate dal Donbass entro le 21:00. Allo stesso modo, il presidente della Repubblica Popolare di Lugansk, Valerij Bolotov, proclamò la legge marziale il 22 maggio.
 
Il magnate dell'acciaio con sede a Donec'k Rinat Achmetov invitò i suoi 300.000 dipendenti all'interno della regione di Donec'k ada una "manifestazione contro i separatisti" il 20 maggio. Sirene suonavano a mezzogiorno presso i suoi stabilimenti per segnalare l'inizio del raduno. La cosiddetta "Marcia della Pace" si tenne nella Donbass Arena della città di Donec'k, accompagnati da auto che suonarono il clacson a mezzogiorno. BBC News e Ukraïns'ka pravda riferirono che alcuni veicoli furono attaccati da separatisti, e che uomini armati avevano avvertito gli uffici di diversi servizi taxi della città a non prendere parte alla manifestazione. In risposta al rifiuto di Achmetov di pagare le tasse alla Repubblica Popolare di Doneck, il 20 maggio il presidente del Consiglio di Stato della DPR, Denis Pušilin, annunciò che la Repubblica avrebbe tentato di nazionalizzare le attività di Achmetov. Il 25 maggio, tra i 2.000 e i 5.000 manifestanti marciarono alla villa di Achmetov nella città di Donec'k, e chiesero la nazionalizzazione delle proprietà di Achmetov, cantando "Achmetov è un nemico del popolo!".
 
Diciotto soldati furono uccisi nel corso di un attacco da parte dei separatisti a un checkpoint dell'esercito nei pressi della città di [[Volnovacha]], il 22 maggio. Tre corazzati da trasporto truppa e diversi camion furono distrutti durante l'attacco e uno degli insorti venne ucciso durante il raid. Lo stesso giorno, un convoglio composto da un centinaio di soldati tentò di attraversare un ponte a Rubižne, nei pressi di Luhans'k, e avanzare nel territorio tenuto dagli insorti. Essi furono attaccati da un gruppo tra 300 e 500 insorti. Dopo il combattimento, che durò per tutta la giornata, i soldati furono costretti a ritirarsi. Tra due e quattordici soldati, e sette e venti ribelli furono uccisi durante i combattimenti. Tre veicoli da combattimento di fanteria dell'esercito e un autocarro vennero distrutti, e altri tre veicoli blindati catturati dagli insorti. Il ministero degli Interni dichiarò che alcuni insorti avevano tentato di entrare nell'Oblast' di Luhans'k dalla Russia, ma erano stati respinto dalle guardie di frontiera.
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==== Battaglia dell'aeroporto e combattimenti a Luhans'k ====
 
La mattina del 26 maggio, 200 insorti filo-russi, compresi i membri del battaglione Vostok, catturarono il terminal principale dell'[[aeroporto di Donec'k]], eressero blocchi stradali intorno ada esso, e chiesero che le forze governative si ritirassero. Subito dopo che queste richieste erano state rilasciate, la Guardia nazionale ucraina emise un ultimatum ai separatisti, chiedendo loro di arrendersi. Questo è stato successivamente respinto. Le forze governative hanno poi lanciato un assalto alle posizioni separatiste nell'aeroporto con paracadutisti e attacchi aerei. Gli elicotteri d'attacco furono utilizzati anche dalle forze governative. Presero di mira un cannone antiaereo separatista a comando. Una quarantina di ribelli stimati morti nei combattimenti, con alcuni civili presi nel fuoco incrociato. Tra i quindici e i trentacinque insorti furono uccisi in un solo episodio, quando due camion che trasportavano combattenti feriti dall'aeroporto furono distrutti in un agguato dalle forze governative.
 
