Amestrato
Amestratos | |
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Nome originale | in greco antico: Ἀμήστρατος?, Améstratos |
Amministrazione | |
Territorio controllato | 200 km² |
Territorio e popolazione | |
Nome abitanti | Amestratinoi |
Lingua | greco antico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Italia |
Località | Mistretta |
Coordinate | 37°56′N 14°22′E |
Altitudine | 985 m s.l.m. |
Cartografia | |
Amestrato è stata un'antica città della Sicilia, forse di origine greco-sicula, menzionata da Cicerone (Verrine, III, 39, 43), che ne descrive gli abitanti come miseri e tenui, in quanto saccheggiata da Verre, da Plinio (Naturalis historia, III, 91) e da Silio Italico. Non si conosce nulla della storia di Amestrato.
Localizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Sulla presunta ubicazione di Amestrato risulta certa l'ipotesi che la pone presso l'attuale comune di Mistretta.[1] Esistono anche altre ipotesi, secondo cui Amestrato fosse localizzabile con un'altra città antica, Mitistrato, sempre nella Sicilia centrale.;[2] oppure, seguendo un passo del geografo Ravennate, presso l'attuale comune di Leonforte.[3]
L'esistenza di Amestrato è comunque supportata dal ritrovamento di alcune monete recanti le scritte ΑΜΗΣΤΡΑΤΙΝΩΝ (Amēstrátinōn).[4] Nel 1970 il rinvenimento dell'epigrafe di Caninio Nigro ad Halaesa Arconidea ha mostrato come le città dei Nebrodi occidentali, Halaesa, Herbita, Amestratos e Kalè Aktè, si fossero alleate contro gli assalti dei pirati dal mare. Tale ritrovamento ha confermato l'ubicazione della città con Mistretta.
Monetazione
[modifica | modifica wikitesto]Coniò monete di bronzo alla fine del III secolo, al termine della II guerra punica, prima di divenire civitas decumana.
Si conoscono due emissioni:
1-Hemìlitron recante sul dritto Artemide cacciatrice di profilo verso destra con orecchini, arco e faretra, bordo perlinato, e sul retro Apollo citaredo stante nudo di fronte con clamide sulle spalle e cetra. A sinistra dal basso verso l'alto la legenda ΑΜΗΣΤΡΑ, a destra col medesimo orientamento
2- Tetras recante sul dritto testa giovanile di Dioniso con corona d'edera e lunghi capelli, bordo perlinato, e sul retro cavaliere galeato e e armato di scudo circolare galoppante verso sinistra con la lancia in mano. In alto la legenda
Sull'identificazione del cavaliere molto si è discusso. C'è chi lo identifica con Leukaspis, chi invece, come Giacomo Manganaro, con Leucippo, sostenendo un legame tra Amestratos e la città greca di Magnesia sul culto di Artemide Leucofriene (moneta 1) e onorando nella seconda emissione il mitico fondatore di Magnesia, Leucippo.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ettore Pais, Alcune osservazioni sull'amministrazione dei romani in Sicilia in Arch. Stor. Sic., XIII, 1888, p. 149.
- ^ Adolf Holm, History of Sicily, I, p. 366.
- ^ Enciclopedia italiana.
- ^ Smith.
- ^ Zecche minori: Amestratos | Corpus Nummorum Antiquae Italiae | PANORAMA NUMISMATICO, su www.panorama-numismatico.com. URL consultato il 28 novembre 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Libertini, AMESTRATO, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- (EN) William Smith, Amestratus, in William Smith (a cura di), Dictionary of Greek and Roman Geography, 1890.