Hanbok
L'hanbok (한복?,
Oltre che nelle due Coree, viene indossato anche dai Chaoxianzu (i coreani che vivono in Cina).[3][4] Lo stile degli hanbok portati dai tre gruppi etnici si è evoluto indipendentemente nei cinquant'anni successivi alla divisione della Corea (1945),[5][6] finché negli anni Novanta gli stili sudcoreano e nordcoreano hanno iniziato a diventare progressivamente più simili l'uno all'altro,[7] e anche l'hanbok dei Chaoxianzu è andato modificandosi nella stessa direzione, grazie alla riforma economica cinese che ha permesso maggior comunicazione e scambi commerciali con le due Coree.[5]
La struttura base dell'hanbok è rimasta relativamente immutata nel tempo: studiata per facilitare i movimenti e contenente numerosi motivi riconducibili allo sciamanesimo, consiste di jeogori (parte superiore), baji (pantaloni), chima (gonna) e po (soprabito).[8] Gli hanbok indossati nell'era moderna sono modellati su quelli dei nobili e della famiglia reale della dinastia Joseon:[8][9][10] alla gente comune, infatti, non era permesso indossarli se non in occasioni speciali, e ricorreva invece ad abiti meno sgargianti chiamati minbok nei toni del bianco e del bianco sporco.[9][10]
Composizione e design
modificaL'hanbok da donna consiste comunemente di una giacca corta (jeogori) e una gonna avvolgente (chima), venendo pertanto chiamato chima jeogori; nell'hanbok da uomo la gonna è sostituita da un paio di pantaloni larghi chiusi alle caviglie (baji). Su entrambi si può indossare un soprabito lungo, come il durumagi.[2] Sia nella versione maschile che in quella femminile l'hanbok segue una linea molto semplice e lineare, priva di tasche.
Jeogori
modificaIl jeogori è la parte superiore dell'hanbok, indossato sia dagli uomini che dalle donne, di cui copre le braccia e il petto.[11] La sua forma base si compone di gil, git, dongjeong, goreum e maniche. Il gil (길?) è la grande sezione che copre il petto e la schiena, e il git (깃?) è una fascia di tessuto che rifila il colletto, scendendo sul petto: sopra di essa viene posizionato il dongjeong (동정?), un colletto bianco rimovibile, generalmente squadrato. I goreum (고름?) sono i nastri per allacciare il jeogori.[2] Il jeogori da donna può presentare un kkeutdong (끝동?), ovverosia un polsino di colore diverso posizionato all'estremità di ciascuna manica.[12]
Mentre il jeogori degli uomini è rimasto relativamente invariato nel tempo, quello delle donne si è drasticamente ridotto durante la dinastia Joseon, raggiungendo la lunghezza minima alla fine del XIX secolo. Riforme successive e ragioni pratiche hanno fatto sì che venisse nuovamente allungato, senza però scendere mai sotto la vita.[13] Esistono diversi tipi di jeogori che si differenziano per tessuto, tecnica di cucito e forma.[11]
Chima
modificaLa chima (letteralmente "vestito che s'indossa avvolgendolo"), nota anche come sang (
Baji
modificaI baji, termine formale per indicare i pantaloni, sono la parte inferiore dell'hanbok maschile. Rispetto ai pantaloni occidentali, vestono larghi per permettere all'indossatore di sedersi sul pavimento.[2] Sono legati in vita da una cintura e chiusi alle caviglie da fasce chiamate daenim. In passato venivano usati anche dalle donne, per i quali sono poi diventati un capo di biancheria intima da indossare sotto la chima.[14]
Po
modificaPo è il termine generico per riferirsi al soprabito dell'hanbok, che può essere in stile coreano o in stile cinese.[15] Il primo risale al periodo dei Tre regni di Corea e veniva legato in vita da una cintura e da un nastro goreum:[11][15] un esempio di po in stile coreano è il durumagi, che veniva indossato sopra jeogori e baji per proteggersi dal freddo, e venne adottato a livello nazionale nel 1895.[16] Lo stile cinese, che consiste di diversi tipi di po originari della Cina continentale, venne importato in Corea nel periodo degli stati del Nord e del Sud come uniforme di corte e assimilato nella cultura coreana nel corso dei secoli.[15]