Durante i combattimenti nell'aeroporto, la [[Donbass Arena]] di Donec'k fu saccheggiata dai ribelli filo-russi, che avrebbero saccheggiato l'edificio, distrutto apparecchiature di sorveglianza e l'avrebbero dato alle fiamme. Allo stesso tempo, la polizia di Donec'k disse che i ribelli avevano ucciso due poliziotti nella vicina città di Horlivka. Il Moscow Times riferì che i due uomini erano stati giustiziati per "aver rotto il loro giuramento alla Repubblica Popolare di Doneck".
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Intanto, il ministro della Difesa di Kiev, [[Mychajlo Volodymyrovyč Koval'|Koval']]<!--Коваль Михайло Володимирович-->, rivelò che nelle ultime 24 ore più di 250 separatisti erano stati uccisi dalle forze di sicurezza.<ref>[http://it.euronews.com/2014/06/15/ucraina-omaggio-ai-soldati-morti-nell-abbattimento-del-loro-aereo/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+euronews%2Fit%2Fhome+%28euronews+-+home+-+it%29 Ucraina, omaggio ai soldati morti nell'abbattimento del loro aereo | euronews, mondo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Riguardante quest'ultima battaglia Delgov ha scritto su [[Twitter]]: «Le forze di sicurezza ede i neonazisti ucraini utilizzano delle armi proibite contro gli abitanti di Slov"jans'k, attaccano i rifugi ede uccidono i bambini».
 
I miliziani delle brigate popolari che combattono contro l'esercito regolare e le milizie ucraine nella regione dissero che le forze ucraine avevano lanciato bombe incendiarie sul villaggio di [[Semenovka]], vicino a Slov"jans'k, provocando diversi incendi. Testimoni e media locali dissero che le bombe potevano essere al fosforo, arma severamente bandita dall'[[ONU]].
 
Le autorità di Kiev negarono che siano state utilizzate [[bombe incendiarie]] contro i civili ede anche la Guardia nazionale smentì ufficialmente di aver utilizzato munizioni al fosforo ma i filorussi mostrarono foto e filmati degli attacchi che dimostrerebbero il contrario o almeno, come confermano anche esperti occidentali, qualcosa di molto simile al [[fosforo bianco]].<ref>[http://www.laperfettaletizia.com/2014/06/ucraina-fosforo-bianco-su-slaviansk.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+rivistaonlineLaPerfettaLetizia+%28La+Perfetta+Letizia+-+Quotidiano+di+ispirazione+cattolica%29 Ucraina, fosforo bianco su Slaviansk?<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160305064459/http://www.laperfettaletizia.com/2014/06/ucraina-fosforo-bianco-su-slaviansk.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+rivistaonlineLaPerfettaLetizia+(La+Perfetta+Letizia+-+Quotidiano+di+ispirazione+cattolica) |data=5 marzo 2016 }}</ref>
 
La [[nave spia]] della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] ''[[Elettra (A 5340)]]'' entrò nel [[Mar Nero]] il 15 giugno e da allora conduce operazioni di monitoraggio riguardanti la situazione in Ucraina.
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Il memoriale del monte Savur-Mohyla, nel mese di agosto 2014, è visto pesantemente danneggiato combattendo lì.
 
Durante il terzo giorno di offensiva del governo sugli insorti, nella roccaforte di Horlivka, tra i venti e i trenta civili vennero uccisi il 27 luglio. Horlivka era praticamente abbandonata, con energia elettrica e acqua tagliate. I bombardamenti danneggiarono o distrussero molti edifici, tra cui un ospedale, un fruttivendolo, e l'ufficio della compagnia energetica. Truppe ucraine entrarono anche nella città di Šachtars'k, combatterono gli insorti che la occupavano, e li catturarono intorno alle 14:30. Questo tagliò fuori il corridoio di approvvigionamento tra i territori in possesso della DPR e della LPR, isolando i ribelli nella città di Donec'k. Schermaglie avvennero anche nelle città vicine di Snižne e Torez. Il combattimento intenso in tutto il rajon di Šachtars'k costrinse un gruppo di poliziotti olandesi e australiani ad annullare un tentativo di indagare sul luogo dello schianto del Malaysia Airlines Flight 17. Quarantuno soldati ucraini abbandonarono i loro posti e andarono al valico di frontiera d'Izvaryne, controllato dagli insorti, in cui dissero che gli insorti si erano rifiutati di combattere contro il "proprio popolo". Gli insorti permisero loro di fuggire dall'Ucraina, entrando in Russia. Entro il 28 luglio le alture strategiche di Savur-Mohyla erano sotto controllo ucraino, insieme alla città di [[Debal'ceve]]. I ribelli avevano utilizzato in precedenza Savur-Mohyla per bombardare le truppe ucraine intorno alla città di Marynivka. Entro il 29 luglio, altri diciassette civili erano stati uccisi nei combattimenti, insieme adcon ulteriori quarantatré persone ferite. Il bombardamento proseguì nei distretti di Leninskij e Kyivskij della città di Donec'k. Secondo l'amministrazione comunale, questi quartieri vennero pesantemente danneggiati.
 
