Monte Zoncolan: differenze tra le versioni

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== Sport ==
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=== Ciclismo ===
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Il monte Zoncolan è divenuto noto tra gli appassionati di [[ciclismo]] con il soprannome di "''Kaiser''", in quanto la strada che vi sale è estremamente impegnativa (a tratti estrema) da affrontare in [[bicicletta]]. Il versante ovest da [[Ovaro]] è considerato infatti da molti la salita più dura d'[[Europa]] superando in difficoltà anche il [[Passo del Mortirolo]], il [[Colle delle Finestre]] e l'[[Angliru]]: caratteristica di questo versante sono le pendenze ostiche e i pochi tornanti, per di più stretti e ripidi, intervallati da lunghi rettilinei con pendenze spesso superiori al 15%; il punto di valico è a 1735 metri di altitudine, la pendenza media: 11,5%, quella massima: 22% (si tratta di un centinaio di metri dopo circa tre km di salita)<ref>{{cita web|url=http://www.salite.ch/zoncolan1.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-t207mytle2l9dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661|titolo=Altimetria della salita da Ovaro|editore=salite.ch|accesso=26-6-2010}}</ref> (in un'intervista [[Gilberto Simoni]] ha dichiarato che il tratto più facile dello Zoncolan è di pari difficoltà dei tratti più impegnativi dell'intero [[Tour de France]]).
Il monte Zoncolan è divenuto noto tra gli appassionati di [[ciclismo]] con il soprannome di "''Kaiser''", in quanto la strada che vi sale è estremamente impegnativa (a tratti estrema) da affrontare in [[bicicletta]]. Il versante ovest da [[Ovaro]] è considerato infatti da molti la salita più dura d'[[Europa]] superando in difficoltà anche il [[Passo del Mortirolo]], il [[Colle delle Finestre]] e l'[[Angliru]]: caratteristica di questo versante sono le pendenze ostiche e i pochi tornanti, per di più stretti e ripidi, intervallati da lunghi rettilinei con pendenze spesso superiori al 15%; il punto di valico è a 1735 metri di altitudine, la pendenza media dell' 11,5%, quella massima del 22% (si tratta di un centinaio di metri dopo circa tre km di salita)<ref>{{cita web|url=http://www.salite.ch/zoncolan1.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-t207mytle2l9dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661|titolo=Altimetria della salita da Ovaro|editore=salite.ch|accesso=26-6-2010}}</ref> (in un'intervista [[Gilberto Simoni]] ha dichiarato che il tratto più facile dello Zoncolan è di pari difficoltà dei tratti più impegnativi dell'intero [[Tour de France]]).


Dopo l'abitato di Ovaro la strada sale per 1.210 metri di dislivello in soli 10,5&nbsp;km, per una [[pendenza topografica|pendenza]] media pari all'11,6%, con punte oltre il 20%; i primi 3&nbsp;km raggiungono solo per un breve tratto pendenze al massimo del 13% e al secondo chilometro la strada spiana (1%); dal terzo chilometro, superato l'abitato di [[Liariis]], comincia la parte più ripida; per i sei chilometri successivi la pendenza media è del 15%, con punte oltre il 20%; solo intorno al nono chilometro le pendenze tornano al 7%; successivamente la strada spiana in prossimità delle tre brevi gallerie rettilinee con fondo cementato (dotate di illuminazione in occasione del [[Giro d'Italia 2007]]); lungo questo tratto le pendenze sono poco impegnative: 4-5%; gli ultimi 500 metri tornano a salire con pendenze attorno al 12%.
Dopo l'abitato di Ovaro la strada sale per 1.210 metri di dislivello in soli 10,5&nbsp;km, per una [[pendenza topografica|pendenza]] media pari all'11,6%, con punte oltre il 20%; i primi 3&nbsp;km raggiungono solo per un breve tratto pendenze al massimo del 13% e al secondo chilometro la strada spiana (1%); dal terzo chilometro, superato l'abitato di [[Liariis]], comincia la parte più ripida; per i sei chilometri successivi la pendenza media è del 15%, con punte oltre il 20%; solo intorno al nono chilometro le pendenze tornano al 7%; successivamente la strada spiana in prossimità delle tre brevi gallerie rettilinee con fondo cementato (dotate di illuminazione in occasione del [[Giro d'Italia 2007]]); lungo questo tratto le pendenze sono poco impegnative: 4-5%; gli ultimi 500 metri tornano a salire con pendenze attorno al 12%.

