Strada statale 294 della Val di Scalve: differenze tra le versioni

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==Cenni storici==
==Cenni storici==
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Con l'aumento del volume del traffico e del numero dei veicoli circolanti, SS 294 si rivelò, nel tratto tra [[Angolo Terme]] e Dezzo di Scalve (fraz. di [[Colere]]), carente dal punto di vista della capacità e palesemente insicura. Allo scopo di renderla più scorrevole e conformarla agli standard di sicurezza, venne interessata da una serie di lavori tra il [[1985]] e il [[1990]]. In queste occasioni molti tratti furono allargati, e vennero realizzate ex-novo delle varianti in galleria per aggirare i tratti che non potevano essere ampliati per mancanza di spazio. Oggi la SS 294, da [[Darfo Boario Terme|Boario Terme]] a [[Schilpario]], pur restando una strada di montagna è funzionale e sicura.
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==Percorso==
==Percorso inverso==
La strada statale 294 inizia a [[Darfo Boario Terme|Boario Terme]] (221 m) staccandosi dal vecchio tracciato della [[strada statale 42 del Tonale e della Mendola|strada statale 42]]; tocca le frazioni Sciano (325 m) e Gorzone (353 m); oltrepassa il [[Dezzo]], attraversandolo per l'unica volta in tutto il percorso, prima di entrare nel centro di [[Angolo Terme]] (411 m). Dopo averlo attraversato, in falsopiano percorre a mezza costa un tratto di valle ancora piuttosto aperto, prima di immettersi nella gola scavata dal Dezzo, che inizia al chilometro 6,500.<br>
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Il percorso attraverso la gola (via Mala Bergamasca) è lungo circa 8 chilometri, durante i quali la strada corre a tratti parallela al fiume, a tratti alta sopra di esso, comunque sempre in leggera salita (pendenza media 2,5%). In alcuni punti essa è scavata nella viva roccia. Ai lati dell'imbocco di alcune delle gallerie che caratterizzano questa tratta, è possibile scorgere i vecchi tronchi di strada, stretti e pericolosi, che era necessario percorrere prima della realizzazione delle varianti in tunnel. Questi tronchi dismessi stanno per essere riaperti al traffico, ma solo come [[pista ciclabile|piste ciclopedonali]] e itinerari naturalistici.<br>
Il percorso attraverso la gola (via Mala Bergamasca) è lungo circa 8 chilometri, durante i quali la strada corre a tratti parallela al fiume, a tratti alta sopra di esso, comunque sempre in leggera salita (pendenza media 2,5%). In alcuni punti essa è scavata nella viva roccia. Ai lati dell'imbocco di alcune delle gallerie che caratterizzano questa tratta, è possibile scorgere i vecchi tronchi di strada, stretti e pericolosi, che era necessario percorrere prima della realizzazione delle varianti in tunnel. Questi tronchi dismessi stanno per essere riaperti al traffico, ma solo come [[pista ciclabile|piste ciclopedonali]] e itinerari naturalistici.<br>
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Il tratto che va da Schilpario al bivio per Grumello e Loveno, in Val Paisco, è normalmente chiuso nel periodo invernale (da [[dicembre]] ad [[aprile]]), ma può accadere che abbondanti nevicate in periodo autunnale o primaverile avanzato possano far anticipare la chiusura o posticipare l'apertura della strada.
Il tratto che va da Schilpario al bivio per Grumello e Loveno, in Val Paisco, è normalmente chiuso nel periodo invernale (da [[dicembre]] ad [[aprile]]), ma può accadere che abbondanti nevicate in periodo autunnale o primaverile avanzato possano far anticipare la chiusura o posticipare l'apertura della strada.


In seguito al [[decreto legislativo n. 112 del 1998]], dal [[2001]] la gestione è passata dall'[[ANAS]] alla [[Regione Lombardia]] che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della [[Provincia di Bergamo]] e della [[Provincia di Brescia]] per le tratte territorialmente competenti<ref>{{citaweb|url=http://consiglionline.lombardia.it/normelombardia/accessibile/main.aspx?exp_coll=lr002000010500001&view=showdoc&iddoc=lr002000010500001&selnode=lr002000010500001|titolo=L.R. 5 gennaio 2000, n. 1 (art. 3, comma 118)|editore=Regione Lombardia}}</ref>.
Come la maggior parte delle strade statali lombarde, in base a ciò che è stabilito dal [[decreto legislativo n. 112 del 1998]], attuato nel [[2001]], la strada non è più di competenza dell'[[ANAS]] ma della [[Regione Lombardia]]. Quest'ultima ha a sua volta trasferito gli oneri di gestione della strada alla [[Provincia di Brescia]] e alla [[Provincia di Bergamo]] per i rispettivi tratti. Entrambe le province hanno denominato la strada come provinciale (SP BS 294 nel bresciano e SP ex SS 294 nel bergamasco), non essendoci in [[Lombardia]] la classificazione di [[strada regionale]]. Nella tratta bresciana quindi, la segnaletica è stata aggiornata e riporta ora la numerazione corrente (SP BS 294); ciò non è avvenuto nel settore bergamasco, dove i cartelli riportano tuttora la denominazione ANAS.


