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Orione (mitologia): differenze tra le versioni - Wikipedia

Orione (mitologia): differenze tra le versioni

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Inizialmente Artemide si mise l'animo in pace, ammirando, anzi, la insolita fedeltà dell'uomo. Quando però successivamente scoprì che Orione si era invaghito delle [[Pleiadi (mitologia)|Pleiadi]], le sette figlie di [[Atlante (mitologia)|Atlante]] e [[Pleione (mitologia)|Pleione]], e che aveva cominciato a molestarle, la dea fu accecata dall'ira e per vendicare l'incredibile affronto subìto inviò un suo fedele servo, lo [[Scorpione (costellazione)|Scorpione]]; la bestia si intrufolò nella capanna del cacciatore durante la notte e ne attese il ritorno fino all'alba; il mostro continuò a rimaner nascosto fino a quando il nostro eroe ed il suo fido compagno non presero sonno, stanchi per un'intensa battuta di caccia, ed infine sferrò il suo attacco letale con il suo pungiglione avvelenato, prima su Orione e poi su Sirio che si era svegliato ed aveva tentato di difendere il suo padrone.
Un altra versione del mito narra che Orione,dopo aver ricevuto occhi nuovi da Efesto,si unì alle cacciatrici di Artemide,e qui si innamorò perdutamente dalla dea.Apollo,Geloso delle attenzioni di Orione verso la sorella,lo maledì facendolo impazzire e portandolo a uccidere tutti gli animali nei dintorni.Gea,la madre terra,molto contrariata mandò uno scorpione gigante ad ucciderlo.Artemide ne fu straziata (anche lei provava qualcosa) così lo collocò nel cielo sotto forma di costellazione per poterlo ricordare eternamente.
 
Orione compare nell'undicesimo libro dell'''[[Odissea]]'' di [[Omero]]: è una delle ombre che Ulisse vede durante l'evocazione dei morti. Il gigante ha un aspetto felice ed è intento a cacciare.