Bank of China

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Bank of China
StatoBandiera della Cina Cina
Borse valori
ISINCNE1000001Z5
Fondazione1912 a Pechino
Fondata daChen Jintao
Sede principalePechino
Persone chiave
  • Tian Guoli (Presidente)
  • Chen Siqing (Direttore Generale)
SettoreBancario
Dipendenti249 278 (2008)
Sito webwww.boc.cn/

Bank of China (BOC, in cinese: 中国ちゅうごく银行また份有げん公司こうしS, Zhōngguó Yínháng gǔfènyǒuxiàngōngsīP) è una banca cinese controllata dallo Stato cinese tramite l'agenzia statale State Administration of Foreign Exchange.

La "Banca del Grande Qing"

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La storia della Bank of China ebbe inizio nel 1905[1], quando il Governo imperiale della dinastia Qing istituì la Da Qing Hu Bu Yinhang (in caratteri cinesi: だいきよし户部銀行ぎんこう), ovvero la "Banca del Ministero delle Finanze dell'Impero Cinese" (la "Grande Qing"), che è stata la banca centrale della dinastia Qing e la prima banca centrale nella storia della Cina. Essa svolgeva il ruolo di banca centrale, stampava le banconote[2] e gestiva la tesoreria dell'amministrazione imperiale[1][3], ma era anche una banca d'affari[3]. La Banca aveva sede al 27 della via Xijiaomin, nel Distretto di Xicheng, a Pechino.

Nel 1908 l'istituzione fu ribattezzata semplicemente Da Qing Yinhang (だいきよし銀行ぎんこう), ovvero "Banca della Grande Qing".

La fondazione

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Dopo la proclamazione della Repubblica di Cina nel 1912 a seguito della Rivoluzione Xinhai, la banca del Da Qing fu ulteriormente ribattezzata Bank of China. Inizialmente fungeva da banca centrale, ma fu sostituita in questo ruolo dalla Banca centrale della Repubblica di Cina nel 1928, e divenne perciò una banca commerciale ordinaria.

In ogni modo, dalla fondazione fino al 1942 svolse l'attività di banco d'emissione a fianco delle altre tre grandi banche dell'epoca, la Banca Centrale, la Banca dei Contadini Cinesi (中國ちゅうごく農民のうみん銀行ぎんこう, traslitterato in pinyin: Zhōngguó nóngmín yínháng) e la Banca delle Comunicazioni (交通こうつう銀行ぎんこう, traslitterato Jiāotōng Yínháng).

La sede della Bank of China a Pechino, disegnata da Ieoh Ming Pei
La storica sede di Dalian (1910), ora filiale della China CITIC Bank

Nel 1949, con la conclusione della Guerra civile cinese, la Bank of China si trovò divisa in due. Una prima parte si trasferì a Taipei, sull'isola di Formosa, dove si era rifugiato il Governo nazionalista del Kuomintang guidato dal generale Chiang Kai-shek. Nel 1971 fu privatizzata e ribattezzata International Commercial Bank of China (中國ちゅうごく國際こくさい商業しょうぎょう銀行ぎんこう). In seguito si fuse con la Taiwan Bank of Communications Chiao Tung Bank (交通こうつう銀行ぎんこう) per formare la Mega International Commercial Bank.

La seconda parte, quella che si trovava sulla Cina continentale, è quella che ha mantenuto il nome storico di Bank of China. Con l'istituzione della Banca Popolare Cinese, si è trasformata in una banca commerciale.

Oggi è una delle quattro più grandi banche cinesi insieme a Agricultural Bank of China, China Construction Bank e Industrial and Commercial Bank of China.

La privatizzazione

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Tradizionalmente di proprietà statale al 100%, attraverso la China Central Huijin e il Consiglio Nazionale per il Fondo di Sicurezza Sociale, nel 2006 fu oggetto di un'offerta pubblica iniziale di parte delle sue azioni; attualmente il flottante è pari al 26% del capitale. In occasione dell'offerta pubblica, la BOC ha invitato gli investitori a lungo termine di assumere delle partecipazioni nella società. All'invito hanno aderito la Royal Bank of Scotland, la UBS e la Temasek. La quotazione alla Borsa di Hong Kong nello stesso anno fu la quarta più grossa della storia[4]. È stata inoltre quotata alla Borsa di Shanghai.

Principali azionisti

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La quotazione il 7 giugno 2006, a seguito della Initial Public Offering, a Hong Kong, l'assetto societario della Bank of China (SEHK: 3988) era:

Li Ka-shing, RBS, Temasek e UBS sono stati costretti a non vendere le loro azioni fino al 31 dicembre 2008.

Presenza internazionale

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La Bank of China è la più internazionale delle banche cinesi, con uffici in 27 paesi di tutti i continenti: Giappone, Corea, Singapore, Taiwan, Filippine, Vietnam, Thailandia, Malaysia, Indonesia, Australia, Kazakhstan, Bahrain, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Irlanda, Russia, Ungheria, Zambia, Sudafrica, Canada, Stati Uniti, Panama, Brasile, nonché le isole Cayman[5]. benché presente in tante nazioni straniere, le operazioni all'estero rappresentano solo il 4% dei profitti e delle attività.

Banco d'emissione

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La controllata di Hong Kong della Bank of China è una delle tre banche private che sono autorizzate a stampare le banconote di Hong Kong (le altre sono la Hong Kong and Shanghai Banking Corporation e la Standard Chartered Bank). La Bank of China ha iniziato l'emissione nel 1994.

Il Banco da China è il secondo Istituto di Emissione di Macao.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN138344203 · ISNI (EN0000 0001 2221 2037 · LCCN (ENn50061698 · GND (DE1102416096 · J9U (ENHE987007378254805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n50061698