Galazia (provincia romana)
La Galazia (dal latino: Galatia) era un'antica provincia dell'impero romano che comprendeva parte dei territori della Galazia, nell'attuale Turchia centrale.
Galazia | |||||
---|---|---|---|---|---|
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | (LA) Galatia | ||||
Capoluogo | Ancira | ||||
Dipendente da | Impero romano, Impero bizantino | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Provincia romana | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 25 a.C. | ||||
Causa | lasciato in eredità ai Romani da Aminta | ||||
Fine | 1071 | ||||
Causa | Romano IV, imperatore bizantino, fu sconfitto dai Selgiuchidi nella battaglia di Manzicerta, ponendo fine alla dominazione bizantina sull'Anatolia | ||||
| |||||
Cartografia | |||||
La provincia (in rosso cremisi) al tempo dell'imperatore Traiano |
Statuto
modificaNel 64 a.C. la Galazia divenne uno stato associato all'Impero Romano, mantenendo la suddivisione in tre tribù (ciascuna delle quali con a capo un tetrarca). Al tempo di Cesare, uno dei tre tetrarchi, Deiotaro, prese il sopravvento sugli altri due e venne riconosciuto dai Romani quale "re" della Galazia. Con la morte del re Aminta (25 a.C.), la Galazia fu definitivamente incorporata nell'impero da Augusto, tant'è che Pilamene, erede dell'ultimo re galata, ricostruì un tempio presso Ancira dedicandolo ad Augusto in segno di lealtà all'impero. Nei secoli successivi, del resto, la Galazia si dimostrò una delle province più fedeli a Roma.
Sotto Diocleziano fu divisa in Galatia prima e Galatia Salutaris.
Religione e cristianesimo
modificaI Galati praticavano una sorta di politeismo celto-romano, finché la loro terra fu visitata da Paolo di Tarso, accompagnato da Sila e Timoteo (Atti degli Apostoli, 16:6). Qui Paolo predicò il Vangelo.
Nel suo terzo viaggio egli visitò "di seguito le regioni della Galazia e della Frigia" (Atti degli apostoli 18:23). Durante i viaggi, Paolo fu ricevuto con entusiasmo in Galazia. I Galati erano incostanti; a Listra la moltitudine venne a malapena impedita dal sacrificarsi a Paolo (poiché pensavano fosse un dio); poco dopo lo lapidarono e lo abbandonarono credendolo morto. Crescente vi venne mandato da Paolo verso la fine della sua vita (2 Timoteo 4:10).
Giuseppe Flavio collega la figura biblica di Gomer alla Galazia: "Perché Gomer trovò quelli che i Greci ora chiamano Galati, ma venivano allora chiamati Gomeriti" (Antichità giudaiche, I:6), anche se altri hanno collegato Gomer ai Cimmeri.
Girolamo (347-420) riferisce che, al suo tempo, i Galati parlavano ancora il galatico, la loro antica lingua celtica (Gerolamo, infatti, riporta[1] che i Galati di Ancyra, la loro capitale oggi chiamata Ankara, parlavano una lingua sorprendentemente affine a quella dei Galli di Treviri, città che oggi è in Germania). A partire da questa data, tuttavia, le tracce dei Galati si perdono nella storia, anche se, secondo gli storici, essi finirono con il mescolarsi con le popolazioni greche e turche dell'Anatolia centrale.
Note
modifica- ^ Girolamo, Commentarius in epistolas sancti Pauli ad Galates (Traduzione francese Archiviato il 5 giugno 2008 in Internet Archive.).
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- Appiano, Guerre mitridatiche e Guerra civile, I.
- Livio, Periochae ab Urbe condita libri.
- Plutarco, Vita di Silla.
- Fonti storiografiche moderne
- Giovanni Brizzi, Storia di Roma. 1.Dalle origini ad Azio, Bologna 1997.
- M.H.Crawford, Origini e sviluppi del sistema provinciale romano, in Storia Einaudi dei Greci e dei Romani, Ediz. de Il Sole 24 ORE, Milano, 2008 (vol. 14°).
- André Piganiol, Le conquiste dei Romani, Milano 1989.