Spazio iperbolico
In matematica, lo spazio iperbolico è uno spazio introdotto indipendentemente dai matematici Bolyai e Lobachevsky nel XIX secolo, su cui è definita una particolare geometria non euclidea, detta geometria iperbolica. Si tratta dell'esempio più importante di geometria non euclidea, assieme alla geometria ellittica.
Lo spazio iperbolico ha dimensione arbitraria ed è indicato con . Può essere realizzato tramite vari modelli equivalenti, quali ad esempio il disco, il semispazio di Poincaré o il modello dell'iperboloide. Come nella geometria euclidea, gli spazi più studiati sono il piano iperbolico e lo spazio iperbolico tridimensionale .
I modelli
[modifica | modifica wikitesto]Lo spazio iperbolico è un particolare spazio, su cui è definita una geometria che soddisfa i primi 4 assiomi di Euclide ma non il quinto. La geometria presente in questo spazio è detta iperbolica.
Il numero indica la dimensione dello spazio iperbolico. In ogni dimensione , lo spazio iperbolico può essere realizzato da differenti modelli, tutti equivalenti.
Modello del disco
[modifica | modifica wikitesto]Nel modello del disco di Poincaré, lo spazio iperbolico è la palla -dimensionale
Per , questo è il cerchio di raggio unitario centrato nell'origine del piano cartesiano, senza la circonferenza di bordo.
Una retta nel disco di Poincaré è un arco di circonferenza, oppure un segmento, che interseca il bordo della palla ortogonalmente in due punti. Due "rette" che si intersecano in un punto formano un angolo, e la sua ampiezza è pari all'angolo formato dalle tangenti.
Modello del semispazio
[modifica | modifica wikitesto]Nel modello del semispazio di Poincaré, lo spazio iperbolico è il semispazio
Come nel modello del disco, le rette iperboliche sono gli archi di circonferenza e le rette ortogonali al bordo. In questo modello, il bordo è l'iperpiano orizzontale .
Modello di Klein
[modifica | modifica wikitesto]Nel modello di Klein lo spazio iperbolico è (come nel modello del disco) l'insieme dei punti interni ad un cerchio . Le rette sono però segmenti veri e propri: la maggiore semplicità nel descrivere le rette viene però pagata nella descrizione degli angoli, che sono distorti rispetto agli angoli euclidei: l'angolo formato da due rette non è quello euclideo, ma dipende da questo tramite una formula opportuna.
La distanza fra due punti e interni al disco è
dove è la distanza euclidea fra i punti e . I punti e sono le intersezioni fra la retta euclidea passante per e e il bordo . Il logaritmo è il logaritmo naturale. L'argomento del logaritmo è il birapporto dei quattro punti allineati.
Modello dell'iperboloide
[modifica | modifica wikitesto]Nel modello dell'iperboloide, lo spazio iperbolico è l'iperboloide
In questo modello, una retta è data dall'intersezione di con un piano passante per l'origine di . In questo contesto, è utile definire su una struttura di spaziotempo di Minkowski, cioè il prodotto scalare con segnatura :
L'insieme degli aventi ha due componenti connesse, una delle quali (quella superiore, avente ) è l'iperboloide . La distanza fra due punti e su è definita come
Definizione univoca
[modifica | modifica wikitesto]La definizione più rigorosa di spazio iperbolico è la seguente: è l'unica varietà iperbolica completa e semplicemente connessa di dimensione . Una varietà iperbolica è una varietà riemanniana avente curvatura sezionale costantemente .
Per "unica" si intende "a meno di isometrie": tutti i modelli elencati sopra sono in effetti collegati tramite isometrie, quindi definiscono concretamente la stessa varietà. Il fatto che esista un solo spazio con queste proprietà è un teorema importante in geometria differenziale.
Sottospazi
[modifica | modifica wikitesto]Geodetiche
[modifica | modifica wikitesto]Una geodetica è l'analogo della retta nel contesto euclideo. Nel modello del disco o del semispazio, le geodetiche sono archi di circonferenza o retta ortogonali al bordo (del disco o del semispazio). Le geodetiche hanno proprietà simili alle rette nella geometria euclidea:
- Per ogni coppia di punti distinti passa una sola geodetica,
- Per ogni punto e per ogni vettore tangente nel punto, esiste un'unica geodetica passante per il punto e tangente a questo vettore,
- La geodetica che collega due punti e è la curva con lunghezza minore fra tutte le curve che collegano i due punti. Questa lunghezza è proprio pari alla distanza .
Le ultime due proprietà sono valide, almeno localmente, in ogni varietà riemanniana.
Sottospazi
[modifica | modifica wikitesto]Come nello spazio euclideo, in quello iperbolico sono definiti, oltre alle geodetiche, spazi di dimensione superiore, come ad esempio i piani.
Un sottospazio di è un sottoinsieme tale che per ogni coppia e di punti in l'intera geodetica passante per e è contenuta in .
Mentre le geodetiche esistono (almeno localmente) in ogni varietà riemanniana, i sottospazi esistono solo in varietà molto particolari, quali appunto lo spazio euclideo e quello iperbolico. Come nel caso euclideo, un sottospazio di risulta essere isometrico a , per qualche . Il numero è la dimensione del sottospazio: per si ottiene una geodetica, per un piano, etc.
