Coordinate: 45°09′N 9°22′E

Corteolona: differenze tra le versioni

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'''Corteolona''' (''Curtlòna'' in [[dialetto pavese]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino |p= 273 }}</ref>) è una località di {{formatnum:2204}} abitanti e {{M|10|ul=km²}}, sede del comune di [[Corteolona e Genzone]] della [[provincia di Pavia]] in [[Lombardia]]. Si trova nel [[Pavese (territorio)|Pavese]] meridionale, al margine del terrazzo della valle alluvionale del [[Po]], presso la confluenza dell'[[Olona (meridionale)|Olona]] che scorre ad ovest del paese.


== Storia ==
'''Corteolona''' (''Curtlòna'' in [[dialetto pavese]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino |p= 273 }}</ref>) è una frazione di 2.204 abitanti, capoluogo del comune di [[Corteolona e Genzone]] della [[provincia di Pavia]] in [[Lombardia]]. Si trova nel [[Pavese (territorio)|Pavese]] meridionale, al margine del terrazzo della valle alluvionale del [[Po]], presso la confluenza dell'[[Olona (meridionale)|Olona]] che scorre a ovest del paese.
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[[Liutprando]] fece qui ampliare la residenza paterna, trasformandola in ''[[Palazzo Reale (Corteolona)|palatium]]'' suburbano e, dopo l'anno [[729]], vi fondò anche una chiesa e un monastero.
A 20&nbsp;km sulla strada che conduce da [[Pavia]] a [[Cremona]]. Anche in epoca altomediovale, questo nucleo abitato era in posizione naturalmente difesa, essendo situato tra due grandi anse del Po e la valle dell'[[Olona (meridionale)|Olona]].
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[[Liutprando]] fece qui ampliare la residenza paterna, trasformandola in ''palatium'' suburbano e, dopo l'anno [[729]], vi fondò anche una chiesa e un monastero. La testimonianza più nota dell'[[Rinascenza liutprandea|età liutprandea]], proveniente da Corteolona è senz'altro un frammento di bassorilievo marmoreo, probabilmente un [[pluteo]] con la testa di un animale che si abbevera ad un'anfora<ref>[http://www.altomedioevolombardo.it/html/cpavia1.htm Rete museale Alto medioevo Lombardo V-XI secolo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; l'animale, in passato considerato un cavallino è ora identificato piuttosto, sulla scorta del [[salmo 61]]<ref>“come la cerva si abbevera alle fonti d'acqua, così l'anima mia a te, o Dio”</ref>, con un cerbiatto o un agnello; il frammento è ora conservato nella sezione Archeologica dei [[Musei Civici di Pavia]], insieme a tre colonne della medesima provenienza. L'altissima qualità esecutiva del frammento lo fa considerare come ''uno degli esempi più alti della produzione artistica nella tarda età longobarda.<ref>S. LOMARTIRE, Scheda “Frammento di pluteo con testa di agnello o di cerbiatto”, in Il futuro dei Longobardi. L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno, (cat. della mostra, Brescia 18 giugno – 19 novembre 2000), a c. C BERTELLI, G.P. BROGIOLO, Milano, 2000, pp. 250-251</ref>.


