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Bianca di Castiglia - Wikipedia

Bianca di Castiglia

principessa e santa spagnola, regina consorte di Francia

Bianca di Castiglia (Palencia, 4 marzo 1188Parigi, 27 novembre 1252) era figlia del re di Castiglia Alfonso VIII e di Eleonora Plantageneta e fu regina di Francia in virtù del suo matrimonio con Luigi VIII. Fu reggente, dal 1226 al 1234 e dal 1248 al 1252, in nome del figlio Luigi IX.

Bianca di Castiglia
Bianca di Castiglia in una miniatura della cosiddetta Bibbia di San Luigi
Regina consorte dei Franchi
In carica14 luglio 1223 –
8 novembre 1226
PredecessoreIngeburge di Danimarca
SuccessoreMargherita di Provenza
Reggente di Francia
In carica1226-1234
1248-1252
NascitaPalencia, 4 marzo 1188
MorteParigi, 27 novembre 1252
Luogo di sepolturaAbbazia di Maubuisson,
poi abbazia di Saint-Denis
Casa realeAnscarici
PadreAlfonso VIII di Castiglia
MadreEleonora Plantageneta
ConsorteLuigi VIII di Francia
FigliBianca
Filippo
Alfonso
Giovanni
Luigi
Roberto
Alfonso
Giovanni
Filippo
Isabella
Stefano
Carlo
ReligioneCattolicesimo
Santa Bianca di Castiglia
L'incoronazione di Bianca e Luigi VIII a Reims nel 1223 in una miniatura del Grandes Chroniques de France
 

Regina consorte di Francia

 
NascitaPalencia, 4 marzo 1188
MorteParigi, 27 novembre 1252
Venerata daChiesa cattolica
Ricorrenza2 dicembre

Biografia

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La regina

Alberic de Trois-Fontaines[1] cita Bianca come regina di Francia (Blanche Francie regina) figlia di Alfonso VIII (filio…Sanctii rege) in un passaggio dove ricorda il matrimonio dell'erede al trono di Francia, Luigi (Ludovicus filius regis Francie) e Bianca (Blancham filiam Alphonsi regis Castelle neptem ex sorore regum Anglie Richardi et Iohannis)[2].

Bianca, il 23 maggio del 1200, nell'abbazia di Port Mort, località vicino a Pont-Audemer, in Normandia, andò in sposa al futuro Luigi VIII (1187-1226), figlio del re di Francia, Filippo Augusto e di Isabella di Hainaut, figlia del conte di Hainaut Baldovino V e della contessa di Fiandra Margherita I[2]. Questo matrimonio era parte del trattato di pace anglo-francese, stipulato tra il re d'Inghilterra, Giovanni Senzaterra, di cui Bianca era la nipote (figlia della sorella), e il re di Francia, Filippo Augusto; il patto siglato il 18 maggio 1200 in una località vicina a Vernon e conosciuto come trattato di Goulet, prevedeva che la sposa portasse in dote Issoudun e Graçay nella contea di Berry, il Vexin, Évreux e 20 000 marchi d'argento[2], avendo come scopo principale quello di riconciliare la Francia e l'Inghilterra.

Bianca fu condotta in Francia dalla propria nonna materna, Eleonora d'Aquitania, circa ottuagenaria; per il matrimonio era stata inizialmente scelta sua sorella Urraca, scartata poi, secondo alcune cronache, a causa del pessimo suono che il suo nome avrebbe avuto per i francesi[3][4], ma è più probabile che Eleonora d'Aquitania avesse preferito Bianca a Urraca per le qualità intellettuali della prima[5].

La reputazione di Bianca è dovuta soprattutto al fatto che diede al Capetingio più di dieci figli, mettendo così fine a una serie di regni oscurati da inquietudini dinastiche. Il rigore dell'educazione morale e religiosa che donò ai propri figli le valse allo stesso modo l'approvazione del clero.

Divenne regina di Francia nel 1223: venne incoronata regina assieme al marito, Luigi VIII, il 6 agosto 1223.[2] Rimasta vedova l'8 novembre 1226 per la morte del re Luigi VIII durante la crociata albigese, Bianca divenne reggente per il figlio minorenne Luigi IX il Santo[2].
Nel periodo di reggenza (1226-1234) la regina incontrò tuttavia l'ostilità dei baroni, probabilmente contrari al governo di una donna, oltretutto straniera e sostenuta da un altro straniero, il cardinale di Sant'Angelo Romano Frangipani, ma soprattutto desiderosi di approfittare di un indebolimento dell'autorità regale per riprendere quelle prerogative politiche di cui erano stati espropriati, dopo un secolo di avanzamento del potere regale, e cercarono di destabilizzare il regno di Francia.[6]

