Tadanori Yokoo
Tadanori Yokoo (
Biografia
modificaNato nella prefettura di Hyōgo, viene adottato da anziani parenti grossisti di tessuti per kimono.[1] Durante l'adolescenza trova ispirazione nelle decorazioni tradizionali per kimono e nelle illustrazioni per l'infanzia.[1]Per molto tempo ricopia immagini esistenti, particolarmente le etichette sui tessuti di kimono, i cui disegni mescolavano motivi occidentali e giapponesi , tra il cattivo gusto e il mistero magico , le carte da gioco Menko (めんこ o
Stile
modificaIl suo approccio è immediatamente riconoscibile e personale[3]. La sua opera si colloca in una zona permeabile tra arte e cultura popolare[4].Piuttosto che seguire ciecamente il mantra funzionalista del Modernismo, Yokoo introduce nei suoi manifesti commerciali gli elementi grafici e creativi della sua infanzia con uno stile che combina una gamma di colori brillanti, persino sfarzosi, con tecniche che giustappongono iconografie incoerenti e singolari. La passione e la curiosità di una generazione giapponese cresciuta con la cultura popolare americana e i nuovi media, i valori, mutevoli, di rifiuto della tradizione trovano espressione simbolica nella sua grafica disinibita[4]che non abbandona completamente il proprio retaggio, incarnando l’epoca in trasformazione con linee dai bordi netti e colori vivaci, da fumetto e libri per l’infanzia, muovendosi tra pop art , leggerezza stilistica degli anni ’20 e antichi e strutturati idiomi tipicamente giapponesi[3].
Negli anni ‘80, sposta la sua attenzione dalla grafica alla pittura, pur non abbandonando completamente il lavoro di designer. Da allora trascorre gran parte del tempo sulla tela nel suo studio di Tokyo. L'approccio di Yokoo alla pittura è una sorta di lotta con le proprie esperienze di vita. Apparentemente privi di confini e regole, i suoi dipinti sono caldi, autobiografici e mistici, attingendo a influenze a prima vista incoerenti come misticismo, estetica giapponese, poster psichedelici ,fantascienza e fumetto[5].
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ a b c (EN) Tadanori Yokoo: An artist by design, in The Japan Times, 7 agosto 2011. URL consultato il 2 novembre 2017.
- ^ a b c d Yokoo Tadanori, su ytmoca.jp. URL consultato il 1º novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- ^ a b c (EN) Donald Richie, Japanese Portraits: Pictures of Different People, Tuttle Publishing, 24 aprile 2018, ISBN 978-0804850537.
- ^ a b (EN) Philip B. Meggs e Alston W. Purvis, Meggs' History of Graphic Design, Wiley, 2012 [10 maggio 2016], ISBN 978-1118772058.
- ^ (EN) Edan Corkill, Tadanori Yokoo: An artist by design, su The Japan Times.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tadanori Yokoo
Collegamenti esterni
modifica- (JA) Sito ufficiale, su tadanoriyokoo.com.
- (EN) Yokoo Tadanori, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Tadanori Yokoo, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Tadanori Yokoo, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Tadanori Yokoo, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Tadanori Yokoo, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Tadanori Yokoo, su Anime News Network.
- (EN) Tadanori Yokoo, su MyAnimeList.
- (EN) Tadanori Yokoo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Tadanori Yokoo, su AllMovie, All Media Network.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 96086073 · ISNI (EN) 0000 0004 5879 451X · Europeana agent/base/2848 · ULAN (EN) 500060125 · LCCN (EN) n79039777 · GND (DE) 124277845 · BNF (FR) cb130734554 (data) · J9U (EN, HE) 987007339064405171 · NDL (EN, JA) 00096115 · CONOR.SI (SL) 202761059 |
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