Diga del Salto
La diga del Salto è una diga situata in provincia di Rieti, nei pressi del comune di Petrella Salto. Sbarra il corso del fiume Salto e dà origine al lago artificiale del Salto, che occupa parte della Valle del Salto all'interno del territorio del Cicolano.
Diga del Salto | |
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Stato | Italia |
Divisione 1 | Lazio |
Divisione 2 | Rieti |
Fiume | Salto |
Uso | produzione di energia idroelettrica, contenimento dell'afflusso di acque nel Velino |
Gestore | Erg |
Inizio lavori | 1938[1] |
Inaugurazione | 13 dicembre 1939[1] |
Tipo | Diga a gravità[1] |
Superficie del bacino | 830[2] ha |
Volume del bacino | 280[2] milioni di m³ |
Altezza | 90[2] m |
Lunghezza | 234 m |
Tipo di turbina | Francis |
Capacità energetica | 48[3] MW |
Produzione energetica | 75 GWh/anno |
Coordinate | 42°16′47″N 13°01′27.17″E |
Storia
modificaLa diga del Salto venne costruita dalla Società Terni nel contesto di un'imponente serie di opere idrauliche, finalizzate a risolvere definitivamente la millenaria questione della bonifica della Piana Reatina.
Il piano fu progettato nel 1916 da Guido Rimini, ingegnere capo della provincia di Perugia (di cui all'epoca Rieti faceva parte), e prevedeva la risoluzione del problema non con un maggiore deflusso delle acque, unico approccio esplorato fino ad allora e sin dalla creazione della Cascata delle Marmore, ma attraverso un minore afflusso, contenendo le acque a monte e regolando il flusso dei due principali affluenti del Velino, il Salto e il Turano, con la costruzione di due dighe.[1] Il progetto fu subito accolto favorevolmente, soprattutto per il suo enorme potenziale idroelettrico.
Contemporaneamente si provvedette alla captazione delle acque di un altro affluente del Velino, le sorgenti del Peschiera, tramite la realizzazione dell'acquedotto del Peschiera che oggi è il maggiore acquedotto di Roma e alimenta la centrale idroelettrica di Salisano.
Caratteristiche
modificaLa diga del Salto costituisce con la diga del Turano un sistema idroelettrico unico.
Il lago del Salto infatti è collegato al lago del Turano tramite un canale artificiale lungo 9 km e del diametro di 2,5 metri, scavato nel monte Navegna; l'acqua fluisce dal lago del Turano a quello del Salto. Le acque dei due bacini hanno una portata complessiva di 35 m³/s e alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, che riceve le acque tramite una galleria forzata lunga 11,8 km e del diametro di 4 metri.[4]
Note
modifica- ^ a b c d Roberto Marinelli, Gli impianti idroelettrici del bacino Nera - Velino e la Valle del Salto, su Altronovecento n. 25, marzo 2014. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2016).
- ^ a b c Touring Club Italiano, Guida rossa - Lazio non compresa Roma e dintorni, 1981, p. 469.
- ^ Marco Tucci, Impianto del Salto e Turàno, su Progetto Dighe. URL consultato il 6 maggio 2021.
- ^ Diga del Salto (RI), su Terni Archeologia industriale, 5 ottobre 2010. URL consultato il 15 luglio 2016.
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