Parco nazionale di Yellowstone

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Parco nazionale di Yellowstone
Yellowstone National Park
logo
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Tipo di areaParco nazionale
Codice WDPA377207
Class. internaz.II
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato  Wyoming
  Montana
  Idaho
Superficie a terra8.983,18 km²
GestoreNational Park Service
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Parco nazionale di Yellowstone
Parco nazionale di Yellowstone
Sito istituzionale
Coordinate: 44°35′47.2″N 110°32′49.91″W / 44.596445°N 110.547196°W44.596445; -110.547196
 Bene protetto dall'UNESCO
Parco nazionale di Yellowstone
 Patrimonio dell'umanità
 Riserva della biosfera
TipoNaturale
Criterio(vii) (viii) (ix) (x)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1978
Scheda UNESCO(EN) Yellowstone National Park
(FR) Parc national de Yellowstone
(EN) Riserva

Il Parco nazionale di Yellowstone (Yellowstone National Park) si trova negli Stati Uniti d'America e più precisamente nell'estremo settore nord-occidentale dello Stato del Wyoming e sconfina, per un piccolo tratto, negli Stati del Montana (a Nord) e dell'Idaho (a Ovest)[1], occupando un'ampia zona delle Montagne Rocciose[2].

Il nome Yellowstone (pietra gialla) deriva dai fenomeni vulcanici attivi e la pietra gialla probabilmente deriva dallo zolfo presente in zona; è il nucleo centrale del Greater Yellowstone Ecosystem, uno dei più grandi ecosistemi intatti della zona temperata rimasto sulla Terra, oltre ad essere il più antico Parco nazionale del mondo (fondato nel 1872 durante la presidenza di Ulysses S. Grant) e la più grande area protetta statunitense, dal 1978, dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nel 2015, il Parco è stato visitato da più di 4.000.000 di persone[3].

Geografia

Il parco si estende per 8.983,17 km² su una serie di altopiani che hanno un'altitudine media di 2.400 m s.l.m.

La zona, coperta da piane erbose e ampie foreste, è attraversata da diversi corsi d'acqua, il più lungo dei quali è il fiume Yellowstone, da cui il parco prende il nome, che lo attraversa totalmente da sud a nord per poi gettarsi nel lago omonimo immettendosi successivamente in un profondo canyon e creando due magnifiche cascate.

Nel parco sono presenti molti sentieri e mulattiere che si estendono in totale per 1 458 km, Il Grand Loop, la strada principale a forma di otto, è lungo oltre 200 km. Il parco è diviso in cinque distinte e differenti regioni:

  • Mammoth Country: è un'area termale che si estende nella zona di Mammoth Hot Springs.
  • Roosevelt Country: qui si trova un paesaggio di cervi wapiti e bisonti.
  • Geyser Country: qui si trova l'Old Faithful, il geyser più famoso del mondo[4], piscine naturali di acqua calda solforosa.
  • Canyon Country: qui si trova il Grand Canyon di Yellowstone, più conosciuto come il Canyon Degli Artisti, e qui si trova anche la cascata Lower che è alta 2 volte quella del Niagara.
  • Lake Country: è la zona attorno al lago Yellowstone e la regione con la maggior concentrazione di animali selvatici.

Geologia

Geyser e formazioni rocciose

Old Faithful Geyser (Vecchio geyser fedele).

Il parco è celebre per i numerosi geyser (oltre 300), le 10 000 sorgenti calde (200 °C) e altre interessanti anche se meno appariscenti zone geotermiche.[1]

Tutte queste attività sono residuo dell'intensa attività vulcanica e dei relativi sommovimenti che portarono alla formazione della barriera delle Montagne Rocciose centrali.

Secondo uno studio del Dipartimento di Geologia e Geofisica dell'Università dello Utah realizzato dai prof. Jamie Farrell e Bob Smith e pubblicato dal "Journal Of American Geophysical Union", sotto il parco di Yellowstone, ad una profondità di 14 000 m, si nasconde un "supervulcano" di 75 km per 55 km circa.[5]

Secondo lo studio, "pur non essendoci, al momento, dati sufficienti per prevedere una eruzione, si ritiene che questa avverrà in un futuro più o meno prossimo, con possibili effetti catastrofici anche a livello globale".[senza fonte]

L'origine di queste manifestazioni geotermiche si deve all'incontro fra l'acqua proveniente dalle precipitazioni che filtrano dal terreno e le roventi rocce sottostanti che raggiungono temperature dell'ordine di 260 °C: compressa e sottoposta a pressione elevate, l'acqua non riesce a raggiungere il punto di ebollizione e neppure a evaporare, e cerca canali di risalita. Se la pressione è bassa, esce in rivoli termali arricchita di sostanza minerali, ma se trova sbocchi improvvisi può eruttare con violenti getti dal terreno.

