Helen Keller: differenze tra le versioni
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'''Helen Adams Keller''' (1880 – 1968), scrittrice ed attivista statunitense.
* La sicurezza è perlopiù una superstizione. Non esiste in natura,
**''La citazione è spesso contratta in "La sicurezza è perlopiù una superstizione. O la vita è una avventura da vivere audacemente, oppure è niente." oppure ancora parafrasata in "O si vive audacemente, oppure non si vive."''
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* I bambini che sono in grado di sentire imparano a parlare senza particolare sforzo. Catturano al volo le parole che cadono dalle labbra altrui, così come sono, felicemente, mentre i piccoli bambini sordi devono intrappolarle attraverso un processo lento e spesso doloroso. Ma qualunque sia questo processo, il risultato è meraviglioso. Gradualmente, partendo dal dare un nome ad un oggetto, avanziamo un passo alla volta, finché abbiamo colmato la vasta distanza fra la nostra prima sillaba balbettata e l'ampiezza del pensiero di un verso di [[William Shakespeare|Shakespeare]].
* La letteratura è la mia [[Utopia]]. Qui non sono discriminata. Nessuna barriera dei sensi mi priva dei dolci e graziosi discorsi dei miei amici libri. Loro mi parlano senza imbarazzo,
==''Optimism'' (1903)==
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* Molte persone misurano la propria felicità in termini di piacere fisico e di possedimenti materali. Quanto sarebbero felici, se potessero raggiungere quello scopo che hanno fissato sulla linea dell'orizzonte! Se mancasse loro quel dono o quella condizione, si considererebbero miserabili. Se la felicità si misurasse così, io che non posso sentire o vedere avrei ogni buona ragione per sedere in un angolo con le mani giunte e piangere. Se fossi felice nonostante le mie privazioni, se la mia felicità fosse così profonda da sembrare quasi una fede o una filosofia di vita – se, in breve, fossi ottimista, la mia testimonianza del credo dell'ottimismo varrebbe la mia sordità.
* Una volta conoscevo l'abisso dove non c'è speranza e dove l'oscurità si stende su ogni oggetto. Fu allora che l'amore venne e liberò la mia anima. Una volta conoscevo soltanto oscurità e immobilità. Ora conosco la speranza e la gioia. Una volta piagnucolavo e davo pugni contro il muro che mi teneva rinchiusa. Ora mi rallegro nella consapevolezza di poter pensare, agire e ottenere il Paradiso. La mia vita non aveva passato
* È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza.
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