Il kkachi durumagi era un soprabito di cinque colori (blu, bianco, rosso, nero e giallo) indossato dai bambini alla vigilia del Seollal per attirare la buona sorte: kkachi significa infatti "gazza", un uccello considerato foriero di prosperità nella cultura coreana.[17] In epoca moderna viene fatto invece indossare ai festeggiati nel giorno del loro primo compleanno.[18]
Accessori
modificaLa giacca è spesso adornata con gioielli di ambra, e venivano usati anche altri accessori come dei fermagli chiamati binyeo (비녀?)[19] o gli spilli per capelli tteoljam (떨잠?, ~
Il norigae (노리개?) era un accessorio tradizionale che le donne appendevano ai goreum, al jeogori o alla chima. Dimensioni e materiali usati per realizzarlo erano indicativi dello status sociale dell'indossatrice.[22]
Storia
modificaTre regni di Corea
modificaLe antiche pitture murali e un giocattolo di argilla ritrovato nel quartiere di Hwangnam-dong a Gyeongju testimoniano che le donne indossavano chima e jeogori già nel Goguryeo, durante il periodo dei Tre regni (57 a. C.-668).[23][24][25][26] L'origine dell'hanbok può essere fatta risalire all'abbigliamento antico della Manciuria e della Corea settentrionale:[27] alcune ipotesi lo ricollegano agli abiti scitici dei nomadi della steppa eurasiatica,[28][29][30] la cui struttura, che comprendeva pantaloni e giacca con la chiusura a sinistra, era studiata per l'equitazione e facilitare i movimenti.[28][31] Nonostante questa teoria sia generalmente accettata nel mondo accademico coreano, uno studio del 2020 ha suggerito che vada rivista, date le numerose differenze osservate tra l'hanbok e l'abbigliamento scitico.[32]
Le prime forme di hanbok appaiono nelle pitture murali del complesso di tombe Goguryeo tra il IV e il VI secolo.[26][27][28][33] Pantaloni, giacche lunghe e twii (una fusciacca) erano indossati tanto dagli uomini quanto dalle donne, le quali portavano anche una gonna sopra ai pantaloni. Questa struttura è rimasta sostanzialmente invariata fino all'epoca moderna,[34] fatto salvo per la lunghezza e il modo di allacciare il jeogori: inizialmente la chiusura era al centro del petto come quella del caffettano, oppure a sinistra, ma dal VI secolo venne spostata a destra.[35]
Periodo degli stati del Nord e del Sud
modificaDurante il periodo degli stati del Nord e del Sud (698-826), il Silla e il Balhae adottarono il dallyeong, una vestaglia dal collo tondo usata dalla dinastia cinese Tang.[36][37] Nel Silla fu introdotto da Muyeol di Silla nel secondo anno della regina Jindeok, e venne usato come gwanbok, ovverosia come abito formale dei funzionari governativi e degli sposi, e dai re fino alla fine della dinastia Joseon nel XX secolo.[37][38] La dinastia Tang ebbe un'influenza notevole sulla moda del Silla, la cui corte adottò le medesime regole sull'abbigliamento osservate dal vicino cinese;[39][40] il popolo conservò invece i propri abiti tradizionali.[38] La moda del Balhae venne invece influenzata non solo da Tang, ma da più stili eterogenei come quello del popolo Mohe, quello del Goguryeo e quelli dei Tre regni.[41]
Goryeo
modificaDurante il successivo periodo Goryeo (918-1392), tra gli aristocratici l'abitudine presa in prestito dalla Cina di indossare la gonna sopra alla parte superiore iniziò ad essere sostituita dal modo opposto, che prevedeva chima sotto e jeogori sopra.[23] I due stili coesistessero per l'intera dinastia, e la moda influenzata da Tang scomparve soltanto nel medio-tardo Joseon.[42] L'abbigliamento dei nobili del Goryeo venne modellato su quello della dinastia Song,[43] specialmente dopo la dominazione mongola (1270-1356).[44] Fu in questo periodo che l'hanbok subì modifiche significative: dopo la firma del trattato di pace tra il Goryeo e l'impero mongolo nel XIII secolo, le principesse mongole che si sposarono con i sovrani coreani portarono con sé la moda mongola, influenzata dalla dinastia Yuan, che iniziò a prevalere sia nelle occasioni formali che nella vita privata.[30][38][45][46] Con la caduta di Yuan, Goryeo conservò soltanto l'abbigliamento utile e adatto alla propria cultura, mentre il resto scomparve.[38]
