Pritaneo
Il pritaneo (in greco antico: πρυτανεῖ
Origine e funzione
modificaL'edificio tuttavia aveva un ruolo molto più ampio, in quanto rappresentava il focolare e il cuore della città, dove si trovava il fuoco sacro che non si spegneva mai. Simbolo della continuità della città, consacrato ad Estia, dea del focolare, della casa e della famiglia, il pritaneo era il cuore simbolico e politico della pólis: in esso sedevano i magistrati, si accoglievano gli ambasciatori e si celebravano le cerimonie pubbliche, si prendeva il fuoco per fondare le colonie (e il loro pritaneo), si tenevano i sacrifici solenni e le offerte agli dei.
Ad Atene, il Pritaneo non va confuso con la Thòlos (Θόλος) dell'agorà dove i pritani, eletti dalle tribù di Atene per assicurare la presidenza della bulè (assemblea ristretta), vivevano e lavoravano; il Pritaneo era invece un edificio più antico, situato alle falde settentrionali dell'Acropoli. In origine vi si riunivano i pritani, intesi in senso arcaico come sommi magistrati della costituzione ateniese precedente alla riforma di Clistene.
Successivamente, pur mantenendo la funzione di custodire il fuoco sacro, l'edificio fu adibito ad accogliere i cittadini onorati del
Note
modifica- ^ Erodoto, Storie, I, 146; III, 57
- ^ Margherita Guarducci, "L'epigrafia greca dalle origini al Tardo Impero", Roma, 1987, p.119
- ^ Lorenzo Rocci, Vocabolario greco italiano, Società Editrice Dante Alighieri, 1987, 13ª ed., v. παρα-σιτέω
- ^ Domenico Musti, Storia Greca, Laterza, Bari, 2001, pag. 404.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) prytaneum, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.