Coordinate: 40°04′47.68″N 18°29′00.17″E

Porto Badisco: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
senza fonte – Annullata la modifica 116168123 di Virgilio carmine Galati (discussione)
Etichetta: Annulla
#article-section-source-editor
Etichette: Ripristino manuale Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
 
(11 versioni intermedie di 8 utenti non mostrate)
Riga 31: Riga 31:


==L'approdo di Enea in Italia==
==L'approdo di Enea in Italia==
Secondo un'interpretazione ricorrente fu Badisco il primo approdo di [[Enea]], descritto nell'''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]: l'eroe vi avrebbe fatto scalo nel suo viaggio in [[Italia]] dopo la fuga da [[Troia]]. Tuttavia i riferimenti letterali del III canto dell'Eneide fanno riferimento a un posto ben popolato, con un tempio dedicato a Minerva frigia posto molto in alto rispetto alla costa e con un porto ad arco difeso da uno scoglio. Elementi che spingono a ritenere più aderente la location virgiliana a quella del porticciolo romano di Castro ove è documentato il culto della dea Minerva e le origini cretesi (sospettose genti) della fondazione della città dello sbarco. A conferma di questa versione, nel Luglio 2015 a [[Castro (Puglia)|Castro]] un gruppo di archeologi guidati da Amedeo Galati ha rinvenuto una statua mutila femminile di grandi dimensioni. L'opera è databile presumibilmente al IV secolo a.C. e potrebbe raffigurare la dea Minerva, confermando così le ipotesi degli scopritori del reperto, anche se la veste con corto gonnellino farebbe supporre che si tratti di un'Artemide. Custodita a tre metri dal sottosuolo del centro di Castro, la statua è sprovvista della testa e di altri dettagli anatomici, ma riporta eccezionali tracce di rosso porpora. Gli archeologi hanno rinvenuto anche la falange di un dito e un braccio e si spera di poter scoprire con il tempo anche gli altri elementi mancanti. Se si riuscisse a ricomporla, la statua risulterebbe alta almeno quattro metri.<ref>{{Cita web|url = http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/07/04/foto/salento_scoperto_il_busto_di_minerva_cantato_nell_eneide-118334961/1/#1|titolo = Salento, la dea di 4 metri sul luogo dello sbarco di Enea|pubblicazione|Repubblica.it - Bari|accesso=5 luglio 2015}}</ref>
Secondo un'interpretazione ricorrente fu Badisco il primo approdo di [[Enea]], descritto nell'''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]: l'eroe vi avrebbe fatto scalo nel suo viaggio in [[Italia]] dopo la fuga da [[Troia]]. Tuttavia i riferimenti letterali del III canto dell'Eneide fanno riferimento a un posto ben popolato, con un tempio dedicato a Minerva frigia posto molto in alto rispetto alla costa e con un porto ad arco difeso da uno scoglio, elementi che spingono a ricollegare il luogo descritto nell'opera virgiliana a quella del porticciolo romano di Castro, ove è documentato il culto della dea Minerva e le origini cretesi (sospettose genti) della fondazione della città dello sbarco.
A conferma di questa versione, nel luglio 2015 a [[Castro (Puglia)|Castro]] un gruppo di archeologi guidati da Amedeo Galati ha rinvenuto una statua mutila femminile di grandi dimensioni: l'opera è databile presumibilmente al [[IV secolo a.C.]] e potrebbe raffigurare la dea Minerva, confermando così le ipotesi degli scopritori del reperto, anche se la veste con corto gonnellino farebbe supporre che si tratti di un'Artemide. Custodita a tre metri dal sottosuolo del centro di Castro, la statua è sprovvista della testa e di altri dettagli anatomici, ma riporta eccezionali tracce di rosso porpora. Gli archeologi hanno rinvenuto anche la falange di un dito e un braccio e si spera di poter scoprire con il tempo anche gli altri elementi mancanti. Se si riuscisse a ricomporla, la statua risulterebbe alta almeno quattro metri.<ref>{{Cita web|url = http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/07/04/foto/salento_scoperto_il_busto_di_minerva_cantato_nell_eneide-118334961/1/#1|titolo = Salento, la dea di 4 metri sul luogo dello sbarco di Enea|pubblicazione|Repubblica.it - Bari|accesso=5 luglio 2015}}</ref>


==La Grotta dei Cervi==
==La Grotta dei Cervi==
A Porto Badisco si trova inoltre la [[Grotta dei Cervi (Otranto)|Grotta dei Cervi]], che contiene importanti disegni realizzati con guano di pipistrello databili al [[Neolitico]] ed è caratterizzata da numerosi anfratti e calette di rara bellezza. In Direzione Santa Cesarea-Castro-Leuca, inoltre, si trova la cosiddetta "Grotta delle Striare", cioè grotta delle streghe, caratteristica per l'entrata attraversata in diagonale da una lingua di roccia.
A Porto Badisco si trova inoltre la [[Grotta dei Cervi (Otranto)|Grotta dei Cervi]], che contiene importanti disegni realizzati con guano di pipistrello databili al [[Neolitico]] ed è caratterizzata da numerosi anfratti e calette di rara bellezza. In Direzione Santa Cesarea-Castro-Leuca, inoltre, si trova la cosiddetta "Grotta delle Striare", cioè grotta delle streghe, caratteristica per l'entrata attraversata in diagonale da una lingua di roccia.