Secondo un rapporto di sicurezza nazionale e del Consiglio della Difesa dell'Ucraina, valichi al confine con la Russia sono stati attaccati dal territorio russo, almeno 153 volte dal 5 giugno. 27 guardie di frontiera sono state uccise in questi attacchi, e 185 sono rimaste ferite. Le forze governative hanno fatto un ulteriore avanzamento il 30 luglio, quando espulsero gli insorti da Avdiïvka, vicino all'aeroporto di Donec'k. Le operazioni militari furono sospese il 31 luglio. Questo allo scopo di permettere agli esperti internazionali di esaminare il luogo dello schianto del Malaysia Airlines Flight 17, che si trovava nel rajon di Šachtars'k, dove le battaglie più feroci si svolgevano da pochi giorni. I monitor furono scortati al sito dalle Forze Armate dell'Ucraina. Dopo aver combattuto varie linee di trasmissione mozzate, la città di Luhans'k perse tutti gli accessi alla rete elettrica. Poco carburante rimase ai generatori di potenza di emergenza. Schermaglie minori si verificarono a Vasylivka e a Žovtneve. Nel frattempo, i colloqui tra i separatisti, la Russia, l'Ucraina, e l'OSCE si svolsero a Minsk. I combattimenti continuarono a Šachtars'k. Un agguato da parte dei ribelli contro le forze governative provocò la morte di dieci soldati, undici dispersi e tredici feriti. Un'offensiva del governo sulla città di Pervomajs'k nell'Oblast' di Luhans'k continuò.
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Gli abitanti dei villaggi da Koloskyj nel rajon di Starobeševe dissero alla Reuters che uomini militari con accenti russi e senza insegne identificative erano apparsi in paese durante il fine settimana tra il 23 e il 24 agosto. Essi sistemarono un posto di blocco nei pressi del villaggio. Gli uomini indossavano bracciali distintivi bianchi. Gli abitanti del villaggio li chiamavano "uomini educati verdi", un termine che era usato per riferirsi alle forze russe irregolari che presero il controllo della Crimea dal febbraio del 2014. A seguito della comparsa di questi uomini, dieci soldati in uniformi militari verdi con bracciali bianchi furono arrestati dalle forze ucraine a Dzerkal'ne. Questo villaggio si trova a nord di Novoazovs'k, 7 chilometri (4 e 1/4 miglia) da Koloskyj, e circa 20 chilometri (12 miglia) dal confine russo. L'esercito russo ha confermato che questi uomini erano paracadutisti russi, e che erano stati catturati. Il ministero della Difesa della Russia ha detto che gli uomini erano entrati in Ucraina "per errore durante un esercizio". Il servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) ha pubblicato video che dissero essere interviste con i soldati russi prigionieri. In uno dei video, un soldato disse che i loro comandanti li avevano mandati a marciare per 70 chilometri (43 e 1/2&nbsp;mi), "senza spiegarne lo scopo o avvertendo che sarebbero entrati in territorio ucraino, dove vennero fermati dalle forze ucraine e si arresero senza combattere".
 
