Scipione Cobelluzzi
Scipione Cobelluzzi cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 1564 a Viterbo |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Creato cardinale | 19 settembre 1616 papa Paolo V |
Deceduto | 29 giugno 1626 a Roma |
Scipione Cobelluzzi (Viterbo, 1564 – Roma, 29 giugno 1626) è stato un cardinale, archivista e bibliotecario italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Scipione Cobelluzzi nacque a Viterbo da famiglia benestante: secondo il gesuita Angelo Galluzzi, che ne recitò l'orazione funebre, suo padre, di professione farmacista, divenne conservatore di Viterbo lo stesso giorno in cui nacque Scipione[1]. Fu educato a Roma dai Gesuiti nel «Collegio Nardini» e studiò privatamente il greco con Niccolò Alemanni. Si laureò in utroque iure alla Sapienza di Roma e lavorò come legale dapprima presso il prefetto dell'Annona Alessandro Gloriero, poi come segretario del cardinale Girolamo Bernerio.
Sebbene non siano rimaste sue opere stampate, ebbe fama di uomo colto. Nel 1615 papa Paolo V lo nominò custode dell'Archivio di Castel Sant'Angelo e nel 1618, dopo la nomina a cardinale presbitero di Santa Susanna (17 ottobre 1616), fu nominato cardinale bibliotecario (17 febbraio 1618). In quest'ultima veste nel 1622 diresse Leone Allacci, che si era recato ad Heidelberg per il trasferimento, nell'acquisizione della Biblioteca Palatina[2].
Dopo la morte di Gregorio XV (8 luglio 1623), Cobelluzzi, giudicato appartenente al partito francese e con fama di «spirituale», fu uno dei maggiori candidati. In occasione di un pellegrinaggio religioso da Montecassino a Loreto si manifestò una gangrena a un braccio in seguito alla quale morì. È sepolto nella Chiesa di Santa Susanna alle Terme di Diocleziano in Roma[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Angelus Gallucius, Oratio in funere Scipionis Cobellutii S. R. E. Cardi. titulo S. Susannae quam habuit in templo Domus Professa: Socielatis Jesu, Romae : typis Francisci Corbelleti, 1626 ([1][collegamento interrotto])
- ^ Leone Allacci, Relazione sul trasporto della Biblioteca Palatina da Heidelberg a Roma, ed ora pubblicati per la prima volta da Giovanni Beltrami. Firenze : Bencini, 1882
- ^ Fotografie della tomba del cardinale nella Chiesa di Santa Susanna
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della santa romana Chiesa scritte da Lorenzo Cardella parroco de' SS. Vincenzo, ed Anastasio alla Regola in Roma. Tomo sesto. In Roma: nella stamperia Pagliarini, 1793, pp. 193–4 (on-line)
- Gaetano Moroni, «COBELLUZIO o COBELLUZZI, Scipione». In: Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Venezia: Tipografia Emiliana, 1842, vol. XIV, p. 116 (on-line)
- Franca Petrucci, COBELLUZZI, Scipione, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 26, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1982.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scipione Cobelluzzi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Scipione Cobelluzzi, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, COBELLUZZI, Scipione, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 70032202 · ISNI (EN) 0000 0001 1666 9591 · SBN BVEV069407 · BAV 495/51743 · CERL cnp00665171 · GND (DE) 130263974 |
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