Raiders of the Lost Ark (videogioco)
Raiders of the Lost Ark è un videogioco del 1982 creato per la console Atari 2600. È basato sul film I predatori dell'arca perduta del 1981[1] ed è considerato uno dei migliori titoli prodotti per la console di Atari.[2] Il gioco è stato scritto da Howard Scott Warshaw, già autore di Yars' Revenge.[3]
Raiders of the Lost Ark videogioco | |
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Immagine del gioco | |
Piattaforma | Atari 2600 |
Data di pubblicazione | 1982 |
Genere | Avventura dinamica |
Tema | Indiana Jones |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Atari, Inc. |
Pubblicazione | Atari, Inc. |
Design | Howard Scott Warshaw |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | 2 joystick |
Supporto | cartuccia |
Requisiti di sistema | 2 joystick |
Trama
modificaIl giocatore controlla Indiana Jones durante la sua ricerca della perduta arca dell'alleanza. Il videogioco è ambientato nella città del Cairo nel 1936, rappresentata da una sala d'ingresso e da un mercato. Nella sala d'ingresso Indiana Jones può aprire uno squarcio in un muro utilizzando una granata ed entrare nel Tempio degli Antichi. Nel Tempio si trovano 2 percorsi, entrambi contenenti vari ostacoli, dopo i quali troverà, alla fine, la stanza del tesoro. In essa Indiana Jones può raccogliere oro e altri oggetti che gli serviranno nel prosieguo del gioco.
Il giocatore deve poi attraversare una mesa alla fine della quale trova la Stanza della Mappa dove è indicato il posto in cui si trova l'Arca Perduta. A sud della Stanza della Mappa c'è un Covo di Ladri e un Mercato Nero: all'interno di quest'ultimo ci sono diversi personaggi, tra cui due sceicchi e un matto e alcuni oggetti necessari per completare il gioco.
Dopo aver trovato tutti gli oggetti nascosti nelle varie stanze, il giocatore torna alla mesa e da lì si getta con un paracadute. Il giocatore cade all'interno della mesa passando attraverso un piccolo foro alla fine di una diramazione, e dissotterra l'Arca dopo aver sconfitto altri ladri.
Modalità di gioco
modificaIl gioco richiede al giocatore di utilizzare i 2 joystick della console contemporaneamente: con il joystick numero 1 seleziona l'oggetto da utilizzare e con il suo pulsante lo può gettare via; con il joystick numero 2 muove Indiana Jones e con il suo pulsante usa l'oggetto selezionato. Questo schema anticipò i controller per giochi di futura progettazione dotati di più pulsanti.
L'ambiente di gioco è formato da molte stanze, dove Indiana Jones è disegnato di profilo ma può camminare in tutte le direzioni. Molte stanze sono a schermata fissa ma ce ne sono anche a scorrimento verticale; dai bordi dello schermo si può passare da una stanza all'altra. Gli oggetti vengono raccolti passandoci sopra e mostrati in un inventario a icone alla base dello schermo. Indiana Jones ha tre vite che può perdere al contatto con vari tipi di pericoli.
Sviluppo del gioco e critica
modificaSull'onda del successo ai botteghini della pellicola cinematografica, i dirigenti di Atari decisero di effettuare la conversione in videogioco de "I predatori dell'Arca Perduta" ed affidarono il compito a Howard Scott Warshaw, l'autore del fortunato titolo Yars' Revenge, considerato uno tra i migliori giochi per Atari 2600.[3]
Atari contattò quindi Steven Spielberg per l'acquisizione delle licenze e poi fece incontrare Warshaw e Spielberg. Warshaw mostrò a Spielberg il suo Yars' Revenge e spiegò l'idea che aveva in mente per la realizzazione del gioco. A Spielberg piacque Yars' ed approvò la scelta di Warshaw come programmatore per il gioco.[4]
Warshaw aveva in mente di fare un gioco simile ad Adventure, un altro gioco di avventura pubblicato per la 2600, ma con una grafica più ricca, con effetti sonori più elaborati e con più rompicapo da risolvere.[5]
Il titolo, pubblicato nel mese di novembre del 1982, riscosse un riscontro molto positivo da parte della critica e degli utenti. Il gioco è considerato infatti uno dei migliori prodotti per la console Atari 2600, sia per la grafica sia anche per la storia e la complessità del gioco, che richiedeva un certo impegno per giocarlo e risolverlo.[2][6]
Note
modifica- ^ Raiders of the Lost Ark Review, su gamefreaks365.com. URL consultato il 5 luglio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2009).
- ^ a b Raiders of the lost ark, su thelogbook.com, Phosphor Dot Fossils. URL consultato il 28 agosto 2010 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2011).(EN)
«Raiders is held up as an example of a great game.»
(IT)«Raiders è citato come esempio di un grande gioco»
- ^ a b Yars' Revenge, su thelogbook.com, Phosphor Dot Fossils. URL consultato il 28 agosto 2010 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2011).(EN)
«Yars' Revenge can be held up as an example of one of the best games that graced that machine.»
(IT)«Yars' Revenge può essere citato come esempio di uno dei migliori giochi che fecero da contorno a quella macchina [la 2600]»
- ^ Keith Phipps, Interview - Howard Scott Warshaw, su avclub.com, A.V. Club, 02/02/2005. URL consultato il 28/08/2010.(EN)
«When it came to me to do Raiders Of The Lost Ark, and go meet Steven Spielberg, and do some sort of pseudo-interview with him, I showed him Yars' and we talked a little. He said, "Okay, I definitely want Howard to do Raiders Of The Lost Ark".»
(IT)«Quando dovetti realizzare Raiders of the Lost Ark incontrai Steven Spielberg e feci con lui una specie di colloquio, gli mostrai Yars' e parlammo un po'. Egli disse: "Okay, voglio senz'altro Howard per fare Raiders of the Lost Ark".»
- ^ Scott Stilphen, Dp Interviews... Howard Scott Warshaw, su digitpress.com. URL consultato il 28/08/2010 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2007).(EN)
«Upon his approval, I decided to do a game similar to Adventure, but with more sounds, colors, and puzzles – the biggest adventure game ever!»
(IT)«Dopo la sua [di Spielberg] approvazione decisi di fare un gioco simile ad Adventure ma con più suoni, più colori e più rompicapo - il miglior gioco d'avventura di sempre!»
- ^ Recensione di Raiders of the Lost Ark, su atariprotos.com. URL consultato il 28/08/2010.(EN)
«While it's definitely not for everyone, ROTLA is one of the great classics of the 2600 and deserves a special place in Atari history as one of the most complex games ever made.»
(IT)«Nonostante non sia certamente [un gioco] per tutti, Raiders of the Lost Ark è uno dei grandi classici per la 2600 e detiene un posto speciale nella storia di Atari come uno dei giochi più complessi mai fatti.»
Bibliografia
modifica- Raiders of the Lost Ark (JPG), in Videogiochi, n. 8, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, settembre 1983, pp. 65-66, ISSN 0392-8918 .
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Raiders of the Lost Ark, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Raiders of the Lost Ark, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Raiders of the Lost Ark, su Atarimania.com - 2600.
- (EN) Raiders of the Lost Ark, su atariage.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018).
- (EN) Una breve menzione di Raiders sul sito di Howard Scott Warshaw, su onceuponatari.com.