Campo base
Il campo base è il campo principale, costituito da una o più tende, di una spedizione alpinistica, utilizzato come punto di appoggio e di partenza per la scalata di una montagna.[1]
Descrizione
modificaViene allestito in luoghi considerati sicuri (cioè ragionevolmente al riparo da valanghe e scariche di pietre) e attrezzato con piccoli edifici, tende, viveri e spesso altri generi di conforto. Nel campo base gli alpinisti possono sostare piuttosto comodamente o rifugiarsi in caso di condizioni meteorologiche e climatiche avverse. In alta montagna le condizioni meteo variano in maniera repentina e talvolta imprevedibile, dunque risultano particolarmente utili.
Campi alti
modificaOltre al campo base, nel caso delle montagne che richiedono più giorni di scalata, come gli ottomila, lungo il percorso vengono allestiti diversi campi alti[2] o campi di quota.[1] Sul versante meridionale dell'Everest, ad esempio, vengono solitamente eretti quattro diversi campi alti (contrassegnati da un numero progressivo: I, II, III e IV), a quote sempre maggiori, lungo un determinato percorso per raggiungere la vetta.
L'uso di più campi alti in una scalata è tipico nelle procedure di acclimatamento d'alta quota: la tecnica che usualmente si utilizza a tal fine è quella di salire fino ad un campo superiore per poi ridiscendere ad un campo inferiore per pernottare e così nei giorni successivi salendo via via verso campi a quote maggiori.[3]
Tra il campo base e i primi campi alti può inoltre essere posto un ulteriore "campo base avanzato" (in inglese Advanced Base Camp, abbreviato ABC), avente anch'esso lo scopo di deposito di materiali.[1]
Note
modifica- ^ a b c AA.VV., Campo, in La montagna. Grande enciclopedia illustrata, vol. 2, Istituto Geografico De Agostini, 1976, pp. 175-176.
- ^ Mondinelli, pp. 225-246.
- ^ Mondinelli, p. 128.
Bibliografia
modifica- Silvio Mondinelli, L'allestimento del Campo Base, in Alpinismo d'alta quota, Hoepli, 2009, pp. 183-204, ISBN 978-88-203-4395-8.