Ernst Hofbauer

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La versione stampabile non è più supportata e potrebbe contenere errori di resa. Aggiorna i preferiti del tuo browser e usa semmai la funzione ordinaria di stampa del tuo browser.

Ernst Hofbauer (Vienna, 22 agosto 1925Monaco di Baviera, 24 febbraio 1984) è stato un regista cinematografico e sceneggiatore austriaco, noto soprattutto per aver girato i tredici film della serie Schulmädchen-Report, ispirata all'omonimo libro scritto nel 1970 dal sessuologo Günther Hunold.

Biografia

Dopo aver frequentato nel Secondo dopoguerra l'Università dello Spettacolo (Max Reinhardt Seminar) di Vienna, iniziò la sua carriera nel cinema nel 1950 come assistente alla regia di Karl Sztollar per il film Der keusche Adam.

La sua prima esperienza come regista fu una sequenza del film antologico austriaco Auch Männer sind keine Engel, nel 1959.

Trasferitosi a Monaco all'inizio degli anni '60, divenne regista del format televisivo Caution Camera; quindi diresse i primi 26 episodi (stagioni 1 e 2) della serie TV Percy Stuart.

Dopo alcune pellicole di genere popolare, passò a film per adulti (Nude e caste alla fonte e Mercato nero dell'amore), entrambi del 1966.

A partire dai primi anni '70 diresse i tredici film facenti parte della serie Schulmädchen-Report, riscuotendo largo successo[1]. Negli anni '60 e all'inizio degli anni '70 l'interesse del pubblico per la sessualità era estremamente elevato e i film rappresentavano una sorta di rottura dei tabù, mentre a metà degli anni '70 l'interesse diminuì notevolmente, soprattutto perché nel 1975 nella Repubblica Federale Tedesca fu legalizzata la pornografia hardcore[2]. Tuttavia, fu solo nel 1984 che Hofbauer realizzò Oriental Blue, il suo primo e unico film porno hardcore, ambientato nella Russia di Rasputin, uscito anche in versione soft[3].

Morì nel 1984 a Monaco e fu sepolto nel Cimitero Nord della città.

Filmografia

Note

  1. ^ (DE) Rudolf Novotny, 40 Jahre Schulmädchenreport, su www.fr.de, 24 gennaio 2019. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  2. ^ 4.04. La liberazione sessuale delle tedesche "democratiche", su La storia universale. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  3. ^ (DE) L. Phelix, R. Thissen, Pioniere und Prominente des modernen Sexfilms, Monaco, Goldmann, 1983.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN51952027 · ISNI (EN0000 0000 7779 5586 · LCCN (ENno2013129928 · GND (DE141095261 · BNE (ESXX1674124 (data) · BNF (FRcb146837660 (data)