I ribelli fecero pressione a Novoazovs'kil 27 agosto. Mentre il governo ucraino disse che erano in "controllo totale" di Novoazovs'k, il sindaco della città Oleg Sidorkin confermò che i ribelli l'avevano conquistata. Egli disse anche che "decine" di carri armati e veicoli blindati erano stati usato dagli insorti nel loro assalto alla città. Almeno quattro civili sono stati feriti dai bombardamenti degli insorti. A nord, vicino a Starobeševe, le forze ucraine dissero di aver avvistato una colonna di 100 veicoli blindati, carri armati e lanciarazzi Grad che si stava dirigendo a sud, verso Novoazovs'k. Dissero questi veicoli erano segnati con "cerchi bianchi o triangoli", simili ai bracciali bianchi visti sui paracadutisti russi catturati all'inizio della settimana. In mezzo alla pressione su questo nuovo terzo fronte, le forze governative si ritirarono verso ovest verso Mariupol'. Evacuarono la città di Starobeševe, tra le altre zone nel tratto di confine di 75 chilometri (47 miglia) dal Mare di Azov ai territori esistenti tenuti dai ribelli. Un rapporto del New York Times ha descritto i soldati in ritirata come "esausti, sporchi e sgomenti". Funzionari occidentali descrissero le nuove azioni ribelli come "un'invasione stealth" da parte della Federazione russa, di cui carri armati, artiglieria e fanteria sarebbero entrati in Ucraina dal territorio russo. Il portavoce del Dipartimento di Stato Jen Psaki disse che "queste incursioni indicano una controffensiva diretta dai russi probabilmente in corso", e il presidente ucraino Petro Porošenko disse che "l'invasione delle forze russe ha avuto luogo". Una dichiarazione dal Consiglio di sicurezza e di difesa nazionale dell'Ucraina (NSDC) poi disse che Novoazovs'k era stata conquistata da "truppe russe", nonostante le smentite precedenti da parte del governo ucraino. Secondo il NSDC, le truppe ucraine si ritirarono da Novoazovs'k per salvare vite umane, e dovettero invece preparare le difese a Mariupol'. Nel frattempo, la lotta continua dentro e intorno alla città di Donec'k. Bombardamenti caddero sul quartiere Kalininskij di Donec'k, e il Battaglione del Donbass continuò a combattere contro gli insorti che l'avevano intrappolato ada Ilovajs'k per giorni. Il comandante della NATO Briga. Gen. Nico Tak ha detto il 28 agosto che "ben oltre" 1.000 soldati russi operavano nella zona del conflitto nel Donbass. In mezzo a quello che il New York Times ha definito "caos" nella zona del conflitto, gli insorti riconquistarono Savur-Mohyla.
 
Nonostante questi progressi da parte delle forze filo-russe, la Guardia nazionale ucraina riprese temporaneamente la città di Komsomols'ke e il rajon di Starobeševe nell'Oblast' di Donec'k il 29 agosto. Tuttavia, due giorni dopo, le forze ucraine si ritirarono dalla città, e Komsomols'ke venne ripresa ancora una volta dalle forze della DPR. Altrove, le forze ucraine si ritirarono da Novosvitlivka dopo essere stati attaccati da quelli che dissero essere "carri armati russi". Dissero che ogni casa nel villaggio era distrutta. L'intrappolato Battaglione del Donbass si ritirò da Ilovajs'k il 30 agosto dopo aver negoziato un accordo con le forze filo-russe. Secondo alcuni dei soldati che si sono ritirati da Ilovajs'k, le forze della DPR violarono l'accordo e spararono su di loro, mentre si ritiravano sotto bandiere bianche, uccidendo ben diverse decine di soldati.
 
