Blocco latino
Il blocco latino era una proposta di alleanza progettata tra gli anni venti e gli anni quaranta del XX secolo. La prima proposta in tal senso fu formulata dall'allora capo del governo italiano Benito Mussolini nel 1927.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La proposta del programmato blocco latino doveva interessare l'Italia, la Francia, la Spagna, la Romania e il Portogallo. Doveva essere un'alleanza basata sulla cultura e civiltà latina comune.[2]
La proposta venne discussa pubblicamente tra i governi di Italia, Spagna e Francia, durante la seconda guerra mondiale.[1] Negli anni trenta, il primo ministro francese Pierre Laval, con l'appoggio dei conservatori francesi, esprimeva il sostegno per un blocco latino con Italia e Spagna.[3]
Durante la seconda guerra mondiale la proposta venne discussa tra il Caudillo Francisco Franco per la Spagna, Mussolini per l'Italia e il capo di stato della Francia di Vichy, Philippe Pétain.[1]
Tuttavia l'Alleanza non riusciva a concretizzarsi.[1] Durante la seconda guerra mondiale, il blocco previsto avrebbe unito Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Romania e Città del Vaticano in un'alleanza basata sull'unità degli Stati europei aventi cultura latina, che avrebbe dovuto bilanciare il peso della Germania all'interno dell'Asse.[1]
L'idea principale era quella di creare un "asse Roma-Madrid"; Franco assunse un ruolo di notevole importanza nel promuovere la proposta, discutendone sia con il leader francese di Vichy Pétain, durante il loro incontro a Montpellier in Francia nel 1940, che con Mussolini nel loro incontro a Bordighera nel 1941.[1]
La Germania sostenne tale proposta e la propaganda tedesca assistette quella italiana nel promuovere il progetto.[4] Tuttavia l'Alleanza non si concretizzava.[1]
Il Führer della Germania, Adolf Hitler, promosse il blocco e nell'ottobre 1940, si recò a Hendaye, in Francia, al confine con la Spagna, per incontrare Francisco Franco per discutere della reale possibilità di formare un blocco latino con l'Italia e la Francia di Vichy per creare una forza comune contro la Gran Bretagna per il controllo nella regione del Mediterraneo.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g John Lukacs, The Last European War: September 1939 - December 1941, P. 364.
- ^ Stanley G. Payne, A History of Fascism, 1914–1945, Madison, Wisconsin, USA: Wisconsin University Press, 1995, P. 233.
- ^ Robert O Paxton, Vichy France: Old Guard and New Order 1940-1944, P. 63.
- ^ Patrick Allitt, Catholic Converts: British and American Intellectuals Turn to Rome, Ithaca, New York, USA: Cornell University, 1997. P. 228.
- ^ Nicholas Atkin, Michael Biddiss, Frank Tallett, The Wiley-Blackwell Dictionary of Modern European History Since 1789, John Wiley & Sons, 2011. P. 155.