==Note==
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*Articolo su sito internet: ''[http://www.scalve.it/viamala/default.htm La Via Mala]''
*Articolo su sito internet: ''[http://www.scalve.it/viamala/default.htm La Via Mala]''
*Agostino Morandi, ''Da Collere a Colere'', Comune di Colere 2000
*Agostino Morandi, ''Da Collere a Colere'', Comune di Colere 2000



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[[Categoria:Strade statali italiane| 294]]
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Template:Infobox Strada statale La ex strada statale 294 della Val di Scalve (SS 294), ora strada provinciale BS 294 della Val di Scalve (SP BS 294)[1] in provincia di Brescia e strada provinciale ex SS 294 della Val di Scalve (SP ex SS 294)[2] in provincia di Bergamo, è una strada provinciale italiana. È l'arteria principale che percorre la Val di Scalve, una vallata alpina della Lombardia divisa tra le province di Bergamo e Brescia. La strada è chiamata anche via Mala.

Cenni storici

La strada che percorre la Val di Scalve venne realizzata nel XIX secolo per la maggior parte allargando e sistemando una rete di sentieri e mulattiere già esistente, allo scopo di consentire l'accesso alla valle dalla Val Camonica. Infatti, prima della realizzazione di questa arteria, non era possibile proseguire oltre Angolo Terme a causa della conformazione del rilievo (la valle si restringe sino a formare una profonda gola, chiusa tra due pareti rocciose), e chi avesse voluto recarsi nell'alta valle avrebbe dovuto prendere la strada del passo della Presolana oppure valicare il passo del Vivione, con tutte le difficoltà che ciò poteva comportare nei mesi invernali.
Il primo progetto fu presentato nel 1838, ma per varie cause esso non venne messo in cantiere, nonostante avesse ottenuto tutte le approvazioni necessarie. Il secondo progetto, datato 1857, venne definitivamente approvato nel 1861, dando così il via l'anno successivo alla costruzione della strada. L'opera venne completata nella primavera del 1865, e ufficialmente inaugurata il giorno di Capodanno del 1866.
La strada prese il nome di via Mala, ispirandosi all'omonima strada svizzera che scende dal passo dello Spluga e raggiunge Coira, che presenta caratteristiche simili. Infatti, la strada della Val di Scalve è stata scavata nella viva roccia di una forra, percorsa da un impetuoso torrente (il fiume Dezzo) e serrata tra due pareti rocciose dalle quali scendono numerose cascate.
Nonostante l'importanza che questa arteria rivestiva (e riveste tuttora) nella viabilità della valle, pare che l'amministrazione pubblica non ne avesse particolare cura. A prova di ciò basti ricordare che la strada venne chiusa per diversi mesi nel 1960 a causa di cedimenti strutturali causati dal disgelo, con conseguente blocco delle comunicazioni e ingenti danni economici. I vari interventi, necessari per la manutenzione ordinaria e straordinaria della strada, venivano effettuati solo dopo reiterati solleciti da parte degli amministratori locali all'autorità competente, che nel frattempo era diventata l'ANAS, subentrata alla Provincia di Bergamo.
Con l'aumento del volume del traffico e del numero dei veicoli circolanti, SS 294 si rivelò, nel tratto tra Angolo Terme e Dezzo di Scalve (fraz. di Colere), carente dal punto di vista della capacità e palesemente insicura. Allo scopo di renderla più scorrevole e conformarla agli standard di sicurezza, venne interessata da una serie di lavori tra il 1985 e il 1990. In queste occasioni molti tratti furono allargati, e vennero realizzate ex-novo delle varianti in galleria per aggirare i tratti che non potevano essere ampliati per mancanza di spazio. Oggi la SS 294, da Boario Terme a Schilpario, pur restando una strada di montagna è funzionale e sicura.