==Il Parco Regionale==
==Il parco regionale==
Dall'ottobre [[2006]] parte del territorio di Otranto rientra nel [[Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase|Parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase]], istituito dalla Regione [[Puglia]] allo scopo di salvaguardare la costa orientale del [[Salento]], ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.
Dall'ottobre 2006 parte del territorio di Otranto rientra nel [[Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase|parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase]], istituito dalla regione [[Puglia]] allo scopo di salvaguardare la costa orientale del [[Salento]], ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.


{{Immagine grande|Porto Badisco.jpg|700px|Baia di Porto Badisco}}
{{Immagine grande|Porto Badisco.jpg|700px|Baia di Porto Badisco}}
Riga 44: Riga 46:
==Note==
==Note==
<References/>
<References/>

Porto Badisco è la frazione del comune di [[Otranto]] differentemente da come credono gli abitanti di [[Uggiano la Chiesa]],piccolo paesino confinante con Otranto


==Voci correlate==
==Voci correlate==

Versione attuale delle 17:58, 7 lug 2024

Porto Badisco
frazione
Porto Badisco – Veduta
Porto Badisco – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Provincia Lecce
ComuneOtranto
Territorio
Coordinate40°04′47.68″N 18°29′00.17″E
Altitudine10 m s.l.m.
Abitanti0
Altre informazioni
Cod. postale73028
Prefisso0836
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Porto Badisco
Porto Badisco

«Dove due rocce spumeggiano d'acqua salata,
mentre il porto rimane nascosto.»

Porto Badisco è una località balneare situata nel territorio del comune di Otranto, in provincia di Lecce.

Meta turistica di notevole interesse storico-paesaggistico, si affaccia sul mar Adriatico[1] e dista meno di 8 km da Otranto, 37 km da Lecce, 8 km da Santa Cesarea Terme e 15 km da Castro.

La località è rinomata soprattutto per la tradizione culinaria dei ricci marini.

L'approdo di Enea in Italia

[modifica | modifica wikitesto]

Secondo un'interpretazione ricorrente fu Badisco il primo approdo di Enea, descritto nell'Eneide di Virgilio: l'eroe vi avrebbe fatto scalo nel suo viaggio in Italia dopo la fuga da Troia. Tuttavia i riferimenti letterali del III canto dell'Eneide fanno riferimento a un posto ben popolato, con un tempio dedicato a Minerva frigia posto molto in alto rispetto alla costa e con un porto ad arco difeso da uno scoglio, elementi che spingono a ricollegare il luogo descritto nell'opera virgiliana a quella del porticciolo romano di Castro, ove è documentato il culto della dea Minerva e le origini cretesi (sospettose genti) della fondazione della città dello sbarco.

A conferma di questa versione, nel luglio 2015 a Castro un gruppo di archeologi guidati da Amedeo Galati ha rinvenuto una statua mutila femminile di grandi dimensioni: l'opera è databile presumibilmente al IV secolo a.C. e potrebbe raffigurare la dea Minerva, confermando così le ipotesi degli scopritori del reperto, anche se la veste con corto gonnellino farebbe supporre che si tratti di un'Artemide. Custodita a tre metri dal sottosuolo del centro di Castro, la statua è sprovvista della testa e di altri dettagli anatomici, ma riporta eccezionali tracce di rosso porpora. Gli archeologi hanno rinvenuto anche la falange di un dito e un braccio e si spera di poter scoprire con il tempo anche gli altri elementi mancanti. Se si riuscisse a ricomporla, la statua risulterebbe alta almeno quattro metri.[2]

La Grotta dei Cervi

[modifica | modifica wikitesto]

A Porto Badisco si trova inoltre la Grotta dei Cervi, che contiene importanti disegni realizzati con guano di pipistrello databili al Neolitico ed è caratterizzata da numerosi anfratti e calette di rara bellezza. In Direzione Santa Cesarea-Castro-Leuca, inoltre, si trova la cosiddetta "Grotta delle Striare", cioè grotta delle streghe, caratteristica per l'entrata attraversata in diagonale da una lingua di roccia.

Il parco regionale

[modifica | modifica wikitesto]

Dall'ottobre 2006 parte del territorio di Otranto rientra nel parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase, istituito dalla regione Puglia allo scopo di salvaguardare la costa orientale del Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.

Ingrandisci
Baia di Porto Badisco
Ingrandisci
Veduta della baia
  1. ^ O sul mar Ionio secondo alcune convenzioni nautiche.
  2. ^ Salento, la dea di 4 metri sul luogo dello sbarco di Enea, su bari.repubblica.it. URL consultato il 5 luglio 2015.

Porto Badisco è la frazione del comune di Otranto differentemente da come credono gli abitanti di Uggiano la Chiesa,piccolo paesino confinante con Otranto

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Puglia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Puglia