Versione delle 11:37, 6 set 2020

Monte Zoncolan
La cima dello Zoncolan con gli impianti di risalita
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Friuli-Venezia Giulia
Provincia  Udine
Altezza1 750 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate46°30′08.89″N 12°55′34.82″E / 46.50247°N 12.92634°E46.50247; 12.92634
Altri nomi e significatiÇoncolan (friulano)
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Zoncolan
Monte Zoncolan
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Zoncolan
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneAlpi Carniche e della Gail
SottosezioneAlpi Carniche
SupergruppoAlpi Tolmezzine Orientali
GruppoGruppo dell'Arvènis
SottogruppoDorsale Tamai-Zoncolan
CodiceII/C-33.I-D.11.a

Il Monte Zoncolan (Çoncolan in friulano standard) è una montagna delle Alpi Carniche, alta 1.750 m, posta a sud della catena carnica principale (Alpi Tolmezzine Orientali - gruppo montuoso Monte Arvènis-Tamai), in Carnia, in Friuli, tra i territori dei comuni di Sutrio, Ovaro e Ravascletto, sede di un importante polo sciistico del Friuli-Venezia Giulia.

Descrizione

Sulla cima (raggiungibile da Ovaro e Sutrio attraverso delle strade che salgono fino in cima, e da Ravascletto tramite la Funivia Ravascletto-Zoncolan che nella stagione invernale porta gli sciatori in vetta oppure a piedi tramite il sentiero denominato "Gjalinâr" (utilizzato soprattutto in estate)) e lungo i versanti del monte è sorto un esteso polo sciistico che è uno dei più importanti della regione con quasi 30 km di piste: con piste verdi, blu, rosse e nere conta 25 piste di discesa e 26 da fondo.

Considerato il balcone delle Alpi Carniche, da esso si gode un panorama che abbraccia quasi tutta la Carnia: sono facilmente riconoscibili le cime delle Dolomiti Pesarine, e a nord gran parte della Catena carnica principale con il monte Peralba (2.692 m), il Monte Volaia (2.470 m), Coglians (2.780 m), Creta delle Chianevate (2.769 m), Crostis (2.251 m), Dimon (2.043), Paularo (2.043), Sernio (2.190 m), oltre a diversi paesi del fondovalle.

Sport

Ciclismo

Il monte Zoncolan è divenuto noto tra gli appassionati di ciclismo con il soprannome di "Kaiser", in quanto la strada che vi sale è estremamente impegnativa (a tratti estrema) da affrontare in bicicletta. Il versante ovest da Ovaro è considerato infatti da molti la salita più dura d'Europa superando in difficoltà anche il Passo del Mortirolo, il Colle delle Finestre e l'Angliru: caratteristica di questo versante sono le pendenze ostiche e i pochi tornanti, per di più stretti e ripidi, intervallati da lunghi rettilinei con pendenze spesso superiori al 15%; il punto di valico è a 1735 metri di altitudine, la pendenza media dell' 11,5%, quella massima del 22% (si tratta di un centinaio di metri dopo circa tre km di salita)[1] (in un'intervista Gilberto Simoni ha dichiarato che il tratto più facile dello Zoncolan è di pari difficoltà dei tratti più impegnativi dell'intero Tour de France).

Dopo l'abitato di Ovaro la strada sale per 1.210 metri di dislivello in soli 10,5 km, per una pendenza media pari all'11,6%, con punte oltre il 20%; i primi 3 km raggiungono solo per un breve tratto pendenze al massimo del 13% e al secondo chilometro la strada spiana (1%); dal terzo chilometro, superato l'abitato di Liariis, comincia la parte più ripida; per i sei chilometri successivi la pendenza media è del 15%, con punte oltre il 20%; solo intorno al nono chilometro le pendenze tornano al 7%; successivamente la strada spiana in prossimità delle tre brevi gallerie rettilinee con fondo cementato (dotate di illuminazione in occasione del Giro d'Italia 2007); lungo questo tratto le pendenze sono poco impegnative: 4-5%; gli ultimi 500 metri tornano a salire con pendenze attorno al 12%.

