Pompeo Venturi: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: aggiunto portale:biografie
 
(6 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate)
Riga 4: Riga 4:
|Sesso = M
|Sesso = M
|LuogoNascita = Siena
|LuogoNascita = Siena
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1693
|AnnoNascita = 1693
|LuogoMorte = Ancona
|LuogoMorte = Ancona
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1752
|AnnoMorte = 1752
|Epoca = 1700
|Attività = letterato
|Attività = letterato
|Attività2 = critico letterario
|Attività2 = critico letterario
Riga 15: Riga 18:


== Biografia ==
== Biografia ==
Senese, entrò nella [[Compagnia di Gesù]] e fu docente in varie città italiane, tra cui la città natale, [[Firenze]], [[Prato]] e [[Roma]]. Scrittore e poeta sia in latino che in volgare<ref name=":0">{{Cita|Treccani}}</ref>, la figura di Pompeo Venturi fu soprattutto la pubblicazione di un'[[edizione critica]] della ''Divina Commedia'', apparsa per la prima volta in forma anonima a [[Lucca]] nel 1732 con una dedica a [[Papa Clemente XII|Clemente XII]], poi fu edita a [[Venezia]] nel 1739<ref>{{Cita|Vallone}}</ref> ed infine, ufficialmente, a [[Verona]] nel 1749.
Senese, entrò nella [[Compagnia di Gesù]] e fu docente in varie città italiane, tra cui la città natale, [[Firenze]], [[Prato (Italia)|Prato]] e [[Roma]]. Scrittore e poeta sia in latino che in volgare<ref name=":0">{{Cita|Treccani}}.</ref>, Pompeo Venturi è noto soprattutto per la pubblicazione di un'[[edizione critica]] della ''Divina Commedia'', apparsa per la prima volta in forma anonima a [[Lucca]] nel 1732, con una dedica a [[Papa Clemente XII|Clemente XII]], poi riedita a [[Venezia]] nel 1739<ref>{{Cita|Vallone}}.</ref>, e infine a [[Verona]] nel 1749.


L'edizione del Venturi, che si inserisce nella critica verso la figura e l'opera di Dante tipica del [[XVIII secolo|'700]] (da ricordarsi le ''Lettere Virgiliane'' del confratello del Venturi, [[Saverio Bettinelli]]), «privilegia il versante confessionale ai danni di quello filologico-letterario, poiché mira ad un'[[esegesi]] esplicativa "al servizio di [[Dio]]"»<ref name=":1">{{Cita|Spera|p. 180}}</ref>. Difatti, l'opera di Dante è criticata sul piano dottrinale e personale più che su quello della critica<ref>{{Cita|Vallone}}: «Vi si dichiara che dei versi si vuol dare solo il senso letterale "con brevità e sufficienza"...»; {{Cita|Spera|p. 130}}</ref>, in quanto il padre gesuita mira a difendere il [[potere temporale]] dei papi e la loro autorità dalle critiche mosse dal poeta fiorentino<ref>{{Cita|Roda}}: «P[ompeo] Venturi, ostile a Dante Alighieri per le sue critiche al Papato, al potere temporale e alla Chiesa».</ref>. Inoltre, Venturi critica il pluristilismo dantesco, riallacciandosi così alla dottrina [[Pietro Bembo|bembiana]] in quanto critica l'uso di parole non ammesse dall'[[Accademia della Crusca]]<ref name=":1" />.
L'edizione del Venturi, che s'inserisce nella critica verso la figura e l'opera di Dante tipica del [[XVIII secolo|Settecento]] (da ricordarsi le ''Lettere virgiliane'' del confratello del Venturi, [[Saverio Bettinelli]]), «privilegia il versante confessionale ai danni di quello filologico-letterario, poiché mira ad un'[[esegesi]] esplicativa "al servizio di [[Dio]]"»<ref name=":1">{{Cita|Spera|p. 180}}.</ref>. Difatti, l'opera di Dante è criticata sul piano dottrinale e personale più che su quello della critica<ref>{{Cita|Vallone}}: «Vi si dichiara che dei versi si vuol dare solo il senso letterale "con brevità e sufficienza"...»; {{Cita|Spera|p. 130}}</ref>, in quanto il padre gesuita mira a difendere il [[potere temporale]] dei papi e la loro autorità dalle critiche mosse dal poeta fiorentino<ref>{{Cita|Roda}}: «P[ompeo] Venturi, ostile a Dante Alighieri per le sue critiche al Papato, al potere temporale e alla Chiesa».</ref>. Inoltre, il Venturi critica il pluristilismo dantesco, riallacciandosi così alla dottrina [[Pietro Bembo|bembiana]]: egli disapprova l'uso di parole non ammesse dall'[[Accademia della Crusca]]<ref name=":1" />.


