Guerra d'Indocina
Le ostilità iniziarono il 23 novembre 1946,in seguito al bombardamento di Haiphong da parte della flotta francese che causò più di 6.000 morti. Le truppe corazzate e le unità di fanteria puntarono quindi sulla capitale del Vietnam del nord Hanoi,ingaggiando una battaglia casa per casa che durò per tutto il mese di dicembre. All'inizio del 1947 i Vietminh era costretto a ritirarsi sulle montagne del nord-est e nelle paludi a sud del fiume Rosso.
Per assicurarsi un assetto del territorio che garantisse insieme il potere della madrepatria e il consenso dei nazionalisti più moderati la Francia creò due regimi satelliti: la Repubblica di Cocincina con a capo Nguyen Van Xuan (di orientamento filofrancese) e il Vietnam vero e proprio guidato dall'imperatore Bao Dai. Pur riconoscendo formalmente l'indipendenza di questi territori,il governo francese vi continuava a tenere il controllo dell'esercito, delle finanze e della politica estera.
Ho Chi Min(il cui governo era caduto nella clandestinità in seguito all'invasione francese e Giap,capo dell'esercito ribelle Vietminh,preparavano le basi dei guerriglieri nel Tonchino settentrionale,avvalendosi di aiuti molto sostanziosi provenienti dalla Cina. I guerriglieri Vietminh,così,grazie agli aiuti cinesi,si organizzarono in un esercitsempre più organizzato mettendosi in condizione di potere nel settembre 1950 attaccare e conquistare le postazioni francesi al confine cinese nell'Alto Tonchino,costringendo i francesi a una disastrosa ritirata verso sud.
Un tentativo vietminh di conquistare i principali centri abitati nel 1951 viene sventato dalle truppe di Jean de Lattre de Tassigny che li difendono strenuamente. Nello stesso anno truppe scelte e paras occupano il delta del fiume Rosso,trincerandosi su queste posizioni.
Più successo ha l'offensiva dei ribelli nel Laos dove le truppe francesi, colte impreparate vengono sconfitte (1952-1953).
La guerra d'Indocina dal 1946 al 1952 era costata 90.000 militari morti,dispersi,feriti e fatti prigionieri. La Francia era arrivata addirittura a spendere il doppio della cifra avuta dagli Stati Uniti nell'ambito del piano Marshall.
Ci voleva un piano per spezzare definitivamente la resistenza della logorante guerriglia vietminh. Il generale Henri Navarre , dal maggio 1953 nuovo comandante delle forze francesi in Indocina,pensò allor un piano per realizzare questo obiettivo:si sarebbe dovuto sfruttare il dominio incontrastato del cielo per organizzare un grande centro di resistenza che avrebbe dovuto bloccare le iniziative del Vietminh sul confine del Laos e permettere incursioni nelle retrovie nemiche: la zona prescelta era la località di Dien Bien Phu nella vallata del fiume Nam Hou (Tonchino nordoccidentale), a quasi 300 chilometri da Hanoi.
Ma Navarre fece un errore che sarebbe costato molto caro alle forze francesi:lasciò nel campo tricerato di Dien bien Phu (creato a partire dal 20 novembre 1953) concentrati troppi uomini (circa 12.000 soldati, datati di numerosi pezzi di artiglieria, carri armati leggeri e alcuni cacciabombardieri). Giap,cogliendo l'occasione al volo,mobilitò sue 8 divisioni vietminh(per un totale di oltre 50.000 uomini),che furono spostate sulla zona di Dien Bien Phu dal delta grazie a un complesso sistema di gallerie e di trincee scavate con pale e picconi dai guerriglieri e dalla popolazione civile. Si trattava di un lavoro capillare e metodico, diventato l'emblema stesso della "guerra di popolo" vietnamita, che permetteva all'esercito guerrigliero di spostare uomini armati e artiglierie senza che il nemico percepisse le dimensioni esatte di quanto stava accadendo.
Le truppe vietminh si lanciarono all'assalto di Dien Bien Phu il