Una motovedetta ucraina nel Mar d'Azov è stato colpita dal fuoco di artiglieria costiera il 31 agosto. Otto marinai furono salvati dalla barca che affondava, mentre due membri dell'equipaggio vennero dispersi. L'ex comandante dei ribelli Igor' Girkin disse che gli insorti hanno "inflitto al nemico la loro prima sconfitta navale". Le forze governative si ritirarono dall'Aeroporto Internazionale di Luhans'k il 1 ° settembre, pur avendo difeso l'aeroporto dagli attacchi dei ribelli nelle settimane precedenti. L'aeroporto vide aspri combattimenti la notte prima del ritiro, e funzionari ucraini dissero che le loro forze presso l'aeroporto erano stati attaccati da una colonna di carri armati russi. Gli scontri continuarono all'aeroporto Internazionale di Donec'k. Pesanti combattimenti vennero osservati da osservatori dell'OSCE vicino ai villaggi di Šyrokyne e Bezimenne il 4 settembre. Rispettivamente, questi villaggi sono a 24&nbsp;km (15 miglia) e 34 chilometri (21 miglia) ada est di Mariupol'. Funzionari ucraini di Mariupol' dissero che la situazione "sta peggiorando di ora in ora", e che c'era un pericolo imminente di un attacco alla città. Le forze della DPR arrivarono in un raggio di 5 chilometri (3 miglia) dalla città il 4 settembre, ma la loro avanzata fu respinta da un contrattacco notturno lanciato dalle Forze Armate e dal Battaglione Azov. Essi furono respinti circa 20 chilometri (12 1/2&nbsp;miglia) a est della città. Bombardamenti costanti vennero sentiti nella periferia di Mariupol'.
 
=== Tregua di settembre ===
{{Vedi anche|Protocollo di Minsk}}
Dopo giorni di colloqui di pace a Minsk sotto gli auspici dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), l'Ucraina, la Russia, la DPR, e la LPR hanno concordato una tregua il 5 settembre. Gli osservatori dell'OSCE hanno detto che avrebbero osservato il cessate il fuoco, e assistito il governo ucraino nella sua attuazione. Secondo il New York Times, l'accordo è una replica "quasi testuale" del "piano di pace quindici punti" fallito in giugno del presidente ucraino Petro Porošenko. Si è convenuto che ci sarebbe stato uno scambio di tutti i prigionieri presi da entrambe le parti, e che le armi pesanti devono essere rimosse dalla zona di combattimento. I corridoi umanitari sono destinati ada essere mantenuti, in modo che i civili possano lasciare le zone colpite. Il presidente Porošenko ha detto che alle Oblast' di Donec'k e di Luhans'k sarebbe stata concessa maggiore autonomia, e che l'uso della lingua russa in queste aree sarebbe stata protetta dalla legge. I leader della DPR e della LPR hanno detto che mantenevano il loro desiderio di piena indipendenza dall'Ucraina, nonostante queste concessioni. Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Porošenko hanno discusso il cessate il fuoco il 6 settembre. Entrambe le parti hanno detto di essere soddisfatte per il cessate il fuoco, e che questo era generalmente rispettato.
 
Il cessate il fuoco è stato rotto più volte nella notte del 6-7 settembre e nella giornata del 7 settembre. Bombardamenti pesanti degli insorti sono stati segnalati nella periferia orientale di Mariupol', e gli osservatori dell'OSCE hanno detto che il governo ucraino aveva sparato razzi dall'aeroporto Internazionale di Donec'k. Nonostante questo, gli osservatori dell'OSCE hanno detto che queste violazioni dell'accordo non causerebbero il termine della tregua.
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Il battaglione Vostok (in russo: Батальон Восток, ucraino: Батальйон Схід; let. "Battaglione Est") venne costituito all'inizio di maggio 2014. È comandato da Aleksandr Chodakovskij, un disertore dal Servizio di Sicurezza dell'Ucraina (SBU). Chodakovskij è il capo del servizio di sicurezza della DPR, e delle forze patriottiche del Donbass, un battaglione insorto.
 
Secondo testimonianze, il Vostok include membri del battaglione Vostok originale, un'unità di forze speciali della Direzione dell'intelligence russa (GRU), che ha partecipato alla [[Seconda guerra cecena]] ede alla [[Seconda guerra in Ossezia del Sud|guerra russo-georgiana]]. Il battaglione originale venne costituito nel 2009 in un ministero della Difesa come unità di riserva che si basa in [[Cecenia]]. Chodakovskij ha detto che aveva circa 1.000 uomini a sua disposizione, e che più "volontari" con esperienza nel settore della sicurezza russa sono stati tenuti a unirsi al battaglione. Un rapporto di Radio Free Europe ha detto che ci sono stati sospetti che il battaglione sia stato creato direttamente dal GRU, o che è stato almeno autorizzato da esso. Il battaglione include combattenti sia dalla Russia sia dall'Ucraina. Un rapporto della BBC News ha detto che il battaglione era composto in gran parte di gente del posto non addestrata dall'Ucraina orientale, con un'infarinatura di volontari russi. Un certo numero di insorti del Vostok sono stati uccisi nella battaglia dell'aeroporto di Donec'k. Trenta corpi sono stati rimpatriati in Russia dopo i combattimenti. Alcuni membri hanno detto che hanno ricevuto stipendi di 100 dollari a settimana, anche se sostenevano di essere solo volontari.
 