Bianca combatté la coalizione dei baroni semplicemente dividendola (infatti alcuni di essi, tra cui Tebaldo IV, conte di Champagne, divennero sostenitori della regina). La conclusione del trattato di Meaux-Parigi, nel 1229, ne aumentò il prestigio. Il trattato stipulato tra Luigi IX di Francia (San Luigi), sotto la sua tutela, e Raimondo VII conte di Tolosa, prevedeva il passaggio dalla Contea di Tolosa alla Francia di gran parte della Linguadoca. Il trattato inoltre segnò la fine del conflitto albigese.[7]

Suo figlio Luigi IX, detto San Luigi, le lasciò una grande influenza politica anche dopo aver raggiunto la maggior età nel 1234. È a lei che affidò la reggenza[2], durante la settima crociata, che, dal 1248, condusse in Egitto.
Bianca, che si era ritirata a vivere a Melun, dovette rientrare a Parigi, dove, nel corso della reggenza, morì nel 1252, rimpianta dall'intero popolo e soprattutto dal figlio Luigi.

Lei seppe trionfare sulle leghe formate dai grandi vassalli contro di lei e contro lo Stato, governò con la più grande saggezza e mise fine alla guerra con gli Albigesi. Fu celebre per la propria saggezza quanto per la propria bellezza: ispirò, si dice, una forte passione in Tebaldo IV, conte di Champagne, detto anche il Trovatore, che, dopo aver sposato la causa dei baroni nel 1227, dal 1228 fu a fianco della regina, ne sostenne la politica e la cantò nei suoi versi.

Qualche anno prima della morte si fece monaca cistercense. Il suo corpo fu inumato nell'abbazia di Maubuisson, da lei stessa fondata nel 1242. In seguito fu tumulata a Parigi nell'abbazia di Saint-Denis in un sarcofago con statua giacente in marmo nero.[8]

È venerata come santa dalla Chiesa cattolica, anche se mai neppure beatificata,[9] e la sua memoria cade il 2 dicembre.

Bianca diede dodici figli a Luigi:[10][11][12]

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alfonso VII di León Raimondo di Borgogna  
 
Urraca di Castiglia  
Sancho III di Castiglia  
Berengaria di Barcellona Raimondo Berengario III di Barcellona  
 
Dolce I di Provenza  
Alfonso VIII di Castiglia  
García IV Ramírez di Navarra Ramiro Sánchez di Monzón  
 
Cristina Rodriguez  
Bianca Garcés di Navarra  
Marguerite de l'Aigle Gilbert de l'Aigle  
 
Juliette du Perche  
Bianca di Castiglia  
Goffredo V d'Angiò Folco V d'Angiò  
 
Eremburga del Maine  
Enrico II d'Inghilterra  
Matilda d'Inghilterra Enrico I d'Inghilterra  
 
Matilde di Scozia  
Eleonora d'Inghilterra  
Guglielmo X di Aquitania Guglielmo IX d'Aquitania  
 
Filippa di Tolosa  
Eleonora d'Aquitania  
Aénor di Châtellerault Aimery I, Visconte di Châtellerault  
 
Dangereuse de l'Isle Bouchard  
 
  1. ^ Alberic de Trois-Fontaines è un monaco Cistercense e cronista medioevale, della prima metà del XIII secolo, che scrisse una cronaca, dalla Creazione al 1241.
  2. ^ a b c d e f (EN) Dinastie reali di Castiglia
  3. ^ Leslie Dunkling, First names first, J. M. Dent, 1977, p. 40.
  4. ^ Jaime de Salazar y Acha, Urraca. Un nombre egregio en la onomástica altomedieval, En la España medieval.
  5. ^ Régine Pernoud, Eleonora d'Aquitania, Jaka Book, Milano 1983, pag. 262.
  6. ^ Pernoud, p. 35
  7. ^ Pernoud, p. 45
  8. ^ Bonoldi, p. 127
  9. ^ Bianca di Castiglia, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
  10. ^ (EN) Dinastia capetingia
  11. ^ (EN) capetingi-genealogy
  12. ^ (DE) Luigi VIII di Francia genealogie mittelalter Archiviato il 12 novembre 2007 in Internet Archive.

Bibliografia

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  • Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 865-896;
  • Elena Bonoldi Gattermayer, Bianca di Castiglia, Jaca Book, Milano 2005.
  • Frederick Maurice Powicke, I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia, in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 776-828;
  • Régine Pernoud, Bianca di Castiglia, Ecig, Genova 1994.
  • Charles Petit-Dutaillis, Luigi IX il Santo, in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 829-864.
  • (FR) Philippe Delorme, Blanche de Castille, Histoire des Reines de France, Ed. Pygmalion, 2002.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN38163723 · ISNI (EN0000 0003 9890 8027 · BAV 495/104913 · CERL cnp00397637 · LCCN (ENn50082045 · GND (DE118663739 · BNE (ESXX858233 (data) · BNF (FRcb119526977 (data) · J9U (ENHE987007258705805171