L'intersezione di due sottospazi è sempre un sottospazio.
Parallelismo
[modifica | modifica wikitesto]Lo spazio iperbolico si differenzia però nettamente da quello euclideo per la nozione di parallelismo. Dati due sottospazi e disgiunti, esistono due nozioni di parallelismo ben distinte:
- Se esiste un tale che per ogni in e ogni in , allora i due spazi sono ultraparalleli.
- Se non esiste un tale , i due spazi sono asintoticamente paralleli.
Nel secondo caso, esistono successioni di punti e in e le cui distanze tendono a zero. Questo fenomeno non si verifica negli spazi euclidei.
Isometrie
[modifica | modifica wikitesto]Una isometria di è un movimento rigido dello spazio, cioè una funzione che sposta tutti i punti dello spazio mantenendo le distanze fra questi. Le isometrie dello spazio iperbolico si comportano per molti aspetti in modo simile a quelle dello spazio euclideo. Possono inoltre essere studiate efficacemente tramite la sfera all'infinito.
Spazio omogeneo e isotropo
[modifica | modifica wikitesto]Nello spazio euclideo , esempi di isometrie sono le traslazioni e le rotazioni. Tramite queste isometrie è possibile spostare punti e rette a piacimento: la stessa proprietà vale anche nello spazio iperbolico: questo è infatti omogeneo e isotropo: i punti e le rette sono tutti indistinguibili. Più precisamente, per ogni coppia di punti e , e per ogni coppia di rette e passanti rispettivamente per e , esiste una isometria dello spazio che manda in e in .
Sfera all'infinito
[modifica | modifica wikitesto]Nel modello del disco di Poincaré , la sfera all'infinito dello spazio iperbolico è il bordo del disco. Come spazio topologico, è omeomorfo al disco chiuso
Si tratta quindi di uno spazio compatto. Il procedimento di compattificazione tramite aggiunta di "punti all'infinito" è simile al passaggio dallo spazio euclideo a quello proiettivo.
Tipi di isometrie
[modifica | modifica wikitesto]Una isometria dello spazio iperbolico
si estende al bordo. Esiste cioè un unico omeomorfismo
che coincide con all'interno del disco, cioè su .
Il teorema del punto fisso di Brouwer asserisce che ogni omeomorfismo del disco chiuso in sé ha un punto fisso. Tale teorema, che non è valido sulla palla aperta , garantisce quindi l'esistenza di un punto fisso per la funzione estesa (ma non per ).
Una isometria che preserva l'orientazione dello spazio iperbolico è detta:
- ellittica se ha un punto fisso in ,
- parabolica se non ha punti fissi in e ne ha uno al bordo ,
- iperbolica se non ha punti fissi in e ne ha due al bordo .
Non vi sono altre possibilità oltre a quelle elencate.
Varietà iperboliche complete
[modifica | modifica wikitesto]Ogni varietà iperbolica completa è ottenibile come quoziente dello spazio iperbolico per un gruppo di isometrie che agisce in modo libero e propriamente discontinuo. In particolare, una tale isometria non deve avere punti fissi in .
Se la varietà iperbolica è orientabile, il gruppo è formato da isometrie che preservano l'orientazione. Tali isometrie sono quindi iperboliche o paraboliche (le ellittiche sono escluse perché hanno punti fissi in ). Se la varietà è compatta, tutte le isometrie sono iperboliche.
Piano iperbolico
[modifica | modifica wikitesto]Geometria iperbolica
[modifica | modifica wikitesto]Il piano iperbolico è lo spazio iperbolico bidimensionale. È lo spazio iperbolico più studiato, ed il primo ad essere stato introdotto storicamente, come esempio di geometria iperbolica e quindi non-euclidea. Sul piano iperbolico sono infatti validi i primi quattro assiomi di Euclide:
- Tra due punti qualsiasi è possibile tracciare una ed una sola retta.
- Si può prolungare una retta oltre i due punti indefinitamente.
- Dato un punto e una lunghezza, è possibile descrivere un cerchio.
- Tutti gli angoli retti sono uguali.
ma non è vero il quinto:
- Data una qualsiasi retta ed un punto non appartenente ad essa, è possibile tracciare per una ed una sola retta parallela alla retta data.
Quest'ultimo assioma va infatti sostituito con il seguente:
- Data una qualsiasi retta ed un punto non appartenente ad essa, è possibile tracciare per infinite rette parallele alla retta data.
Spazio iperbolico tridimensionale
[modifica | modifica wikitesto]Lo spazio iperbolico tridimensionale è stato oggetto di intensi studi da parte dei matematici soprattutto a partire dalla fine degli anni settanta, cioè più di un secolo dopo l'introduzione del piano iperbolico. L'improvviso interesse per lo spazio iperbolico è dovuto agli studi di William Thurston, che hanno mostrato inaspettatamente l'enorme importanza della geometria iperbolica nello studio delle varietà differenziabili di dimensione 3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Riccardo Benedetti, Carlo Petronio, Lectures on hyperbolic geometry, Springer, 1992.
- (EN) John Milnor, Hyperbolic geometry: the first 150 years, in Bulletin of the American Mathematical Society, vol. 6, n. 1, 1982.