==== Gruppi stranieri ====
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==== Gruppi armati del [[Caucaso]] e dell'[[Asia centrale]] ====
Il ministero degli Esteri d'Ucraina ha detto che la presenza di soldati stranieri è pari a un'"aggressione palese" dalla Russia, e "l'esportazione del terrorismo russo per il nostro paese". "Ci sono motivi per affermare che i terroristi russi incanalati al territorio dell'Ucraina vengano organizzati e finanziati attraverso il controllo diretto del Cremlino e delle forze speciali russe", ha detto il ministero. AdA oggi, le relazioni e le interviste hanno dimostrato la presenza di [[ceceni]], [[osseti]], [[tagichi]], [[armeni]] e varie forze paramilitari russe che operano in Ucraina.
 
==== Paramilitari ceceni ====
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Militanti ceceni intervistati dal Financial Times e Vice News ha detto che sono diventati coinvolti nel conflitto per ordine del presidente ceceno. Il presidente Kadyrov ha fortemente negato queste relazioni il 1 ° giugno. Nella sua dichiarazione, ha detto che c'erano "74.000 ceceni disposti ad andare a mettere ordine nel territorio dell'Ucraina", e che non li avrebbe mandati a Donec'k, ma a Kiev.
 
==== Paramilitari abkazi ede osseti ====
A partire dal 4 maggio 2014, il Partito Ossezia Unita e la filo-russa Unione dei Paracadutisti dell'evasa Repubblica dell'Ossezia del Sud hanno annunciato una campagna di assunzione destinata a inviare i veterani del conflitto georgiano-osseto a proteggere "la popolazione pacifica del sud-est dell'Ucraina". Alcuni video rilasciati da un gruppo militante osseto indicavano che operavano a Donec'k. Insorti del Donbass intervistati, il 27 maggio hanno ammesso che ci sono stati sedici combattenti dell'Ossezia operativi intorno a Donec'k almeno due mesi prima. Il capo della Guardia di frontiera ucraina Mykola Lytvyn ha detto che le relazioni dei funzionari indicavano anche la presenza di militanti abkhazi. I militanti dell'Ossezia del Nord e del Sud erano aperti circa la loro presenza nel Donbass nel mese di giugno. Un militante di nome Oleg, appartenente del battaglione Vostok, ha detto ai giornalisti "Nel 2008 stavano uccidendo noi e i russi ci hanno salvati. Sono venuto qui per pagare i miei debiti a loro".
 
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Diversi paramilitari pro-ucraini, chiamati "battaglioni di difesa territoriale", sono state formati, e hanno combattuto contro la Milizia Popolare del Donbass e altri gruppi di insorti. Queste forze comprendono il Battaglione del Donbass, il [[Battaglione Azov]], il Battaglione Charkiv, e la milizia di Oleh Ljaško.
 
