Banna'i

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mattoni di Banna'i nel Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi. I mattoni blu mostrano i nomi di Allah, Maometto e Ali nella calligrafia quadra cufica.

Nell'architettura persiana, banna'i (in persiano بنائی‎, "tecnica di costruzione") è un'arte decorativa architettonica in cui le mattonelle smaltate si alternano a mattoni semplici per creare motivi geometrici sulla superficie di un muro o per descrivere nomi sacri o frasi pie.[1][2] Questa tecnica è nata in Siria e Iraq nel VIII secolo, maturata nell'era Selgiuchide e Timuride, diffusasi in Iran, Anatolia e Asia centrale.

Se il disegno in muratura è in rilievo allora è indicato come hazarbaf (in persiano هزارباف‎, composto da hazar "migliaia" e baf "tessiture", riferendosi all'aspetto a tessitura dei mattoni).[3]

La tomba di Tamerlano a Samarcanda è ricoperta di iscrizioni religiose fatte con mattoni colorati.

Note

  1. ^ Gordon Campbell, "The" Grove encyclopedia of decorative arts, Volume 1, Oxford University Press, 2006, p. 474, ISBN 978-0-19-518948-3.
  2. ^ Islamic Art Network - Technical Glossary, su www.islamic-art.org. URL consultato il 6 giugno 2017.
  3. ^ George Potter, Square Kufic, su kufic.info. URL consultato il 5 gennaio 2012.

Altri progetti

Collegamenti esterni