Barbara Kingsolver

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Kingsolver nel 2019
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 2023

Barbara Kingsolver (Annapolis, 8 aprile 1955[1]) è una scrittrice e poetessa statunitense.

Kingsolver è nata nel 1955 ad Annapolis, nel Maryland, ed è cresciuta a Carlisle, nel Kentucky.[2][3] Quando aveva sette anni, suo padre, un medico, si trasferì con la famiglia a Léopoldville, Congo[4] (ora Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo). I suoi genitori lavoravano nella sanità pubblica e la famiglia viveva senza elettricità né acqua corrente.[2][5]

Dopo essere ritornata negli Stati Uniti ed essersi diplomata al liceo, Kingsolver ha frequentato la DePauw University di Greencastle, Indiana, con una borsa di studio per la musica, studiando pianoforte classico.[6] Alla fine, tuttavia, ha cambiato la sua specializzazione in biologia quando si è resa conto che "i pianisti classici competono per sei offerte di lavoro all'anno, e il resto di [loro] può suonare 'Blue Moon' nella hall di un hotel".[3]

È stata coinvolta nell'attivismo nel suo campus e ha preso parte alle proteste contro la guerra del Vietnam.[2] Si è laureata nel 1977[7] e si è trasferita in Francia per un anno prima di stabilirsi a Tucson, in Arizona, dove ha vissuto per gran parte dei due decenni successivi. Nel 1980 si è iscritta alla scuola di specializzazione presso l'Università dell'Arizona,[3] dove ha conseguito un master in ecologia e biologia evolutiva.[8][9]

  • The Bean Trees, 1988,
  • Homeland and Other Stories, 1989
  • Animal Dreams, 1990
  • Pigs in Heaven, 1993
  • The Poisonwood Bible, 1998
  • Prodigal Summer, 2000
  • The Lacuna, 2009
  • Flight Behavior, 2012
  • Unsheltered, 2018
  • Demon Copperhead, 2022

Tradotti in italiano

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  • High Tide in Tucson: Essays from Now or Never, 1995
  • Small Wonder: Essays, 2002
  • Another America, 1992
  • How to Fly (In Ten Thousand Easy Lessons), 2020

Riconoscimenti

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  1. ^ (EN) Brief Biography, su Barbara Kingsolver. URL consultato il 25 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2016).
  2. ^ a b c (EN) Sarah Kerr, The Novel as Indictment, in The New York Times, 11 ottobre 1988. URL consultato il 3 maggio 2010.
  3. ^ a b c (EN) Sarah Lyall, At Lunch With Barbara Kingsolver, in The New York Times, 1º settembre 1993. URL consultato il 3 maggio 2010.
  4. ^ (EN) A life in writing: Barbara Kingsolver, in The Guardian. URL consultato il 25 settembre 2015.
  5. ^ (EN) Ellen Kanner, Barbara Kingsolver turns to her past to understand the present, novembre 1998. URL consultato il 3 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2012).
  6. ^ (EN) Barbara Kingsolver - Biography, su www.britannica.com, 29 novembre 2023. URL consultato il 22 gennaio 2024.
  7. ^ (EN) Mary Ellen Snodgrass, Barbara Kingsolver: A Literary Companion, McFarland, 2004, p. 13, ISBN 9781476611174.
  8. ^ (EN) Barbara Kingsolver profile, in St Charles Public Library, febbraio 2010. URL consultato il 18 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2011).
  9. ^ Sandra L. Ballard, Listen Here: Women Writing in Appalachia, The University Press of Kentucky, 2003, pp. 330–31, ISBN 978-0-8131-9066-2. URL consultato il 25 maggio 2010.
  10. ^ Scheda autore: Barbara Kingsolver, su beatedizioni.it. URL consultato il 25 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2015).
  11. ^ “La collina delle farfalle”, l’ultimo libro della scrittrice americana Barbara Kingsolver, su oubliettemagazine. URL consultato il 25 settembre 2015.
  12. ^ (EN) Pulitzer 2023 winners include Hernan Diaz, New York Times and AP, su theguardian.com, 8 maggio 2023. URL consultato il 9 maggio 2023.
  13. ^ (EN) Sarah Shaffi, Barbara Kingsolver wins the Women’s prize for fiction for second time, in The Guardian, Guardian Media Group, 14 giugno 2023. URL consultato il 14 giugno 2023.
  14. ^ (EN) Craig Williams, Tales of American grit and glamour win James Tait Black Prizes, su heraldscotland.com, 26 luglio 2023. URL consultato il 26 luglio 2023.

Altri progetti

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