Cavatelli
Cavatelli | |
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Un piatto di cavatelli | |
Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regioni | Abruzzo Molise Puglia |
Zona di produzione | Molise, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Paste alimentari |
I cavatelli sono una pasta tradizionale e prodotto agroalimentare tradizionale[1] del Molise (cavetiell in dialetto molisano) successivamente acquisita da parti della Puglia (dove vengono chiamati anche capunti oppure "cicatelli") e dell'Abruzzo (cavatille in dialetto vastese)[2]. Sono parimenti prodotti in Campania, Basilicata, Calabria e in Sicilia; a Caggiano, ad esempio, prendono il nome di crusìcchi, a Gesualdo sono chiamati cecaruccoli, mentre nel dialetto arianese sono denominati cicatielli (nella zona di Ariano Irpino).
Sono ricavati da un impasto di semola di grano duro e acqua (a volte anche con patate) e hanno una forma allungata con una incavatura all'interno. Vengono gustati e serviti col ragù oppure con verdure tipo broccoli o cardoncelli.
Varianti
- A Campobasso i cavatelli vengono conditi con un sugo dove sono state cotte costolette di maiale (tracchiulelle in dialetto) oppure con i cicoli di maiale soffritti e serviti in bianco con gli spigatelli (spigatiell in dialetto).
- A Montenero di Bisaccia il piatto tipico del paese sono i cavatelli (cuzzutill in dialetto) col ragù di ventricina.
Abbinamenti enogastronomici
Si gustano con un buon vino rosso, la tradizione vede il piatto abbinato con il Tintilia del Molise, o d'estate rosato fresco.
Note
- ^ N.89 elenco Prodotti Agroalimentari Tradizionali Abruzzesi e Molisani riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
- ^ Capunti (o cavatelli) Archiviato il 24 dicembre 2013 in Internet Archive.. Il giornale del cibo. Ricette.
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