Caratteristica del versante est da Sutrio è invece la discontinuità delle pendenze e, sebbene più lungo (13,5 km), è meno difficile anche se occorre considerare che il tratto più duro è poto alla fine ovvero quando si sono già percorsi 10 km di salita; la prima parte di 8 km sale con pendenze discontinue, alternando tratti duri (massimo 13%) a tratti dolci; dopo l'ottavo km la strada spiana per circa 1,5 km (2,5%), poi inizia il tratto più duro: sono gli ultimi 3500 metri, nei quali la pendenza media è del 13% con punte più alte del 20% nell'ultima rampa di 700 metri; la media dei 10,5 km precedenti invece è del 7%. Pendenza media complessiva: 9%. Pendenza massima: 27% (si tratta di 80 metri a 1,5 km dallo scollinamento)[2]. Un terzo versante è quello da Priola (frazione di Sutrio) con lunghezza di 8,9 km e pendenza media del 12,8%, considerato leggermente più facile di quello da Ovaro, ma molto più duro rispetto a quello da Sutrio.

Giro d'Italia

Vista verso nord-ovest dallo Zoncolan con la Val Degano
Vista verso est dalla cima dello Zoncolan con la Val Pontaiba
Profilo altimetrico della salita dal versante di Ovaro
Profilo altimetrico della salita dal versante di Sutrio
La salita da Ovaro nella parte sommitale

La prima volta in assoluto del grande ciclismo sul monte Zoncolan risale al luglio 1997 con l'arrivo di tappa del Giro d'Italia Internazionale Femminile, detto anche Giro Donne, con la scalata dominata da Fabiana Luperini (c'è però da dire che allora non fu raggiunta la cima vera e propria, ma l'arrivo fu fissato a circa tre chilometri dalla vetta per le condizioni della strada). Il Giro d'Italia ha raggiunto lo Zoncolan per la prima volta nell'edizione del 2003 affrontando il versante di Sutrio. La tappa (la dodicesima di quel Giro) fu vinta da Gilberto Simoni, in una tappa in cui ci fu una delle ultime prestazioni di Marco Pantani, giunto quinto.

Il versante di Ovaro, la cui strada veniva utilizzata dagli abitanti per raggiungere prati e boschi o le malghe in alta quota, era utilizzato una volta all'anno per il rally negli anni settanta e per le già precarie condizioni della strada, il passaggio delle auto da rally fu il colpo di grazia. Il comune di Ovaro, perciò, nei primi anni ottanta trovò le risorse per sistemare la strada considerata essenziale per raggiungere il comprensorio sciistico che si stava sviluppando.[3] L'inclusione di questa salita nel giro era stata sollecitata da Enzo Cainero al patron del Giro stesso e supportata dall'allenatore di calcio Francesco Guidolin, grande appassionato di ciclismo, che scoprì la salita dello Zoncolan nel 1998 durante i ritiri dell'Udinese in Carnia.[3][4], anche se già i primi pionieri del ciclismo in Carnia avevano affrontato la salita venendone pero' respinti soprattutto a causa della inadeguatezza tecnica delle biciclette usate.[senza fonte].

Il versante di Ovaro è stato invece affrontato per la prima volta il 30 maggio 2007, durante il Giro d'Italia 2007, quando ancora Gilberto Simoni arrivò in testa con il compagno di squadra e maglia verde Leonardo Piepoli, vincendo la diciassettesima tappa che era partita da Lienz, in Austria. Dopo il Giro d'Italia 2007 lo Zoncolan è stato soprannominato la montagna Simoni, per il fatto che a vincere le prime due volte in cui è passato il Giro di lì è stato appunto Gilberto Simoni e per la considerazione del ciclista di questa salita, a cui è affezionato.