I Geyser raggiungono nel parco la più alta densità al mondo, i più grandi emettono getti di vapore a intervalli regolari che arrivano fino a 50 m.

Scoppio del geyser a cupola bianca

Il geyser più noto è senz'altro l'Old Faithful (il "Vecchio Fedele" in inglese) che i turisti possono osservare quando emette getti di vapore ogni 96,5 minuti (800 000 negli ultimi cento anni, ma si pensa sia attivo ininterrottamente da tre secoli), con una fuoriuscita totale di oltre 45 000 l.

Altri geyser noti sono il Giant Geyser che erutta quasi 4.000.000 l d'acqua, il Great Fountain Geyser che erutta in verticale sopra una pozza piatta, il Grotto Geyser con i caratteristici depositi di carbonato di calcio e lo Steamboat che esplode in un fragoroso boato a intervalli regolari.[6]

Le sorgenti calde sono ancora più numerose, dell'ordine delle decine di migliaia, e l'acqua fuoriuscita da molte di queste è ricca di minerali a base di calcio, magnesio e silicati, che creano nei terreni attorno coni e terrazzi (ad esempio l'Opal Pool).[6]

L'esempio più famoso è quello del Mammoth Hot Springs dove sono sorti dei depositi che toccano addirittura i 90 m.

Vi sono poi molte altre formazioni rocciose come alcuni vulcani di fango (mucchi di fine materiale roccioso bagnato da acque sorgive) o come le Tower Falls, cascate alte 40 m, il Golden Gate Canyon e l’Obsidian Cliff, una formazione di ossidiana alta circa 50 m.

Terremoti

Nel Parco sono frequenti i terremoti, ne viene registrato quasi uno all'anno.

Veduta aerea del Grand Prismatic Spring.

Nella storia di Yellowstone se ne contano ben 6 che hanno raggiunto magnitudo 6, tra cui uno di 7,5 che ha colpito una zona appena fuori il confine nord-ovest del parco, nel 1959. Ciò ha innescato una enorme frana che ha causato la parziale distruzione della diga sul lago Hebgen.

I sedimenti di roccia giunti con la frana a valle hanno arginato il fiume tanto da formare un nuovo lago, il lago Earthquake (Lago del Terremoto). In questa occasione si ebbe anche la nascita di alcuni geyser nella sezione nord-occidentale del parco.[7]

Per tre mesi nel 1985, sono stati rilevati 3.000 terremoti minori durante quello che è stato definito uno sciame sismico, attribuito al cedimento della caldera del vulcano.

Fauna

Il parco è molto importante in campo nazionale e internazionale per essere popolato da specie rare e spesso in via di estinzione.

Bisonte nel Parco.

Ci sono quasi 60 specie di mammiferi nel parco, tra cui il lupo, l'orso nero (o baribal), il bisonte, l'alce, il cervo mulo, la pecora delle montagne rocciose, il wapiti, la capra delle nevi, il puma, la lontra di fiume nordamericana, l'antilocapra, il coyote, la celebre aquila di mare dalla testa bianca simbolo degli Stati Uniti d'America e anche specie minacciate come la lince canadese e il famoso orso grizzly, ormai diventato il simbolo di Yellowstone.

Bisonte americano

Nel 1902 a Yellowstone, vi erano meno di 35 esemplari di bisonte (Bison bison); nel 2003 si arrivò all'enorme cifra di 4.000 esemplari. Il picco della popolazione del bisonte delle pianure è stato raggiunto nel 2005 con 4.950 capi. La popolazione è poi lentamente diminuita fino ad arrivare ai 2.500 esemplari nel 2008. Le cause del calo della popolazione furono tante, tra cui anche il freddo inverno del 2007 che fece morire molti animali.

Lupo grigio nordoccidentale

A partire dal 1914, il Congresso degli Stati Uniti d'America ha concesso i fondi al fine di "distruggere lupi, cani della prateria, e altri animali dannosi per l'agricoltura e allevamento " su tutti i terreni pubblici.

Lupo a Yellowstone.

I lupi furono così cacciati in tutti gli USA, e nel 1926 erano stati completamente sterminati a Yellowstone. Senza i lupi, il coyote divenne il principale predatore canino del parco. Tuttavia, il coyote non può abbattere animali di grossa taglia, come il bisonte e il wapiti. Il risultato è stato un aumento del numero di erbivori zoppi e malati.

Nel 1990, il Governo Federale ha rivisto il proprio punto di vista sui lupi. Con una decisione controversa da parte del US Fish And Wildlife Service, alcuni lupi, importati dal Canada, sono stati finalmente reintrodotti nel parco, nel 1995[8].