Dopo aver sconfitto i separatisti lì, la città di Ščastja nell'Oblast' di Luhans'k fu occupata dal Battaglione Ajdar il 9 luglio. Mentre era alle dipendenze del Ministero della Difesa, il battaglione ha preso il controllo della città, nello stesso modo che i separatisti avevano fatto in precedenza. Un'altra unità paramilitare, il Battaglione Azov, è allineato con il gruppo ultranazionalista di estrema destra [[Assemblea Social-Nazionale]]. "Più della metà dei combattenti del battaglione sono di lingua russa dell'Ucraina orientale." Il Ministero degli Interni ha smentito che i cittadini stranieri stiano combattendo nel Battaglione Azov, anche se un uomo che si fa chiamare "Mikael Skillt", ha detto ada un giornalista della BBC al telefono che era un cecchino svedese in servizio nel battaglione Azov. Secondo il rapporto della BBC, il signor Skillt ha detto che "ci sono solo una manciata di combattenti stranieri nel battaglione Azov e che non vengono pagati". Al-Jazeera ha intervistato un volontario canadese combattente con il battaglione Azov, e ha riferito che "l'ideologia del battaglione è allineata con gli altri gruppi social-nazionalisti di estrema destra ede ha attirato volontari delle organizzazioni in [[Svezia]], Italia, Francia, [[Canada]] e Russia ".
[[File:Nadiya Savchenko.jpg|thumb|left|[[Nadija Savčenko|Nadja Savčenko]], pilota ucraina e membro del battaglione Ajdar]]
Il ministero degli Esteri russo ha chiesto ai governi di Svezia, [[Finlandia]], [[Estonia]], [[Lettonia]], [[Lituania]], e Francia di condurre un'indagine approfondita nei rapporti di mercenari dai loro paesi che servono nelle forze ucraine.
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* {{BLR}} - Il presidente [[Aljaksandr Lukašėnka]] dall'inizio del conflitto ha incoraggiato colloqui di pace. Il 5 settembre 2014 ha ospitato l'[[Protocollo di Minsk|accordo di Minsk]]. Il giorno prima ha firmato un decreto per ristabilire una zona di controllo delle frontiere tra la Bielorussia e la [[Russia]] al fine di "prevenire l'immigrazione clandestina e il trasporto di stupefacenti e di altre merci illegali".
* {{CZE}} - Il presidente ceco [[Miloš Zeman]] ha detto il 5 settembre che la situazione nel Donbass potrebbe "trasformarsi in un'invasione russa, ma in questa fase, si tratta di una guerra civile tra i due gruppi di abitanti ucraini". Le sue parole erano in disaccordo con le dichiarazioni del Primo Ministro [[Bohuslav Sobotka]] e del Ministro della Difesa [[Martin Stropnický]], che confermò la presenza di almeno 5.000 truppe russe in Ucraina. Il primo ministro Sobotka ha anche detto: "Suppongo che l'Europa non dovrebbe danneggiare se stessa con queste sanzioni,[...] considero l'escalation di sanzioni un business molto rischioso".
* {{UE}} - L'UE ha iniziato ada imporre sanzioni sullaalla Russia nel marzo 2014, dopo l'annessione della Crimea, con gli elenchi delle persone ed entità sanzionate, ampliati più volte in concomitanza con l'escalation nel Donbass. In seguito alle presunte incursioni delle [[Vooružënnye Sily Rossijskoj Federacii|Forze armate russe]] nel territorio dell'Ucraina alla fine di agosto, i leader europei hanno condannato l'azione in un vertice a Bruxelles ede hanno annunciato un nuovo giro di sanzioni.
* {{FRA}} - La Francia è stata criticata al momento dell'annessione della Crimea per aver continuato a preparare due navi d'assalto [[Classe Mistral|Mistral]] per la consegna alla Russia. La prima doveva essere consegnata nel mese di ottobre 2014. La Francia alla fine ha deciso di posizionare la consegna in attesa nel mese di settembre, dopo l'aumento dell'escalation nel Donbass, e ha riportato l'intervento russo lì.
* {{DEU}} - A un vertice UE a fine agosto 2014, la cancelliera [[Angela Merkel]] ha avvertito che il presidente russo Vladimir Putin si stava muovendo verso una escalation militare che avrebbe potuto minacciare la [[Lettonia]] e l'[[Estonia]]. Il suo atteggiamento venne segnalato per riflettere le conclusioni tratte da lunghe conversazioni con Putin nei nove mesi precedenti, insieme con la prova di malafede da parte di Putin.[[File:Secretary Kerry Joins President Obama for Meeting With Ukrainian President Poroshenko Before NATO Summit in Wales (14950820747).jpg|thumb|Newport, 5 settembre 2014]]