Auguraculum: differenze tra le versioni
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* [http://aespa.revistas.csic.es/index.php/aespa/article/viewArticle/4 El auguraculum de la Colonia Tárraco: Sedes inaugurationis coloniae Tarraco] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120628164312/http://aespa.revistas.csic.es/index.php/aespa/article/viewArticle/4 |date=28 giugno 2012 }} (PDF, Spanish) Archivo Español de Arqueología, Vol 79 (2006):69-87 |
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Versione delle 21:14, 11 mar 2021
L'auguraculum (plurale: auguracula) o "recinto augurale", era un tempio senza tetto orientato secondo i punti cardinali e consacrato, all'interno del quale i sacerdoti dell'antica Roma fornivano i pubblici àuguri praticando l'ornitomanzia, osservando cioè il volo degli uccelli. Il sacerdote osservatore si posizionava al centro del tempio, in una tenda o in una capanna, e osservava le porzioni di cielo da cui provenivano gli uccelli, demarcate dai cippi astronomici posizionati lungo il perimetro del tempio. Da questa osservazione il sacerdote poteva predire il futuro e sapere di quale dio fosse la volontà.
A Roma esistevano tre auguracula permanenti, nella cittadella costruita sull'Arx Capitolina[1], sul Palatino e sul Quirinale[2]. Auguracula erano comunque eretti anche in altre città e negli accampamenti militari.
Note
- ^ Arx Capitolina, su romaviva.com. URL consultato il 9 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2013).
- ^ Auguraculum on the Quirinal: Varro, Lingua Latina, Book V
Bibliografia
- Samuel Ball Platner, Thomas Ashby, Auguraculum, in Topographical Dictionary of Ancient Rome, Londra, Oxford University Press, 1929, p. 61.
- Lawrence Richardson, Jr., Auguraculum, in A New Topographical Dictionary of Ancient Rome, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1992, p. 45.
- Francesco Paolo Arata, Osservazioni sulla topografia sacra dell’Arx capitolina, in Mélanges de l'École française de Rome - Antiquité, n. 122-1, 2010, pp. 117-146.
Collegamenti esterni
- El auguraculum de la Colonia Tárraco: Sedes inaugurationis coloniae Tarraco Archiviato il 28 giugno 2012 in Internet Archive. (PDF, Spanish) Archivo Español de Arqueología, Vol 79 (2006):69-87