Nel Giro d'Italia 2010 il traguardo vide arrivare in solitaria Ivan Basso. Nel Giro d'Italia 2011 lo Zoncolan è stato nuovamente incluso, come arrivo della quattordicesima tappa, ed ha visto protagonista e vincitore Igor Antón. Lo Zoncolan torna protagonista nel Giro d'Italia 2014, essendo teatro dell'arrivo della penultima tappa, la 20ª, vinta dall'australiano Michael Rogers. Ritorna nuovamente nel percorso del Giro d'Italia 2018, alla 14ª tappa, partita da San Vito al Tagliamento il 19 maggio 2018. Nell'occasione Chris Froome taglia il traguardo per primo, davanti a Simon Yates e Domenico Pozzovivo. Di seguito si riporta l'elenco dei primi tre classificati in vetta durante il Giro d'Italia (fino ad ora il passaggio in vetta è sempre coinciso con l'arrivo di tappa):

Anno Tappa Partenza Km Vincitore Secondo Terzo Maglia Rosa Versante Tempo
2003 12ª San Donà di Piave 185 Bandiera dell'Italia Gilberto Simoni Bandiera dell'Italia Stefano Garzelli Bandiera dell'Italia Francesco Casagrande Bandiera dell'Italia Gilberto Simoni Sutrio
2007 17ª Lienz 142 Bandiera dell'Italia Gilberto Simoni Bandiera dell'Italia Leonardo Piepoli Bandiera del Lussemburgo Andy Schleck Bandiera dell'Italia Danilo Di Luca Ovaro 39'03"
2010 15ª Mestre 222 Bandiera dell'Italia Ivan Basso Bandiera dell'Australia Cadel Evans Bandiera dell'Italia Michele Scarponi Bandiera della Spagna David Arroyo Ovaro 40'45"
2011 14ª Lienz 172 Bandiera della Spagna Igor Antón Bandiera dell'Italia Vincenzo Nibali[5] Bandiera dell'Italia Michele Scarponi[5] Bandiera dell'Italia Vincenzo Nibali Ovaro 40'50"
2014 20ª Maniago 167 Bandiera dell'Australia Michael Rogers Bandiera dell'Italia Franco Pellizotti Bandiera dell'Italia Francesco Manuel Bongiorno Bandiera della Colombia Nairo Quintana Ovaro 44'30"
2018 14ª San Vito al Tagliamento 186 Bandiera della Gran Bretagna Chris Froome Bandiera della Gran Bretagna Simon Yates Bandiera dell'Italia Domenico Pozzovivo Bandiera del Regno Unito Simon Yates Ovaro 39'58"

Giro Rosa

Anno Tappa Vincitore Versante
1997 10ª Bandiera dell'Italia Fabiana Luperini Sutrio
2018 Bandiera dei Paesi Bassi Annemiek Van Vleuten Ovaro

Running

Dal 2010 lo Zoncolan è teatro del Trofeo Kaiser: Grande e Piccolo. Il Grande Kaiser prevede la salita da Ovaro fino alla cima su provinciale 123, mentre il Piccolo Kaiser la salita da Sutrio, sempre su provinciale 123, fino ai parcheggi dopo la baita da Rico. Il trofeo ha inizio l'8 aprile e termina il 18 ottobre di ogni anno. Si corre al buio, senza conoscere il tempo degli avversari.[6].

Galleria immagini

Note

  1. ^ Altimetria della salita da Ovaro, su salite.ch. URL consultato il 26-6-2010.
  2. ^ Altimetria della salita da Sutrio, su salite.ch. URL consultato il 26-6-2010.
  3. ^ a b A. SIMEOLI, Zoncolan. La montagna diventata mito, Udine, Forum, 2014
  4. ^ https://www.ciclonews.biz/francesco-guidolin-lo-zoncolan-lho-scoperto/
  5. ^ a b Dopo la squalifica di Bandiera della Spagna Alberto Contador, originariamente giunto secondo.
  6. ^ TROFEO KAISER, su lucabaradello.it. URL consultato il 2 gennaio 2017.

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