Ovada: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 41: | Riga 41: | ||
| |
| |
||
frazionicomune = |
frazionicomune = |
||
  <!--Eventuali frazioni - se non ci sono lasciare lo spazio - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi senza parentesi quadre (di norma) - separati da virgola e spazio - non usare <br> perché va a capo automaticamente--> |
Costa, Gnocchetto, Grillano, San Lorenzo   <!--Eventuali frazioni - se non ci sono lasciare lo spazio - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi senza parentesi quadre (di norma) - separati da virgola e spazio - non usare <br> perché va a capo automaticamente--> |
||
| |
| |
||
comunilimitrofi = |
comunilimitrofi = |
Versione delle 12:31, 14 apr 2005
Ovada è un comune della Provincia di Alessandria situato nell'Alto Monferrato, alla confluenza dello Stura nell'Orba.
Vi nacque Paolo Daneo, proclamato santo e noto come San Paolo della Croce.
Storia
Trae il toponimo dal latino vadum, ad indicare la probabile esistenza in epoca romana di un luogo di transito e guado in prossimità della confluenza dei due torrenti. Menzionata per la prima volta nel X secolo, fece parte della marca aleramica, passando poi sotto il dominio dei marchesi di Gavi, dei marchesi del Bosco, e infine dei Malaspina che in varie riprese (1272-1277) lo cedettero a Genova.
Occupata dai duchi di Milano e attribuita alla famiglia Trotti, fu infeudata agli Adorno che la tennero fino al 1499, quando il re di Francia Luigi XII, la restituì ai Trotti.
Ma nel 1528, in seguito all'ascesa di Andrea Doria, e al passaggio della Repubblica di Genova sotto la protezione dell'impero, Ovada, che nel frattempo si era ribellata ai suoi feudatari, fu conquistata dalle truppe di Bartolomeo Spinola.
Colpita dalla peste del 1630, perdette i 4/5 della popolazione.
Nel 1746, durante la guerra di successione austriaca, fu occupata dalle truppe austro-piemontesi, che la tennero per tre anni.
Occupata dai francesi durante le campagne d'Italia, entrò a far parte dell'Impero. Alla caduta di Napoleone, passò al Regno di Sardegna (1815).
Economia
Ovada è zona di produzione dell'omonimo dolcetto, vino D.O.C. locale.
Altro
L'antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie la cui facciata risale al XVIII secolo, è tuttavi un edificio cristiano dalle origini remote, probabilmente un Battistero, come ne farrebbe supporre la forma circolare. Di fronte, sorge il palazzo Spinola (seconda metà sec.XVII).
La casa natale di S. Paolo della croce, fu dichiarata monumento nazionale nel 1918.
La Chiesa della Confraternita della SS. Annunziata (XIV secolo), contiene tele di Luca Cambiaso, del Brea e dello Schiena, nonché un Gruppo Ligneo della Madonna del Carmine e uno dell'Annunciazione opera del Maragliano.
L'antica parrocchiale possiende un'abside romanica con successivi ampliamenti ad essa e collegata la torre civica del 1300. Dopo il trasferimento della parrocchia, due navate furono trasformate nella Loggia di S. Sebastiano, mentre la terza navata fu utilizzata per accedere all'Oratorio di San Giovanni Battista e della SS. Trinità.
L'oratorio contiene al suo interno affreschi del Canepa da Voltri e il gruppo ligneo della Decollazione di S. Giovanni Battista ancora del Maragliano.
La chiesa dell'Assunta, seicentesca, domina l'intera città con i due alti campanili e la cupola. Al suo interno si può ammirare l'altare maggiore in marmo, realizzato su disegno dell'Antonelli e il grande organo. Fuori del centro storico sorgono il bel parco di Villa Gabrieli, il Castello di Lercaro e l'ex Ospedale Civile costruito su progetto dell'Antonelli.