Bollani
I Bollani (talvolta anche Bolani) furono una famiglia patrizia veneziana, annoverata fra le cosiddette Case Nuove.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Incerta è l'origine della famiglia Bollani[1]: secondo alcune fonti, essi si trasferirono a Venezia da Costantinopoli, secondo altri, invece, trovarono asilo tra le popolazioni della laguna fuggendo dal saccheggio di Aquileia compiuto dagli Unni di Attila[2].
Annoverati tra le famiglie tribunizie già nel V secolo (dato che prova la loro presenza in laguna fin dai tempi più remoti[2]), i Bollani parteciparono all'elezione del doge Jacopo Contarini nel 1275; nel 1297, alla serrata del Maggior Consiglio, furono inclusi nel patriziato. Nel corso dei secoli, diedero alla Repubblica un gran numero di magistrati, comandanti militari e diplomatici[2]: tra questi, Domenico di Francesco Bollani, che fu vescovo di Brescia e ambasciatore veneziano presso il giovane Edoardo VI Tudor, re d'Inghilterra: da quest'ultimo, i Bollani ottennero «l'onore d'inquartare nella propria, l'arma di questo Re»[1].
Dopo la caduta della Serenissima, ricevettero dal governo imperiale austriaco la conferma della propria nobiltà (Sovrane Risoluzioni del 1º dicembre 1817 e 14 marzo 1827)[2].
Membri illustri
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Bollani († 1496), politico e diplomatico
- Domenico Bollani († 1504), politico e diplomatico
- Domenico Bollani (1514 - 1579), diplomatico ed ecclesiastico, vescovo di Brescia dal 1559 alla sua morte.
- Domenico Bollani († 1613), Vescovo della Canea
Luoghi e architetture
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Bollani, a Dorsoduro;
- Palazzo Bollani Erizzo, a Cannaregio;
- Palazzo Dolfin Bollani, a Castello.
-
Palazzo Dolfin Bollani, a Castello.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bollani