Un censimento condotto nel 2013 ha mostrato che si erano formati 10 branchi di lupi, per un totale di un centinaio di individui, senza contare quelli al di fuori del Parco, che però (dal 2011) sono legalmente cacciati.

Grizzly nella Lake Country.

Grizzly

Sono più di 700 gli orsi grizzly (Ursus arctos horribilis) che vivono nell'ecosistema Greater Yellowstone, di cui oltre la metà all'interno di Yellowstone[3].

Wapiti

Wapiti nel parco di Yellowstone.

La popolazione di wapiti (Cervus elaphus canadensis) aveva raggiunto l'enorme cifra di 30.000 esemplari, creando notevoli problemi alla vegetazione del Parco.

A partire dalla metà degli anni 1990, dopo la reintroduzione dei lupi, il branco è notevolmente diminuito; gode, però, di ottima salute perché gli individui vecchi o malati vengono eliminati.

Ogni autunno più di 7.500 wapiti migrano a Sud, attraversando il Parco nazionale del Grand Teton, per trascorrere la stagione fredda presso le pianure del National Elk Refuge.

Storia

La vita umana nell'area risalirebbe a circa 8000 anni fa, ma poche informazioni in merito sono note.[9] La zona fu esplorata la prima volta all'inizio del XIX secolo da John Colter, un cacciatore di pelli. All'epoca nel parco vivevano gli indiani Shoshoni assieme ai Crow, ai Blackfoot, agli Ute, ai Cheyenne e agli Araphao, tribù dedite alla caccia e alla pesca che si inoltravano nel parco dalle pianure a nord e est, dove vivevano.[9]

Gli ingressi nella regione da parte di cacciatori di pelli e poi di coloni furono rari (in passato il parco fu anche teatro delle guerre tra i pellirossa e questi ultimi). Nel 1830 Osborne Russel, un cacciatore, descrisse i locali indiani Shoshoni come piccoli e timorosi di altre tribù di cacciatori come i Bannock.[9]

L'eccezionalità dei fenomeni naturali era tale che nel 1870 il governo federale decise di finanziare una spedizione per lo studio sistematico della regione. La spedizione era guidata dal geologo Ferdinand Hayden, per documentare la spedizione aveva portato al suo seguito anche fotografi e pittori come: William Henry Jackson e Thomas Moran.

Lo storico incendio del 1988.

Il parco fu voluto dal 18º Presidente degli Stati Uniti d'America, Ulysses Simpson Grant, con lo scopo di preservare nel tempo le bellezze naturali che costituiscono questo territorio: Yellowstone fu istituito il 1º marzo 1872 e diventò il Parco nazionale più antico del mondo.

Nel 1988, dopo un'estate molto secca e arida, un grandissimo incendio, innescato in modo naturale da un fulmine, distrusse quasi il 36 % del parco. Incendi simili sono tipici dell'ecosistema di Yellowstone e si ripetono ogni 200 - 300 anni circa.

Nella cultura di massa

  • Il vero parco ha ispirato quello fittizio di "Jellystone", in cui vive l'orso dei cartoni animati Yoghi creato da William Hanna e Joseph Barbera.
  • Nel film "2012", tra i tanti fenomeni catastrofici che avvengono nel Nord America, viene anche mostrata l'eruzione del supervulcano posto sotto il parco di Yellowstone.
  • La serie animata Tatonka è ambientata nel parco dello Yellowstone.
  • Il parco è anche al centro della storia di Tex del 2011 I trappers di Yellowstone, incentrata sulle circostanze che portarono alla sua istituzione.

Note

  1. ^ a b Paradisi della Natura, vol. 1, p. 1.
  2. ^ Park Facts, su nps.gov, National Park Service, 22 dicembre 2015. URL consultato il 27 dicembre 2015 (archiviato il 13 dicembre 2015).
  3. ^ a b National Geographic (ITA) - Maggio 2016
  4. ^ Paradisi della Natura, vol. 1, p. 9.
  5. ^ Scientists see deeper Yellowstone magma, su unews.utah.edu. URL consultato il 4 maggio 2015 (archiviato il 4 maggio 2015).
  6. ^ a b Paradisi della Natura, vol. 1, p. 3.
  7. ^ R. Yeats, Active Faults of the World, Cambridge University Press, 2012, pp. 125, 135, ISBN 978-0-521-19085-5.
  8. ^ I lupi nel parco di Yellostone (2017), su wwf.it.
  9. ^ a b c Paradisi della Natura, vol. 1, p. 11.

Bibliografia

  • Paradisi della Natura, 1, Il Parco Nazionale di Yellowstone, San Donato Milanese, Hobby & Work, 1995.

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