La testimonianza più nota dell'[[Rinascenza liutprandea|età liutprandea]], proveniente da Corteolona è senz'altro un frammento di bassorilievo marmoreo, probabilmente un [[pluteo]] con la testa di un animale che si abbevera ad un'anfora<ref>[http://www.altomedioevolombardo.it/html/cpavia1.htm Rete museale Alto medioevo Lombardo V-XI secolo<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304092519/http://www.altomedioevolombardo.it/html/cpavia1.htm |data=4 marzo 2016 }}</ref>; l'animale, in passato considerato un cavallino è ora identificato piuttosto, sulla scorta del [[salmo 61]]<ref>“come la cerva si abbevera alle fonti d'acqua, così l'anima mia a te, o Dio”</ref>, con un cerbiatto o un agnello; il frammento è ora conservato nella sezione Archeologica dei [[Musei Civici di Pavia]], insieme a tre colonne della medesima provenienza. L'altissima qualità esecutiva del frammento lo fa considerare come ''uno degli esempi più alti della produzione artistica nella tarda età longobarda''<ref>S. Lomartire, Scheda “Frammento di pluteo con testa di agnello o di cerbiatto”, in ''Il futuro dei Longobardi. L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno'', (catalogo della mostra, Brescia 18 giugno – 19 novembre 2000), a cura di C. Bertelli, G.P. Brogiolo, Milano, 2000, pp. 250-251.</ref>.
== Storia ==
Sorta sulla ''Strada Regina'' che congiungeva [[Pavia]] con [[Piacenza]] e la [[Via Emilia]], la strada da cui passarono Re e Imperatori, Corteolona, forse già villa in epoca romana, fu una [[Corte regia]] in cui risiedettero i re [[longobardi]] e [[franchi]], quando Pavia era capitale del Regno. Da qui nell'[[825]] l'imperatore [[Lotario I]] emanò il capitolare che eleggeva Pavia a sede principale degli studi dell'Italia settentrionale, gettando le basi della futura Università. Successivamente la ''Curtis Olumna'' fu donata al [[monastero di San Salvatore di Pavia]]. Appartenne alla ''Campagna Sottana'' di Pavia, e nel [[XV secolo]] fu inclusa nella squadra (podesteria) del Vicariato di [[Belgioioso]].


Nel maggio 825 re [[Lotario I]] vi promulga tre capitolari, uno su argomenti secolari e due contenenti norme ecclesiastiche.
Nel [[1475]] il marchese Ercole [[Estensi|d'Este]], di un ramo cadetto della casata ducale ferrarese, fu nominato Conte di Corteolona e Signore del Vicariato di Belgioioso (di cui Corteolona era sede amministrativa, essendo Belgioioso un feudo distinto). Questi feudi nel [[1757]] passarono per matrimonio ai principi [[Barbiano di Belgioioso]].


Al [[Nascita della Repubblica Italiana|referendum istituzionale del 1946]], il 53,2% degli elettori (597) di Corteolona votò per la Repubblica, contro il 46,7% (524) che votò per la monarchia<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=4&levsut1=1&lev2=57&levsut2=2&levsut3=3&ne1=4&ne2=57&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=570530&lev3=530|titolo=Risultati referendum '46}}</ref>.
Dal 1º gennaio 2016 l'ex comune di Corteolona si è fuso con quello di [[Genzone]] a formare il nuovo comune di [[Corteolona e Genzone]].

Fino al 1º gennaio del 2016, Corteolona fu comune autonomo, per poi fondersi con l'ex [[Comune (Italia)|comune]] di [[Genzone]] per formare il nuovo comune di Corteolona e Genzone.

=== Simboli===
[[File:Corteolona-Stemma.png|upright=0.7|thumb|Vecchio stemma comunale]]
{{citazione|Stemma di rosso, alla pergamena al naturale, caricata di una corona d'oro corona all'antica di sette punte visibili, e di due spade una d'oro l'altra d'argento, passanti nella stessa in decusse, il tutto accompagnato in capo da una bilancia anch'essa d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.<ref>{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/zona-municipale/corteolona/ |titolo= Corteolona |accesso= 4 agosto 2022 }}</ref>|D.P.R. 26 febbraio 1976}}


== Società ==
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Corteolona}}
{{Demografia/Corteolona}}

== Persone legate a Corteolona ==
* [[Pietro Maffi]] (Corteolona, 12 ottobre [[1858]] - Pisa, 17 marzo [[1931]]), cardinale, letterato ed astronomo nominato presidente della [[Specola Vaticana]] nel [[1907]]
* [[Carlo Rossella]], giornalista

== Amministrazione ==
{{...||centri abitati}}


== Note ==
== Note ==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Corteolona]]
* [[Corteolona e Genzone]]
* [[Genzone]]
* [[Genzone]]

== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.corteolona.pv.it|Sito del Comune}}
* [http://www.corteolona.netweek.it Notizie Corteolona] - informazioni comune, farmacie, servizi:


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Corteolona}}
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}


{{portale|lombardia}}
{{portale|Lombardia}}


[[Categoria:Corteolona| ]]
[[Categoria:Corteolona| ]]

Versione attuale delle 13:06, 17 apr 2024

Corteolona
sede comunale di Corteolona e Genzone Palazzo d'Este
Corteolona – Veduta
Corteolona – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
ComuneCorteolona e Genzone
Territorio
Coordinate45°09′N 9°22′E
Altitudine71 m s.l.m.
Superficie10,09 km²
Abitanti2 201[1] (31-12-2010)
Densità218,14 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale27014
Prefisso0382
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018056
Cod. catastaleD067
TargaPV
Cl. climaticazona E, 2 628 GG[2]
Nome abitanticorteolonesi
Patronosanto Stefano
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Corteolona
Corteolona
Sito istituzionale

Corteolona (Curtlòna in dialetto pavese[3]) è una località di 2 204 abitanti e 10 km², sede del comune di Corteolona e Genzone della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese meridionale, al margine del terrazzo della valle alluvionale del Po, presso la confluenza dell'Olona che scorre ad ovest del paese.

Palazzo d'Este

A 20 km sulla strada che conduce da Pavia a Cremona, anche in epoca altomedievale questo nucleo abitato era in posizione naturalmente difesa, essendo situato tra due grandi anse del Po e la valle dell'Olona.

Liutprando fece qui ampliare la residenza paterna, trasformandola in palatium suburbano e, dopo l'anno 729, vi fondò anche una chiesa e un monastero.

Corteolona nel Pavese

La testimonianza più nota dell'età liutprandea, proveniente da Corteolona è senz'altro un frammento di bassorilievo marmoreo, probabilmente un pluteo con la testa di un animale che si abbevera ad un'anfora[4]; l'animale, in passato considerato un cavallino è ora identificato piuttosto, sulla scorta del salmo 61[5], con un cerbiatto o un agnello; il frammento è ora conservato nella sezione Archeologica dei Musei Civici di Pavia, insieme a tre colonne della medesima provenienza. L'altissima qualità esecutiva del frammento lo fa considerare come uno degli esempi più alti della produzione artistica nella tarda età longobarda[6].

Nel maggio 825 re Lotario I vi promulga tre capitolari, uno su argomenti secolari e due contenenti norme ecclesiastiche.

Al referendum istituzionale del 1946, il 53,2% degli elettori (597) di Corteolona votò per la Repubblica, contro il 46,7% (524) che votò per la monarchia[7].

Fino al 1º gennaio del 2016, Corteolona fu comune autonomo, per poi fondersi con l'ex comune di Genzone per formare il nuovo comune di Corteolona e Genzone.

Vecchio stemma comunale

«Stemma di rosso, alla pergamena al naturale, caricata di una corona d'oro corona all'antica di sette punte visibili, e di due spade una d'oro l'altra d'argento, passanti nella stessa in decusse, il tutto accompagnato in capo da una bilancia anch'essa d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[9]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 273.
  4. ^ Rete museale Alto medioevo Lombardo V-XI secolo Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  5. ^ “come la cerva si abbevera alle fonti d'acqua, così l'anima mia a te, o Dio”
  6. ^ S. Lomartire, Scheda “Frammento di pluteo con testa di agnello o di cerbiatto”, in Il futuro dei Longobardi. L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno, (catalogo della mostra, Brescia 18 giugno – 19 novembre 2000), a cura di C. Bertelli, G.P. Brogiolo, Milano, 2000, pp. 250-251.
  7. ^ Risultati referendum '46, su elezionistorico.interno.gov.it.
  8. ^ Corteolona, su araldicacivica.it. URL consultato il 4 agosto 2022.
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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