Percorso inverso

La strada statale 294 inizia a Boario Terme (221 m) staccandosi dal vecchio tracciato della strada statale 42; tocca le frazioni Sciano (325 m) e Gorzone (353 m); oltrepassa il Dezzo, attraversandolo per l'unica volta in tutto il percorso, prima di entrare nel centro di Angolo Terme (411 m). Dopo averlo attraversato, in falsopiano percorre a mezza costa un tratto di valle ancora piuttosto aperto, prima di immettersi nella gola scavata dal Dezzo, che inizia al chilometro 6,500.
Il percorso attraverso la gola (via Mala Bergamasca) è lungo circa 8 chilometri, durante i quali la strada corre a tratti parallela al fiume, a tratti alta sopra di esso, comunque sempre in leggera salita (pendenza media 2,5%). In alcuni punti essa è scavata nella viva roccia. Ai lati dell'imbocco di alcune delle gallerie che caratterizzano questa tratta, è possibile scorgere i vecchi tronchi di strada, stretti e pericolosi, che era necessario percorrere prima della realizzazione delle varianti in tunnel. Questi tronchi dismessi stanno per essere riaperti al traffico, ma solo come piste ciclopedonali e itinerari naturalistici.
L'ambiente, severo ma al tempo stesso spettacolare, è reso ancora più suggestivo dalla presenza di numerose cascate che si gettano dall'alto delle pareti che rinserrano la gola.
Al chilometro 10,500 si abbandona il territorio camuno (provincia di Brescia) per entrare in provincia di Bergamo della quale fa parte l'alta Val di Scalve.

Al termine della gola (chilometro 14,500 circa, a una quota di 730 metri sopra il livello del mare) inizia un tratto in falsopiano; in località Dezzo di Scalve (frazione divisa tra i comuni di Colere e Azzone posta a 750 m) si staccano, sulla destra rispetto alla direzione di salita, le strade provinciali SP 59 diretta a Borno e SP 60 diretta ad Azzone, entrambe particolarmente ripide, mentre sulla sinistra confluisce la strada statale 671 della Val Seriana per il passo della Presolana, che consente, tra l'altro, di raggiungere la località sciistica di Colere.
La strada lambisce il Dezzo, transitando accanto al Santuario della Madonna di Colere (ricostruito dopo il disastro del Gleno del 1923), e inizia a salire con pendenze piuttosto accentuate; si supera Sant'Andrea (843 m), dove si stacca sulla sinistra la provinciale per Vilminore di Scalve, e Dezzolo (890 m), poco oltre il quale un ulteriore bivio permette di raggiungere Vilmaggiore di Scalve.
La valle piega decisamente verso est, permettendo la vista dei massicci montuosi del Pizzo Camino e del Cimone della Bagozza che dominano l'alta valle, mentre voltando le spalle alla direzione di salita la scena è dominata dal Pizzo della Presolana che prima era nascosto alla vista.
Si superano Barzesto (1077 m), e Ronco (1075 m), raggiungendo quindi Schilpario, centro di villeggiatura estiva e di sci nordico adagiato nel fondovalle, a 1124 metri di quota. Fino a non moltissimi anni or sono, la strada principale ne attraversava il centro storico: oggi esiste una sorta di circonvallazione.

La SS 294 al passo del Vivione

Superato Schilpario la strada, più stretta, inizia a risalire l'alta valle, verso il passo del Vivione. Tra boschi di conifere, passando dinnanzi agli ingressi di vecchie miniere di ferro oggi dismesse, perviene a Fondi di Scalve (m 1265), dove ha inizio l'ascesa vera e propria al passo, circa 8 chilometri, caratterizzati da sede stradale particolarmente ristretta, alcune serie di tornanti, pendenze non trascurabili (media 7%, massima oltre il 12%).
Tra scenari alpestri, dominati dalle pareti calcaree del Pizzo Camino e del Cimone della Bagozza si perviene al valico, posto a 1828 m sullo spartiacque tra la Val di Scalve e la Val Paisco, tributaria della Val Camonica.

Il primo tratto della Val Paisco è amministrativamente ancora bergamasco; la strada oltrepassa il confine, rientrando nella provincia di Brescia, al chilometro 41,300, in corrispondenza del ponte sul torrente Sellero che scende dalla cima omonima e che forma una suggestiva cascata ben visibile dalla strada stessa.
La discesa lungo la valle percorsa dal torrente Allione è lunga circa 15 chilometri, nei quali la sede stradale si mantiene piuttosto ridotta come dimensioni ma comunque abbastanza larga per potervi transitare con qualsiasi autovettura; gran parte del percorso è immerso in boschi di conifere. Si supera il bivio per Grumello e Loveno, due piccole frazioni del comune di Paisco Loveno, la cui sede è Paisco (843 m) a cui si perviene circa 4 km più avanti.

Gli ultimi 6 chilometri di strada sono in netta discesa, attraverso boschi di castagno; al termine del suo percorso la SS 294 si immette di nuovo nella strada statale 42 del Tonale e della Mendola in località Forno d'Allione (515 m), nel comune di Berzo Demo.

Il tratto che va da Schilpario al bivio per Grumello e Loveno, in Val Paisco, è normalmente chiuso nel periodo invernale (da dicembre ad aprile), ma può accadere che abbondanti nevicate in periodo autunnale o primaverile avanzato possano far anticipare la chiusura o posticipare l'apertura della strada.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Lombardia che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Bergamo e della Provincia di Brescia per le tratte territorialmente competenti[3].

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

Fonti

  • Articolo su sito internet: La Via Mala
  • Agostino Morandi, Da Collere a Colere, Comune di Colere 2000

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