L'edizione del Venturi, benché critica verso Dante, ebbe grande fortuna fino agli inizi dell'Ottocento<ref name=":0" />, e venne soppiantata solo dall'edizione curata dal [[Ordine dei frati minori|frate minore]] [[Baldassarre Lombardi]] (la ''Lombardina'', 1791), tesa a rivalutare l'opera dantesca e in polemica aperta con quella di Venturi<ref>{{Cita|Roda}}</ref>.
L'edizione del Venturi, benché critica verso Dante, ebbe grande fortuna fino agl'inizi dell'Ottocento<ref name=":0" />, e fu soppiantata solo dall'edizione curata dal [[Ordine dei frati minori|frate minore]] [[Baldassarre Lombardi]] (la ''Lombardina'', 1791), tesa a rivalutare l'opera dantesca e in polemica aperta con quella del Venturi<ref>{{Cita|Roda}}.</ref>.


== Note ==
== Note ==
Riga 38: Riga 41:


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}

* {{Treccani|pompeo-venturi|Pompeo Venturi|accesso=12 agosto 2018|cid=Treccani}}

*{{EI|nome=Pompeo Venturi|nomeurl=pompeo-venturi|autore=[[Guido Mazzoni (letterato)|Guido Mazzoni]]|anno=1937|accesso=4 settembre 2018}}


{{Dante}}
{{Dante}}
{{Gesuiti}}
{{Gesuiti}}
{{controllo di autorità}}
{{controllo di autorità}}
{{Portale|Letteratura|Cattolicesimo}}
{{Portale|biografie|Cattolicesimo|Letteratura}}

Versione attuale delle 13:37, 25 giu 2021

Pompeo Venturi (Siena, 1693Ancona, 1752) è stato un letterato, critico letterario e religioso italiano, autore di un'edizione critica della Divina Commedia di Dante Alighieri, verso il quale non risparmiò critiche di natura politica e religiosa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Senese, entrò nella Compagnia di Gesù e fu docente in varie città italiane, tra cui la città natale, Firenze, Prato e Roma. Scrittore e poeta sia in latino che in volgare[1], Pompeo Venturi è noto soprattutto per la pubblicazione di un'edizione critica della Divina Commedia, apparsa per la prima volta in forma anonima a Lucca nel 1732, con una dedica a Clemente XII, poi riedita a Venezia nel 1739[2], e infine a Verona nel 1749.

L'edizione del Venturi, che s'inserisce nella critica verso la figura e l'opera di Dante tipica del Settecento (da ricordarsi le Lettere virgiliane del confratello del Venturi, Saverio Bettinelli), «privilegia il versante confessionale ai danni di quello filologico-letterario, poiché mira ad un'esegesi esplicativa "al servizio di Dio[3]. Difatti, l'opera di Dante è criticata sul piano dottrinale e personale più che su quello della critica[4], in quanto il padre gesuita mira a difendere il potere temporale dei papi e la loro autorità dalle critiche mosse dal poeta fiorentino[5]. Inoltre, il Venturi critica il pluristilismo dantesco, riallacciandosi così alla dottrina bembiana: egli disapprova l'uso di parole non ammesse dall'Accademia della Crusca[3].

L'edizione del Venturi, benché critica verso Dante, ebbe grande fortuna fino agl'inizi dell'Ottocento[1], e fu soppiantata solo dall'edizione curata dal frate minore Baldassarre Lombardi (la Lombardina, 1791), tesa a rivalutare l'opera dantesca e in polemica aperta con quella del Venturi[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Treccani.
  2. ^ Vallone.
  3. ^ a b Spera, p. 180.
  4. ^ Vallone: «Vi si dichiara che dei versi si vuol dare solo il senso letterale "con brevità e sufficienza"...»; Spera, p. 130
  5. ^ Roda: «P[ompeo] Venturi, ostile a Dante Alighieri per le sue critiche al Papato, al potere temporale e alla Chiesa».
  6. ^ Roda.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN22491995 · ISNI (EN0000 0000 8101 7621 · SBN RAVV069231 · BAV 495/184364 · CERL cnp00958465 · LCCN (ENn86054285 · GND (DE1055191968 · J9U (ENHE987007280260705171