In epoca Goryeo, inoltre, il tipo, il colore e i dettagli degli hanbok cominciarono a determinare le differenze nello status sociale di chi lo indossava.[47] I contadini e la gente comune non potevano portare abiti colorati nella vita quotidiana, ma soltanto in occasioni speciali come i matrimoni, i compleanni e le festività: sciamane, kisaeng e bambini erano esclusi dalla regola.[48]
Joseon
modificaNei primi anni della dinastia Joseon (1392-1897), la moda femminile degli aristocratici e della monarchia, che venne imitata dalle classi inferiori, fuse ispirazioni provenienti dalla dinastia Ming a uno stile distintamente coreano.[50] Quando il neoconfucianesimo venne adottato come ideologia di Stato nel XV secolo, ciò si riflesse sull'abbigliamento usato da tutte le classi sociali in ogni occasione della vita: gli uomini dovevano esprimere integrità, mentre le donne castità nel loro modo di vestire.[51] Di conseguenza, le donne iniziarono a indossare chima a pieghe, jeogori più lunghi e molteplici strati di stoffa per non scoprire mai la pelle nuda e nascondere le curve del corpo.[52][53][54] Nel XVI secolo, il jeogori iniziò ad accorciarsi progressivamente e divenne più aderente:[55][56] la lunghezza di 65 cm scese a 55 cm nel XVII secolo, 45 cm nel XVIII secolo e 28 cm nel XIX secolo, arrivando anche a soli 14,5 cm. Per coprire il seno si usavano delle fasce chiamate heoritti o jorinmal.[57] La moda dei jeogori più corti venne lanciata dalle kisaeng e si diffuse velocemente tra le aristocratiche,[57] mentre la riduzione della quantità di stoffa con cui venivano cuciti gli abiti potrebbe essere stata causata dalle difficoltà economiche che seguirono le invasioni giapponesi della Corea (1592-1598).[55]
Epoca moderna
modificaIn Corea del Sud, l'hanbok è stato particolarmente utilizzato fino agli anni sessanta, cioè fino a quando non si è cominciata a diffondere la moda occidentale, ed è diventato un abito caratteristico da indossare in occasioni molto formali,[58] ma alcuni stilisti hanno proposto versioni modernizzate per l'uso quotidiano.[59] Nel 2012 la città di Jeonju ha iniziato ad organizzare il festival "Hanbok Day" per incoraggiare i sudcoreani a riscoprire alcune antiche tradizioni come quella dell'hanbok. L'evento ha ricevuto la sponsorizzazione del Ministero della cultura, degli sport e del turismo.[60]
In Corea del Nord, l'hanbok, qui noto come chosŏn-ot, è stato promosso attivamente da Kim Jong-un.[61] Mentre gli uomini lo portano solo occasionalmente, le donne devono indossarlo quando partecipano alle feste nazionali, quali il compleanno di Kim Jong-il (16 febbraio), la Giornata internazionale della donna (8 marzo), il compleanno di Kim Il-sung (15 aprile) e il Giorno della fondazione (9 settembre).[62] La combinazione chima nera-jeogori bianco è l'abbigliamento rappresentativo della donna nordcoreana ideale, l'outfit ufficiale per le cerimonie,[63] e la divisa scolastica delle universitarie,[61] il cui orlo della gonna si ferma a circa 30 cm dal terreno per motivi pratici.[64] A volte, motivi floreali (specialmente azalee, in omaggio a una poesia di Kim Sowol) vengono aggiunti alle maniche del jeogori e alla chima.[61]
In Cina, l'hanbok prende il nome di chaoxianfu (
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Voci correlate
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) hanbok, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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